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Al freddo e al gelo: ce lo chiede l’Europa

E’ davvero difficile immaginare azioni più scomposte e dannose di quelle della Commissione europea riguardo al gas: il 6 ottobre, i prezzi sono aumentati vertiginosamente arrivando alla soglia di due dollari per metro cubo, poi scesi a 1,7 il che costituisce comunque un aumento del 21 per cento in un solo giorno. Ma da Bruxelles non arrivano che insensatezze e bugie, come al solito del resto: la von der Leyen accusa la Russia di non aumentare la propria produzione, mentre invece la Gazprom sta pompando a più non posso ed è quasi al livello record del 2018, ma la realtà è da Comma 22: Nord Stream è operativo e la Russia sarebbe disposta a fornire ulteriore gas attraverso il nuovo gasdotto, ma la Commissione UE non lo vuole: ci si lamenta che non c’è abbastanza gas e si fa intendere cha la colpa è della Russia, ma si impedisce alla Russia di poter fornire più gas. E non basta perché Bruxelles non vuole nemmeno utilizzare  capacità libera nel gasdotto ucraino, per non fare dispetto al regime neo nazi di Kiev.

In realtà la situazione è interamente colpa di Bruxelles. In primo luogo per l’incapacità di comprendere che la sua riforma del mercato del gas affidandosi alle oscillazioni di prezzo piuttosto che ai contratti a lungo termine di Gazprom avrebbe aumentato i costi di approvvigionamento. La seconda è quella robaccia della transizione ecologica tutta incentrata sulla Co2 e sul mercato delle quote, in sostanza un progetto fatto per annientare la concorrenza dei piccoli ai grandi gruppi. Ma raccontare favole ai bambini è un conto, vedersela con la realtà è tutt’altra cosa. Nessun organo di informazione ci ha fatto sapere che l’inverno scorso è stato particolarmente freddo nel continente perché questo non era in sintonia con l’ideologia del riscaldamento globale. Contemporaneamente c’è stata una diminuzione del vento cosi che la quota di eolico venuta meno( mai far conoscere i pregi, ma anche i limiti delle rinnovabili)  ha dovuto essere sostituita col gas. E in primavera ci si sono messi di mezzo anche lavori di manutenzione dei gasdotti.

Il risultato di tutto questo messo assieme è che mentre i prezzi del gas stanno esplodendo gli impianti di stoccaggio del gas nell’UE sono pieni in media solo al 70%. Dovrebbero essere pieni al 100% ormai, cioè all’inizio della stagione di riscaldamento, altrimenti le capacità delle condutture e delle autocisterne non possono coprire la domanda in inverno. Per questo i serbatoi vengono riempiti in estate, ma quest’anno non è stato così. Finora tutto questo è stato nascoso alla gente semplicemente perché rappresenta la conseguenza di tutte le idiozie europee  e dei falsi miti di cui si nutre, ma oggi di fronte alla prospettiva di dover lasciare milioni di persone al gelo, anche se tutte belle vaccinate, si cerca di imbastire una qualche giustificazione.

Tuttavia, l’UE è del parere che il problema creato dalla stessa Commissione a seguito della transizione energetica e della riforma del mercato del gas, debba essere risolto passando alle energie alternative ancora più rapidamente. Insomma più si fanno errori strategici più ci attacca a quegli errori e intanto la gente vede crescere le bollette, mentre le grandi società private che hanno fatto in passato contratti a lungo termine con Gazprom, sfruttano la situazione aumentando a dismisura i prezzi. Ma per la Ue questa non è speculazione bensì un’apprezzabile incarnazione dello spirito imprenditoriale, mentre ai cittadini inviperiti  racconta che è la colpa è della Russia. Questa balla è talmente ributtante da gareggiare con quelle pandemiche e ha costretto Putin a ribattere: “I  nostri partner europei hanno dimostrato ancora una volta di aver commesso degli errori. Ne abbiamo già discusso con la precedente Commissione Ue. Tutte le loro azioni sono state finalizzate alla risoluzione dei contratti a lungo termine e al passaggio a uno scambio sul mercato del gas. E si è scoperto, quello che era perfettamente ovvio, ossia che questa politica era sbagliata. Era sbagliata perché non teneva conto delle peculiarità del mercato del gas con i suoi tanti fattori di incertezza.”

Putin sa bene che se l’inverno in arrivo dovesse essere freddo gli ottusi mentitori di Bruxelles cercheranno di addossare tutte le colpe alla Russia e che verranno prese contromisure ad hoc: per esempio quella di non concedere il permesso operativo al Nord Stream così da avere ancora meno gas. Ma le teste di legno sono così vanno avanti come un sol imbecille. 

 

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