Da inizio settembre si è verificata una sorpresa: i bidoni della spazzatura invece di essere costantemente debordanti di ogni mal di Dio che nutre schiere di gabbiani più folte che nelle isole baltiche, vengono svuotati addirittura due volte al giorno. Certo prima dell’alba e dopopranzo in modo da rompere il più possibile, ma insomma almeno si ha l’idea di un qualche intervento umano sulla spazzatura. E in città sono fioriti decine e decine di cantieri dove nessuno lavora, ma che sono il segno tangibile di un impegno di spesa che segna le uniche alleanze possibili: quelle delle clientele e dei comitati d’affari. E’ da questo che s’intuisce l’arrivo delle elezioni, da queste attività di rito che da molto tempo hanno completamente sostituto la politica. E non potrebbe essere diversamente: da Monti in poi quando l’Italia è stata esautorata da Bruxelles e dunque dai poteri economico finanziari esiste un unico partitone totalmente in sintonia che sulle cose fondamentali , ovvero sulla cessione di sovranità, che è di fatto sovranità del popolo, sulla moneta unica, sulla privatizzazione totale sulla alienazione di libertà tramite falsa pandemia.

I goffi tentativi di simulare una qualche differenza, per esempio sull’immigrazione sono naufragati per incapacità dei personaggi che avrebbero voluto gestire queste differenze, ma soprattutto perché non si può aderire in toto a una visone complessiva e poi fare una battaglia in nome di qualche particolare. Se si assume che l’Italia non debba avere alcuna sovranità economica e nessuna autonomia di spesa, ovvero se si è favorevoli alla moneta unica e all’Europa delle oligarchie non elette, in base a che cosa si vorrebbe poi decidere in autonomia delle correnti migratorie? E si potrebbe proseguire così all’infinito, anche sulle questioni locali che ormai con il Pnrr sono in mano altrui,  quando invece è molto più semplice dire che andare al voto in queste condizioni significa semplicemente votare per questo sistema. Certo ad esempio se risiedessi a Milano magari sarei andato a votare Formenti, ma con la consapevolezza di esprimere solo un pio desiderio visto che quella prospettiva di governo ha zero possibilità di potersi affermare.

Ma meno gente va a votare meno questi rappresentanti del nulla possono dire di aver ricevuto un’investitura popolare e più si potrà lavorare alla creazione di un’opposizione vera al listone unico. Sapete al potere non piace che i riti siano disertati perché questo è il sintomo di una crisi di credibilità del loro trompe l’oeil di democrazia. Guardate cosa è successo in America dove un anziano in crisi senile, incapace di tenere il minimo discorso senza il gobbo e con uno staff che gli vieta di affrontare certo argomenti per evitare disastri è stato uno dei presidenti più eletti di tutti i tempi e persino da molti milioni di morti e da altrettanti voti doppi o tripli: il sistema più è lontano dal popolo più ama il plebiscito, come del resto lo amano i dittatori. E se fino a qualche decennio fa quando c’era ancora un residuo di democrazia si diceva che era un segno di maturità che non tutti andassero a votare, perché questo era conveniente alle elite, adesso invece che i seggi non contano più niente li si vorrebbe affollati, perché si possa meglio barare.