Anna Lombroso per il Simplicissimus
«A metà novembre si sono svolte diciassette perquisizioni in numerose città d’Italia, coordinate dalla procura di Torino. Sotto la lente degli inquirenti, gli attivisti No vax e no Green pass che da mesi risultavano attivi sul canale Telegram “Basta dittatura”. Come scrive Adriana Pollice sul Manifesto del 16 novembre scorso, “l’ipotesi di reato è istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici e istigazione a disobbedire alle leggi” ».
Ce lo ricorda in un denso scritto per MicroMega una di quelle alacri penne vagabonde che saltano di bollettino parrocchiale e bollettino parrocchiale dei pensatoi progressisti neoliberisti, a dimostrazione di come “in questi reazione scomposte a misure prese a fronte di una pandemia che sta mietendo ancora vittime c’è quanto di più scadente si trovi oggi in circolazione sul piano delle pulsioni sociali (nel senso di presenti all’interno della società), e non solo in Italia”, e che consisterebbe in una pretesa di libertà che si traduce “nella possibilità di fare quello che si vuole senza alcun tipo di condizionamento, ignorando qualsivoglia prospettiva di carattere collettivo, dando fondo al peggior individualismo”.
Detto così sembra proprio l’identikit del capitalista come l’ha disegnato Grosz, invece l’analista si riferisce alla corporazione dei complottisti “No vax, No mask e No green pass”, allucinati sociopatici, le cui esibizioni sconfinerebbero ormai un mesto folclore del quale il commentatore fa buon uso in assenza di argomenti, che “parlano di dittatura sanitaria quasi ci fosse un “grande fratello” in camice bianco deciso a tenerci saldamente in mano agitando lo spauracchio del virus”, rivelandoci che vogliono in realtà colpire il primo ministro Draghi, la polizia, giornalisti, medici e scienziati “colpevoli di collaborazionismo con la dittatura in atto”.
Tutto sommato c’è da essere grati all’autore Massimo Congiu, del quale si può apprendere che appartiene alla folta schiera di quegli analisti di fenomeni politici e sociali internazionali che di solito vengono colti di sorpresa dall’avvento di neofascismi o insurrezioni, fermenti e invasioni, a dimostrazione della accertata incapacità di soggetti specializzati di cogliere il corso della cronaca e figuriamoci della storia.
Eh si, c’è da essergli grati perché si dimostra più lungimirante della stampa nazionale e di quella schiera di sacerdoti del pensiero applicato al giornalismo o all’opinionismo in rete che fanno mostra di riferirsi ancora e di riconoscersi nostalgicamente nella “sinistra”, con sfoggio preventivo di certificati e cerotti vaccinali live e green pass.
Almeno lui riconosce che la gente che va in piazza, che paga di tasca sua il pizzo all’organizzazione malavitosa dei tamponi, che rischia il salario, gli assegni familiari e la progressione di carriera, ha scelto la campagna contro il lasciapassare per unirsi in una mobilitazione non solo simbolica contro il sistema e contro la forma recente che ha assunto il capitalismo, grazie alla mitizzazione apocalittica di una epidemia, in modo da favorire nuove discriminazioni e ulteriori disuguaglianze, controllo e sorveglianza più estreme e per indurre la rimozione delle cause sociali che hanno prodotto l’emergenza sanitaria, tutte attribuibili alla gestione della “cosa pubblica” e della società.
E’ già qualcosa, visto che ogni giorno al linciaggio delle autorità e dei media tocca anche aggiungere le stizzose reprimende delle caste dei puristi della lotta di classe, che raccomandano l’integerrimo ritiro per non mischiarsi con target disonorevoli, dell’ordine sacerdotale dei benaltristi che invitano caldamente a sospendere le adunate di retroguardia, riservando le forze per ben altre battaglie, dei pubblici ministeri dei tribunali del popolo che accusano quelli del sabato di macchiettistico situazionismo per aver scelto motivazioni così mediocri e tempistiche così riprovevoli.
Ovviamente si parla di chi in questi anni, ventennio berlusconiano e poi il susseguirsi di parentesi: prima era tecnica, parodia golpista a cura del tirannello, governi Conte 1 e 2, seconda era tecnica, aveva già scelto di stare felicemente appartato nella sua confort zone, crogiolandosi nel disfattismo antagonista dei divani dell’Ikea, propiziatori di un pauperismo nutrito di nuovi miti enologici, gastronomici e cosmopoliti, quelli che avendo maturato la trista cognizione che non c’è alternativa proprio come aveva detto la signora di ferro, hanno deciso di sostituire la resilienza alla resistenza, intraprendendo una strada di rinuncia in attesa che qualcun altro formasse un blocco sociale cui unirsi, dopo, festosamente.
