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Linee guida dell’Oms sui green pass finanziate da Gates e Rockefeller

Sembra incredibile essere arrivati a questo punto, eppure passo dopo passo, cedimento dopo cedimento, cecità dopo cecità la salute globale e il controllo della popolazione sono totalmente in mani private. Il 27 agosto l’ Organizzazione mondiale della sanità ha pubblicato le linee guida destinate ai governi membri sull’introduzione e le specifiche tecniche dei dati di vaccinazione digitale, ideate e finanziate dalla Bill & Melinda Gates Foundation, dalla Rockefeller Foundation e dalla Fondation Botnar, sita in Svizzera e che si occupa di intelligenza artificiale. Certo per salvare la faccia qualche spicciolo figurano messi  anche due piccoli stati fantoccio degli Usa , l’Estonia e il Kuwait, la cui presenza con meno di mezzo millesimo della popolazione mondiale, finisce per sottolineare ancora di più la totale natura privatistica dell’ operazione e l’ipocrisia ormai intollerabile dell’Oms. Ma interessante è anche il ruolo di primo piano svolto dalla Banca Mondiale i cui uomini sono stati ringraziati per aver esaminato e commentato il documento. La presenza della  Banca Mondiale è importante sotto diversi aspetti sia perché ha il potere di indurre i Paesi più poveri  ad attuare queste linee guida come condizione per aiuti e prestiti a strozzo, come del resto ha sempre fatto imponendo le privatizzazioni quasi sempre a favore delle multinazionali Usa, sia perché in un certo senso localizza in America l’origine e il motore della “malattia”  che ha dato origine al piano pandemico. E questo a lungo andare potrebbe rivelarsi l’anello debole della catena con cui vogliono legarci, visto che molti grandi Paesi potrebbero vedere queste linee guida come un attentato alla loro sovranità.

Sarebbe curioso e divertente andarsi a leggere questo documento che è una continuo inanellare repellenti ipocrisie e ancora più scandalose menzogne come quando per esempio non viene tenuta in considerazione l’immunità dovuta alla malattia, ma solo quella relativa  vaccinazione benché sia del tutto chiaro che aver contratto la malattia lascia un’immunità molto più duratura e forte rispetto a quella fornita dai preparati a mRna. Ma riconoscere questo significa escludere un gran numero di persone dalla vaccinazione perché esistono test affidabili che possono essere utilizzati per rilevare un’infezione precedente e questo ovviamente potrebbe  molto male agli affari di chi ha pagato per questo documento. Dal momento che la scarsa qualità e la minima durata dell’immunità da vaccinazione è sotto gli occhi di tutti oltre ad essere ormai dimostrata in numerosi studi, sarebbe stato forse più intelligente evitare di scoprirsi in maniera così plateale su questo punto , ma il fatto centrale è che è che la prova digitale dell’immunità può essere successivamente ampliata per controllare lo stato di vaccinazione per altre malattie o eventualmente per altre situazioni che non riguardano direttamente la salute. era dunque necessario spostare l’attenzione dalla immunità naturale e focalizzarla sui vaccini che sono poi il pretesto per il controllo a tappeto delle popolazioni.

Per dirla in poche parole l’Oms si è prestato ad essere usato come apripista per la nota la ID2020 Alliance, l’iniziativa a scopo di lucro e di controllo che è partita da Microsoft. Non ce ne possiamo certo meravigliare visto che è stata sempre l’Oms, sia pure in via ufficiosa, a dare concretezza alla pandemia quando non c’erano nemmeno i  numeri per una epidemia locale.  Quando qualcuno dice, senza addurre alcuna ragione se non il proprio potere, (Draghi e von der Leyen per esempio)  che stiamo entrando nell’era delle pandemie, sta in realtà dicendo che stiamo entrando nell’era delle discriminazioni, dei divieti e del controllo totale, il che non ha nulla a che vedere con i virus di cui peraltro sappiamo pochissimo, ma è semplicemente un  tentativo di presa di potere delle elite con lo scardinamento finale della democrazia.

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