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Chi comanda a Washington? Il presidente Caos

L’interrogativo che tutti si pongono, amici e nemici, è: chi comanda a Washington? Solo un pazzo potrebbe credere che sia Biden la cui elezione è stata uno smacco per la democrazia e non in relazione a Trump, ma a se stesso visibilmente non più in grado di avere una qualche responsabilità politica e che invece è stato messo di forza alla Casa Bianca. Qualche tempo fa ricevendo il presidente ucraino Vladimir Zelensky, disperato perché con la realizzazione del Nord stream 2 viene meno la massima attività economica dell’ Ucraina, cioè succhiare di nascosto il gas russo, Biden che pure dovrebbe conoscere la situazione tramite il figlio corrotto e corruttore, lo ha chiamato Lewinsky come la famosa stagista e gli ha detto “Francamente, cara non interessa” . Ora di certo non può essere lui a tirare le fila, anche perché è probabile che si addormenterebbe durante l’operazione visto che una delle sue maggiori prove di resistenza è arrivare all’elicottero presidenziale senza assistenza.

Per quanto alcuni analisti nelle ultime settimane si siano divertiti a prospettare l’ipotesi fantascientifica  che Biden abbia tagliato i fili con i suoi burattinai e che quindi l’America sia in mano a un demente che non sa da quale parte andare e procede a zig zag, sappiamo per certo che ci sono gruppi che esercitano un potere enorme senza preoccuparsi di ciò che Joe Biden potrebbe pensare o fare perché qualunque cosa decidano, è Biden che si prenderà la colpa. In nome di cosa operino questi gruppi e in vista di quale obiettivo è difficile dire: certo la pandemia ha fatto venire alla luce parte della mappa di questo potere occulto, che solitamente si chiama deep state, ma abbiamo solo una vaga idea di quali siano i rapporti dentro le articolazioni di questa cupola e come questa possa funzionare attraverso il solito esercito di consulenti e lobbisti . Certo la situazione è grave: gli Usa hanno un debito nazionale che rivaleggia con un buco nero,  i numeri della disoccupazione si rifiutano di scendere, suggerendo che che ci sia qualcosa di rotto nell’economia del Paese, il confine meridionale è diventato una pura ipotesi e sembra piuttosto una serie di tappe su una via carovaniera, lo smacco incredibile subito a Kabul è stato una perdita di prestigio enorme, immediatamente visibile a tutti e non abbastanza nascondibile come il fatto che i sistemi di difesa aerea russi di fascia bassa, montati in Siria, abbiamo facilmente ragione dell’aviazione israeliana compresi i fiammanti F35. E come se tutto questo  non bastasse  gli insensati ordini vaccinali di Biden stanno spaccando il Paese di due parti nettamente divise e pronte a combattersi. Anzi 24 procuratori generali di altrettanti stati hanno firmato una lettera chiedendo a Biden di cambiare il suo mandato di vaccinazione. definendo lo illegale, una minaccia per la libertà e anche per la salute pubblica.

Per questo mi sto convincendo che a Washington non comandi né Biden, né il deep state, ma che regni soltanto il caos: la presa di potere che alcuni gruppi hanno pensato di poter attuare tramite la pandemia, prima come arma per sloggiare Trump e poi come strumento a lungo raggio di governance, è stata forse eccessiva, troppo rapida e che man mano la situazione sia sfuggita di mano: così il Paese e disgraziatamente anche le sue colonie, è conteso tra potentati di varia natura che fanno sempre più fatica sia ad andare d’accordo. E’ per questo che mi attendo da un momento all’altro qualcosa di clamoroso in grado di distrarre l’attenzione, di rimescolare le carte, di far passare la pandemia dall’emergenza a una situazione endemica senza che i protagonisti di questa mistificazione siano costretti a pagare pegno. Non ho idea di cosa possa essere: se un attentato “terroristico” stile 11 settembre o magari un attentato a Biden che sarebbe in un certo senso l’ideale se non fosse che Kamala Harris rivelatasi  nel frattempo una totale incompetente, anzi che si era rivelata già tale alle primarie democratiche, ma che è stata ripescata per far coppia con Biden, sia antipatica a tutti. Quindi se a prima vista potrebbe sembrare una buona idea il presidente donna e per giunta anche un po’ colorata, anche se di origine indiana e dunque ariana a tutti gli effetti,  la cosa potrebbe rivelarsi ancora più pericolosa. Si avverte che sta arrivando la tempesta, si sente l’aria elettrica, ma non si sa quando e come scoccherà il fulmine.

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