Si spiega con le temporanee e occasionali alternative buddista, vegana, decrescente, biologica, crepuscolare e neghittosa, l’assenza in piazze svolte nel silenzio e nell’effetto notte dei media, quelle di lavoratori abbandonati dai sindacati, di cittadini in lotta per la salvaguardia di territorio e beni comuni, di giovani che si battono contro la militarizzazione effettuata dalla Nato, diventata un tabù inviolabile, avendo introiettato perfino in quello l’ideologia imperialistica, di senzatetto, tutti ridotti a “problema di ordina pubblico”.
E d’altra parte non c’erano nemmeno in difesa dell’istruzione e della sanità pubblica, facendo pensare che la condizione sociale maturata permetta loro l’Erasmus e i master per la progenie, le assicurazioni, le cliniche d’oro e le case di riposo private.
Ma latitavano anche nelle liste elettorali, se non nelle urne dove a malincuore si esprimevano, disdegnando il voto inutile, per affini riconoscibili nelle file del progressismo neoliberista e per testimonial di riscatti privilegiati in quote legittimate dal “politicamente corretto”: figuriamoci se si candidavano nell’ipotesi molesta di una scomoda elezione sia pure nella prestigiosa cuccia di una opposizione blandita, quando è meno rischioso rimuginare a casa o in casa editrice, o al giornale o all’università, sulle deviazioni fisiologiche del socialismo reale, versare lacrime di coccodrillo sulla naturale perdita di virtù delle rivoluzioni, indicando il fascismo che alberga negli altri allo scopo di mondare il proprio, codardo, rinunciatario e che ha intrapreso la strada della sospensione di ogni forma di lotta attiva riconoscendo al regime occidentale il merito di contrastare il virus che, ripetono, “c’è”.
Però a loro questa declinazione della lotta di classe, che quello è, non basta. Non basta loro vedere come tutta la gestione della pandemia rientri perfettamente nella logica di sfruttamento destinata a tradursi in una selezione definitiva che si risolva con l’emarginazione e la cancellazione sociale di interi ceti, con la vittoria dell’economia del “grande” trasversale a paesi e settori, che richiede ovviamente la retrocessione degli stati nazionali e elemosinieri dei balzelli pretesi dai cittadini che hanno perso questo status, insieme a quello di elettori e alla trasformazione di acquirenti online e lavoratori agili, isolati e dispersi.
Non basta loro vedere come alle disuguaglianze che hanno contribuito a lutti e dolore, si vogliano aggiungere altre differenze discriminatorie finora impensabili e che rimandano a quelle del secolo breve e che colpiscono segmenti sempre più larghi di popolazione, quella che non gode di aerei privati, quella che deve indossare la mascherina dalla quale sono esonerati G20,Cop, consessi imperiali, quelli che non hanno assicurazioni d’oro per essere curati in cliniche d’oro, quelli che devono intendere il distanziamento come rottura di patti di amicizia, vincoli affettivi, relazioni professionali, ed anche come la proibizione profilattica di manifestare in piazza il loro dissenso, la loro collera. Che viene impedita, repressa, ridicolizzata, delegittimata perché minaccia – o fa sperare – che si traduca in riscatto.
Si può leggere :
Negli Stati Uniti e in Germania, funzionari di alto livello hanno usato il termine pandemia dei non vaccinati, suggerendo che le persone che sono state vaccinate non sono rilevanti nell’epidemiologia di COVID-19. L’uso di questa frase da parte dei funzionari potrebbe aver incoraggiato uno scienziato ad affermare che “i non vaccinati minacciano i vaccinati per il COVID-19”.1 Ma questa visione è troppo semplice.
