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Draghistan

Quanti conoscono Gurbanguly Berdimuhamedow? E’ di fatto il dittatore del Turkmenistan, uno dei tiranni più stravaganti dell’Asia centrale di cui tuttavia non si parla mai un po’ perché è impronunciabile, un po’ perché gli Usa sebbene ufficialmente preoccupati per i diritti umani e soprattutto per il proprio potere, gli danno corda per evitare che finisca del tutto in mano alla Russia, un po’ perché è sostenuto da Erdogan che come è noto vorrebbe essere il protettore di tutte le genti di stirpe turca.  Ora questo satrapo che in passato era dentista, ma ora ha una sua statua a cavallo tutta dorata come si vede dall’immagine, ha preso importanti decisioni negli ultimi tempi come quella di vietare le macchine nere, quella di proibire  le tinture per capelli e ultimamente quella di rendere la vaccinazione obbligatoria ponendosi così alla testa del progresso dell’umanità insieme a Emirati Arabi e Italia. Quindi hanno perfettamente ragione quelli che parlano di Draghistan sebbene sia difficile immaginare un culto della personalità visto che il presidente del consiglio non ne possiede e prosegue con l’occhio spento dello squalo a fare ciò che gli hanno ordinato, ma forse con automatismi che nemmeno gli animali meno intelligenti hanno, come come fosse una specie di quelli aspirapolvere robotizzati che girano per casa. Certo possiamo stare sicuri di una cosa, che non vieterà mai le tinture per capelli perché potrebbe davvero scoppiare una rivoluzione: si sa che per gli italiani le uniche cose serie sono quelle futili. Ed è per quello che si rovinano con le proprie mani.

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