Sarebbe interessante capire cosa si nasconde in certe teste e di certo non potrebbe essere una sorpresa scoprire che non si tratta di cervello. Il recente blocco dei canali RT in lingua tedesca su You tube proprio nel giorno in cui si celebra  la Giornata Internazionale dell’Accesso Universale all’Informazione, dimostra che stiamo dentro una cultura dell’isteria, di quella atlantista  e pandemica insieme che sta portando l’occidente nello sprofondo. Possibile che i nuovi eletti in Germania non si rendano conto che sono loro ad aver bisogno della Russia e non la Russia di loro? Possibile che questi imbecilli, compresi quelli che li telecomandano dall’altra parte dell’atlantico, non comprendano che l’unica speranza per essi è di separare la Russia dalla Cina e che quindi il loro machismo antirusso ne fa dei perfetti coglioni?  Possibile che a Berlino non abbiano capito che non si tratta della Russia o di assurdi vaniloqui sulla democrazia di cui poi vengono violati i più elementari principi, ma di divorare l’Europa e mettere la Germania sull’altare sacrificale della disperazione americana, tutta tesa a conservare ancora per un po’ l’illusione della propria egemonia totale?

Cosa bisogna fare per farglielo comprendere? Ma come fare a capire a tutti che questa condizione e gli assetti determinati dall’avvolgimento su stesso del neoliberismo stanno intaccando tutti i settori della società e che paradossalmente l’impero della tecnocrazia sta provocando un crollo della tecnologia di cui non si ha la sensazione semplicemente perché i media non ne parlano. Ma qui non è come per la pandemia: che i mezzi informativi occidentali affrontino o meno il tema la realtà non cambia. Com’è noto gli Usa sono in enorme ritardo rispetto a Russia e Cina riguardo ai missili ipersonici che sono l’arma decisiva di questo secolo. Avvolti dalla boria che li acceca si sono accorti troppo tardi del gap che avevano accumulato e ora stanno tentando di rimediare, ma con pessimi risultati anche se il missile da 5 mach che stanno tentando realizzare non è nemmeno un vero missile ipersonico propriamente detto. E – sorpresa sorpresa – ecco che la primitiva Corea del Nord sta cominciando a testare anche lei un missile ipersonico: mercoledì scorso, proprio mentre i neoeletti tedeschi gonfi di birra e salsicce si congratulavano l’un l’altro per l’ostracismo a RT,  Pyongyang ha fatto sapere di  di aver condotto con successo un lancio di prova di un nuova arma ipersonica: Il missile Hwasong-8 è stato lanciato martedì dall’Accademia delle scienze della difesa del paese vicino al confine cinese e il lancio è stato confermato dal Giappone e dalla Corea del Sud. Non sappiamo se davvero il test sia pienamente riuscito, ma è probabile che nel giro di un anno la Corea del Nord potrà disporre di un’arma non intercettabile dalle difese giapponesi, sudcoreane e americane. Non c’è bisogno di dire quale impatto possa avere questo sugli assetti dell’estremo oriente: anche se la Corea del Nord di per sé non costituisce una grande potenza, cionondimeno è ormai in grado di avere una notevole deterrenza. E probabilmente il Giappone non ha alcuna intenzione di fare la stessa fine della Germania.

E mentre tutto questo avviene a Washington la politica è impazzita: tutto ciò che sarebbe normale , ossia parlare con russi e cinesi è diventato sinonimo di altro tradimento. L’atmosfera di isteria creata per rendere credibile la pandemia, sta dilagando e diffondendosi tra gli stessi che l’hanno promossa come un contrappasso. E ormai  pare di stare in mezzo a un’assemblea di idioti  terminali i quali pensano di poter portare a termine un’operazione di reset sociale e di nuovo ordine che consenta alle elite americane di conservare il potere, alimentando un clima di ostilità al limite del conflitto. Ma più si accaniscono in questo, più inaridiscono le forze vive della società, più spacciano falsa scienza e più arretrano su quella vera, più tentano di uccidere la politica per mettere sul trono la tecnocrazia, e più la tecnica arretra, più gli strumenti di quest’ultima si fanno illusori e vittime della loro stessa propaganda.  E’ uno spettacolo affascinante e orribile che purtroppo rischia di sfociare in una guerra globale.