Vi sono prove crescenti che gli individui vaccinati continuano ad avere un ruolo rilevante nella trasmissione. In Massachusetts, USA, sono stati rilevati un totale di 469 nuovi casi di COVID-19 durante vari eventi nel luglio 2021 e 346 (74%) di questi casi riguardavano persone completamente o parzialmente vaccinate, di cui 274 (79%) erano sintomatici. I valori di soglia del ciclo erano similmente bassi tra le persone completamente vaccinate (mediana 22,8) e le persone non vaccinate, non completamente vaccinate o il cui stato di vaccinazione era sconosciuto (mediana 21,5), indicando un’elevata carica virale anche tra le persone che erano completamente vaccinati.2 Negli Stati Uniti, entro il 30 aprile 2021 sono stati segnalati un totale di 10 262 casi di COVID-19 nelle persone vaccinate, di cui 2725 (26,6%) erano asintomatici, 995 (9,7%) erano ricoverati in ospedale , e 160 (1,6%) sono morti.3 In Germania, il 55,4% dei casi sintomatici di COVID-19 in pazienti di età pari o superiore a 60 anni riguardava individui completamente vaccinati,4 e questa percentuale aumenta ogni settimana. A Münster, in Germania, si sono verificati nuovi casi di COVID-19 in almeno 85 (22%) delle 380 persone completamente vaccinate o che si erano riprese dal COVID-19 e che frequentavano una discoteca.5 Le persone vaccinate hanno un rischio inferiore di malattie gravi, ma sono ancora una parte rilevante della pandemia. È quindi sbagliato e pericoloso parlare di pandemia dei non vaccinati. Storicamente, sia gli Stati Uniti che la Germania hanno generato esperienze negative stigmatizzando parti della popolazione per il colore della pelle o la religione. Invito i funzionari di alto livello e gli scienziati a fermare la stigmatizzazione inappropriata delle persone non vaccinate, che includono i nostri pazienti, colleghi e altri concittadini, e a fare uno sforzo maggiore per riunire la società.
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Dichiaro di non avere interessi concorrenti.
Riferimenti
1.Goldman E
Come i non vaccinati minacciano i vaccinati per il COVID-19: una prospettiva darwiniana.
Proc Natl Acad Sci USA. 2021; 118e2114279118
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PubMed
Crossref
Google Scholar
2. Brown CM Vostok J Johnson H et al.
Focolaio di infezioni da SARS-CoV-2, comprese le infezioni rivoluzionarie del vaccino COVID-19, associate a grandi raduni pubblici – Contea di Barnstable, Massachusetts, luglio 2021.
MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2021; 70: 1059-1062
Ulteriori informazioni su In the USA and Germany, high-level officials have used the term pandemic of the unvaccinated, suggesting that people who have been vaccinated are not relevant in the epidemiology of COVID-19. Officials’ use of this phrase might have encouraged one scientist to claim that “the unvaccinated threaten the vaccinated for COVID-19”.1 But this view is far too simple. There is increasing evidence that vaccinated individuals continue to have a relevant role in transmission. In Massachusetts, USA, a total of 469 new COVID-19 cases were detected during various events in July, 2021, and 346 (74%) of these cases were in people who were fully or partly vaccinated, 274 (79%) of whom were symptomatic. Cycle threshold values were similarly low between people who were fully vaccinated (median 22·8) and people who were unvaccinated, not fully vaccinated, or whose vaccination status was unknown (median 21·5), indicating a high viral load even among people who were fully vaccinated.2 In the USA, a total of 10 262 COVID-19 cases were reported in vaccinated people by April 30, 2021, of whom 2725 (26·6%) were asymptomatic, 995 (9·7%) were hospitalised, and 160 (1·6%) died.3 In Germany, 55·4% of symptomatic COVID-19 cases in patients aged 60 years or older were in fully vaccinated individuals,4 and this proportion is increasing each week. In Münster, Germany, new cases of COVID-19 occurred in at least 85 (22%) of 380 people who were fully vaccinated or who had recovered from COVID-19 and who attended a nightclub.5 People who are vaccinated have a lower risk of severe disease but are still a relevant part of the pandemic. It is therefore wrong and dangerous to speak of a pandemic of the unvaccinated. Historically, both the USA and Germany have engendered negative experiences by stigmatising parts of the population for their skin colour or religion. I call on high-level officials and scientists to stop the inappropriate stigmatisation of unvaccinated people, who include our patients, colleagues, and other fellow citizens, and to put extra effort into bringing society together. • View related content for this article I declare no competing interests. References 1.Goldman E How the unvaccinated threaten the vaccinated for COVID-19: a Darwinian perspective. Proc Natl Acad Sci USA. 2021; 118e2114279118 View in Article Scopus (0) PubMed Crossref Google Scholar 2.Brown CM Vostok J Johnson H et al. Outbreak of SARS-CoV-2 infections, including COVID-19 vaccine breakthrough infections, associated with large public gatherings—Barnstable County, Massachusetts, July 2021. MMWR Morb Mortal Wkly Rep. 2021; 70: 1059-1062
Malattia da coronavirus (COVID-19)
Ricevi informazioni aggiornate
https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(21)02243-1/fulltext#%20
@honni soit qui mal y pense
Ci puoi spiegare dove sarebbe la sedizione a tuo avviso ?
Io Non riesco a capire, sarà per ignoranza…ecco nominare i briganti , non è per forza sedizioso, altrimenti la sedizione, dove sarebbe ?
