Una cosa davvero mi sorprende: il fatto che la gente veda apparire qualche pseudo luminare che dice sciocchezze senza citare alcun dato appropriato sulla pandemia e creda ad ogni parola come se quel camice bianco fosse la sottana del prete nell’alto medioevo. In realtà non esiste settore più corrotto di quello medico – farmaceutico e questo non dovrebbe essere del tutto una sorpresa visto che ogni tanto scoppiano scandali che fanno clamore a lungo. Eppure la paura è come un rasoio per la memoria già messa a dura prova dall’eccesso di comunicazione completamente vuota di significato, ma usata come cuscinetto per separare i fatti tra di loro e rendere il mondo incomprensibile. Tanto per rammentare qualche fatto che ci riguarda da vicino andiamo nel 1993 quando Duilio Poggiolini era  direttore del sevizio farmaceutico nazionale del Ministero della salute: venne arrestato in base a una serie di accuse riguardanti tangenti finalizzate all’immissione di farmaci inutili sul mercato. Lo scandalo coinvolse lo stesso Ministero ( e il ministro De Lorenzo che se la cavò grazie all’immunità parlamentare) il quale aveva messo in piedi un meccanismo che spingeva le aziende al pagamento di tangenti per ottenere sia l’autorizzazione dei propri farmaci, sia prezzi di vendita “convenienti”. L’organizzazione coinvolgeva alcuni docenti universitari e clinici che ricevevano una parte del denaro per fornire le proprie consulenze a sostegno di farmaci che erano spesso dannosi oltre ad essere venduti a prezzi esagerati. Poggiolini finì in carcere e nel 2012 è stato condannato a pagare un risarcimento di 5 milioni di euro a fronte di 180 milioni che egli aveva accumulato in vent’ anni di attività perché la cosa andava avanti da molto tempo e su diversi piani visto che questo personaggio era stato il rappresentante italiano nell’Organizzazione mondiale della sanità per il programma sui farmaci essenziali ( figuriamoci ) ed era pure  presidente della Commissione per i prodotti farmaceutici della Cee. Quindi possiamo immaginarci quello che ha potuto combinare .

Nel 2008 il vicedirettore dell’agenzia italiana del farmaco, Pasqualino Rossi, che era anche uno dei membri anziani dell’Ema ovvero l’organismo europeo di sorveglianza dei farmaci, venne arrestato assieme a sei faccendieri alle dipendenze delle aziende farmaceutiche  con l’accusa di falsificazione della documentazione per nascondere gli eventi avversi, potenzialmente letali, di alcuni farmaci.

Nel 2014 Report fece un servizio in cui mise in luce che l’Istituto superiore di Sanità rilasciava certificati di idoneità per  pacemaker e defibrillatori senza avere un laboratorio in grado di verificarne effettivamente la funzionalità, tanto che un ingegnere chiamato a dirigere questa attività di controllo rinunciò proprio perché non esistevano strumenti in grado di supportare un’attività di controllo. E si era nel 2010 quindi la cosa andava avanti da anni. L’allora direttore dell’Iss,  nominato da Renzi,  Walter Ricciardi  rilasciò una meravigliosa dichiarazione in cui diceva di  non poter né smentire né confermare il servizio. E’ quello stesso Walter Ricciardi che da bambino e da adolescente aveva partecipato a parecchi film  e che ultimamente è tra i gestori della pandemia, cioè continua a recitare.

Questi fatti e la scoperta di conflitti di interesse tra produttori farmaceutici e organi di controllo è cosa quotidiana in tutto il mondo e può essere portata avanti impunemente solo grazie alla complicità dell’intero mondo medico e accademico, nonché delle burocrazie sanitarie nazionali e locali che sono parte integrante di tale panorama. E non si fa carriera se non si regge il moccolo. Le numerosissime cause e multe inferte alle case farmaceutiche che se fregano visto che guadagnano miliardi sulla scorrettezza, non sono che una piccola parte di ciò che avviene realmente e che ora si ha l’ardire di spacciare come scienza. Eppure la gente si fida, si fida quando va a firmare un consenso “informato” nel quale c’è scritto che lo pseudo vaccino ” è funzionale a evitare il contagio da infezione da virus Sar Covid 2″ quando invece le stessa case farmaceutiche dicono che serve solo a mitigare gli effetti della malattia.

Credere a questi signori è come credere a Babbo Natale. E infatti tutto questo è  possibile grazie a una progressiva infantilizzazione della popolazione che non riesce più a collegare fatti ed eventi, e che evita di interrogarsi sulle più ovvie cose che non funzionano nella narrazione e che non ha ancora capito che gli organi di controllo sono in mano ai controllati e che solo in particolari e rari casi esce allo scoperto. Farsi domande evidentemente non è cool e nemmeno ha una app apposita. Volete un esempio di giornata? Pfizer che è la maggior produttrice di vaccini anti covid ha sospeso in questi giorni la vendita di un medicinale antifumo, il  Champix o Chantix a seconda dei mercati perché si è scoperto dopo circa 15 anni che contiene nitrosammine cancerogene. Questa scoperta arriva guarda caso dopo che il farmaco ha perso la protezione del brevetto, quando invece già nel 2011 una ricerca aveva evidenziato i rischi del farmaco. Amen.