Secondo una stimabile società di sondaggi e rilevazioni, la AGES & Statistics Austria, nessuno sotto i 30 anni è morto di Covid nel 2020 in Austria. Proprio nessuno. E non si fa fatica a immaginare che la stessa cosa riguardi molti altri Paesi, tralasciando i decessi al covid per qualsiasi incidente. Questo rende ancora più inquietante l’intenzione di vaccinare tutti, neonati compresi che dal covid non hanno proprio nulla da temere: ogni decesso, ogni reazione avversa che potrà avere conseguenze nel futuro per neonati, bambini e adolescenti è dunque un deliberato omicidio preterintenzionale o esprime una lucida volontà di giocare alla roulette con la salute altrui a scopo di lucro. Quindi cosa dire degli Usa dove al 27 agosto 9 adolescenti dai 12 ai 15 anni sono morti dopo il vaccino, mentre altri 566, secondo le segnalazioni hanno dovuto essere ricoverati in ospedale principalmente per miocarditi e pericarditi di particolare gravità che certamente lasceranno degli strascichi nella vita di queste persone?

Sono pochi? A parte che gli ospedali e i medici con scarsa coscienza si rifiutano di segnalare i casi ormai dilaganti di reazioni avverse e di morti per salvare i vaccini ed essi stessi dalla possibile indignazione che ormai ribolle, che insomma questi casi potrebbero essere, anzi certamente sono assai di più, di fronte a un rischio di Covid praticamente uguale a zero anche un solo caso di morte è un caso di troppo. Per la verità anche estendendo oltre l’adolescenza il ragionamento si vede benissimo che i conti non tornano. E non sono tornati fin dall’inizio perché già negli studi presentati dai produttori di vaccini era chiaro che essi servivano a ben poco ed erano generalmente più rischiosi della malattia stessa.

Ora che sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine anche gli studi di fase III del preparato di Moderna, J. Bart Classen ha esaminato e pubblicato su Trends in Internal Medicine un riesame dei risultati non focalizzandosi sui fattori che inizialmente hanno preso tutta l’attenzione come il tasso di infezione con un determinato agente infettivo, ma su tutti quegli indicatori che possono essere presi per dimostrare un oggettivo vantaggio per la salute, ovvero eventi gravi di qualsiasi tipo, meno giorni di ospedalizzazione per qualsiasi motivo, minori spese sanitarie di qualsiasi tipo, meno giorni di assenza dal lavoro per qualsiasi motivo di salute. Dal  punto di vista della “morbilità severa totale” e non da quelli della mera riduzione dell’infezione, si vede che ciascuno dei vaccini ha causato eventi più gravi nel gruppo vaccinato rispetto al gruppo di controllo. La conclusione di Classen peraltro dimostrata attraverso i numeri , come potrà vedere con chiarezza chi legge lo studio è chiara: “Sulla base di questi dati, è quasi certo che la vaccinazione di massa con i vaccini Covid sia dannosa per la salute della popolazione. Secondo i principi scientifici, la vaccinazione di massa con i vaccini Covid deve essere interrotta immediatamente, poiché ci troviamo di fronte a un imminente disastro di salute pubblica legato al vaccino”.

Ma questa è anche la realtà che viene nascosta  attraverso il trucco usato dalle autorità in Europa e negli Stati Uniti, che è stato esposto in alcune pubblicazioni ma non nei principali media, vale a dire  quello di contare le morti di persone completamente vaccinate come non vaccinate se la morte avviene entro 14 giorni dall’ultima vaccinazione o tra la prima e la seconda dose. La stessa cosa accade con i ricoveri e le statistiche in terapia intensiva. Solo Inghilterra e Israele mostrano separatamente i dati per queste categorie. Inoltre più di recente si è presa l’abitudine quanto mai scorretta di testare nelle terapie intensive sole le persone non vaccinate per poi dire che nelle terapie intensive ci finiscono solo le persone non vaccinate.

Lo scopo di questa manipolazione è accusare le persone non vaccinate come causa dell’ulteriore diffusione di Covid, anche se la cosa non sta assolutamente in piedi per mancanza di una qualsiasi logica.  E con poche eccezioni, i media mainstream hanno giocato sporco presentandole persone non vaccinate come un problema. Tutto ciò dovrebbe convincere più persone a farsi vaccinare, ma in realtà la menzogna è ormai così conclamata che la gente ci casca sempre di meno. La realtà medica sembra essere invece che le persone vaccinate muoiono per due motivi; alcuni soffrono delle gravi conseguenze sulla salute dei vaccini stessi, ad es. coaguli di sangue che causano la morte per ictus e altre patologie. In secondo luogo, molte sono vittime di infezioni da Covid, che possono portare alla morte perché, nel tempo, i vaccini diventano sempre più inefficaci nel proteggere da infezioni e malattie, ma danneggiano nel contempo il sistema immunitario come suggeriscono diversi studi.