Veramente Non capisco specie se rapportato a situazioni di questo tipo ampiamente tollerate da istituzioni ommissorie ed Ampiamente Tolleranti ( per usare un eufemismo…) verso chi istiga all’odio, alla violenza, alla violazione delle leggi dello stato all’omissione di soccorso o simile, a chi denigra e diffama chi non la pensa come loro in atteggiamenti da simile squadrismo propagandistico ( e che le istituzioni dello stato consentano ( o siano acquiscenti…) beatamente un simile scempio , io Personalmente lo trovo violento e Gravissimo, anche Scadaloso ( anche la propaganda sostanzialmente disinformativa…) :
https://www.youtube.com/watch?v=UhhH8gWP-UE
dal minuto 1,20″ :
Il seguente scritto avvalora il significato di questo articolo.
https://www.infoaut.org/editoriale/divieto-di-manifestazione-il-diritto-alla-citta-dei-ricchi
Vorrei chiedere ai tanti anonimi dei quali talvolta si ricordano segnalazioni utili, di utilizzare un nome di fantasia, anche se ogni volta diverso, perchè stiamo discutendo dignitosamente di valori costituzionali e libertà, percorrendo varie ipotesi, anche le più stravaganti che a qualcuno potrebbero sembrare sediziose.
Credo che sia necessario rilevare che giornali come Micromega o Manifesto, “analisti” che vedrei bene appollaiati sui cuscini di Versailles non sono solo organici al Draghismo, ma ne sono una colonna portante in quanto hanno la capacità che potrebbe mancare a Mario di interloquire con coloro che non sono allineati e che, proprio a causa delle reprimende dei “Santoni”, si ravvedono e diventano “responsabili”.
Le critiche più insulse le ricevo infatti da sindacalisti ex amici, da antagonisti ex amici, dai partiti comunisti ex amici…educati da simili analisti…
Micromega con le sue tesi”aristoteliche” è una formidabile testa d’ariete che sa agire con successo in quei settori della piccola/media borghesia che potrebbero con una politica leninista e non feudalmente aristocratica, avvicinarsi alle masse popolari. il compito alto che Micromega e Manifesto assolvono è quello di svilire le timide pulsioni di classe esistenti
eppur si muove
G20 senza mascherine?…vabbè quelli intanto se si beccano virus mica stanno a tachipirina e vigile attesa!…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
Consiglio per protesta politica di livello soft : Ridurre le spese natalizie al MINIMO.
Vuole preservare lo Stato di Eccezione, con obbligo a vaccinazione sperimentale annessa ( con la solita misera farmaco vigilanza Solo passiva…) , come un “fascista qualunque” …
https://it.sputniknews.com/20211124/ce-la-stretta-sui-no-vax-draghi-voto-unanime-vogliamo-preservare-questa-normalita-13907528.html
“schiera di quegli analisti”
beh, anche la parola Analisti, per soggetti del genere, mi sembra una parola Esagerata…
“parlano di dittatura sanitaria quasi ci fosse un “grande fratello” in camice bianco deciso a tenerci saldamente in mano agitando lo spauracchio del virus”
C’è una propaganda di regime “a reti unificate”, sostanzialmente eversiva, che spaccia il green pass per un patente di guida equiparando diritti soggettivi fondamentali ed inviolabili a semplici interessi legittimi bisognosi di autorizzazione dalle autorità.
Ciò che fino a ieri era considerato libertà fondamentale Costituzionale, oggi si vuole condizionare con un’ autorizzazione amministrativa quasi come un DASPO qualsiasi o simile ( patente di guida , appunto…)…
Ma questo i pennivendoli lo trascurano , No vogliono saperlo, Soprattutto Non vogliono Scriverlo…
http://libertaegiustizia.it/upload/FRAENKEL_Il%20DOPPIO%20STATO_Introduzione%20Bobbio.pdf
Giuste considerazioni che purtroppo rivelano lo scollamento tra le caste dominanti e il popolo. Quando penso a questa realtà che non mi sarei mai sognata di vivere nel cammino invernale della vita, che è già più difficoltoso di suo, ripenso al modo in cui sono venuta al mondo, nella casa di famiglia e durante il passaggio della banda musicale che suonava una bella marcetta. Senza musica, penso che non sarei mai nata, visto che vi ricorro ogni volta che la vita si fa molto pesante come in questo momento. E’ consolatoria e fa convergere tutte le energie positive che sono i nostri veri anticorpi.
Amo tutta la musica, ma in questo frangente un’antica tarantella pro briganti, che oggi sarebbero i no green pass, per me ci sta.
https://www.youtube.com/watch?v=kM9mrpxrVhQ
Liberatoria!
E’ ore, è ore! Viva le brigantesse!
Viva la più giusta guerra!
La guerra senza patria, ma di ogni cantone di tutti i dannati della terra contra tiranni e sfruttatori di tutto il mondo!