Se fossimo dei piccoli mascalzoni come i più stupidi tra i venditori mediatici del vaccinismo autoritario  potremmo malignamente portare ad esempio il caso dell’operatore sanitario  Gabriele Gazzani, uno dei primi vaccinati in Italia, che è deceduto nei giorni scorsi in presenza di positività al Covid. Si era fatto “pungere” la prima volta il 27 dicembre dell’anno scorso e una ventina di giorni dopo aveva ricevuto la seconda dose. Fino a due mesi fa una notizia del genere sarebbe rimasta nascosta o comunque la diagnosi di morte sarebbe stata diversa, ma ora invece che c’è da pompare il passaggio all’endemia con le dosi annuali e/o i temporanei blocchi  bisogna dire il vaccino è efficace, ma non ne basta mai  come in un racconto per gonzi. Purtroppo Gazzani è una vittima sacrificale a tutto tondo del dogma vaccinista che impone preparati pericolosi e inutili dal punto di vista sanitario, ma ottimi per il controllo sociale.

Volendone  una ennesima prova basterebbe riferirsi ai dati di mortalità di EuroMomo l’istituto di statistica danese che fornisce i dati più accurati per l’intera Europa. Un amico aduso ai numeri si è fatto carico di mettere assieme i dati di mortalità di 29 Paesi europei tra il 2020 e il 2021, traducendoli poi nella a tabella che vedete sotto. Il confronto viene fatto  in riferimento alle settimane più rappresentative. A partire da marzo circa, in quanto nel 2020, prima di quella data, il Covid non era ancora esploso in tutti i Paesi analizzati ed i dati raccolti potrebbero essere viziati di disomogeneità. Sono comunque resi disponibili i dati a partire da gennaio, ma qui sono colorati di grigio.

Come si può agevolmente vedere non c’è alcuna sostanziale differenza di mortalità, la quale a parte la normale oscillazione statistica fra le varie settimane rimane sugli stessi livelli. Sui grandi numeri e qui sono davvero grandi, si vede benissimo che non esiste alcun effetto vaccino benché esso sia sta distribuito in molte centinaia di milioni di dosi e in pochi mesi Come è possibile che alle massicce campagne vaccinali non corrisponda alcun effetto reale in termini di mortalità?  Un giorno forse le autorità sanitarie continentali e anche i singoli esperti che straparlano a pagamento di vaccini e presi per scienza dai più ingenui, dovranno spiegare perché di fronte a questo numeri e anche a quello che accade altrove, non si sia minimamente cambiata strategia. Come il primario dell’ospedale dove è deceduto Gazzani il quale con la stupida sicumera che spesso contraddistingue la mediocrità dice: il vaccino resta il solo rimedio al virus. E quale rimedio esiste contro l’idiozia di certe affermazioni?

Nessuno, evidentemente perché purtroppo è una malattia endemica e sempre più diffusa, ma mano che aumenta l’influsso dei media e la passività di pensiero. Parlo della stupidità di chi dice queste sciocchezze e chi le accetta non riuscendo a comprendere  l’obiettivo finale, di chi non percepisce l’abuso di retorica, né la vacuità assoluta del discorso che del resto proviene da chi ha promesso più volte la salvezza grazie ai provvedimenti di distanziamento ed esclusione sociale senza mai concludere nulla, anzi peggiorando la situazione. A qualcuno sveglio verrebbe subito l’idea di essere preso in giro. A qualcuno che abbia un po’ di dignità residua il baratto tra vaccinazione e libertà di svago appare come improponibile.