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La civiltà scomparsa

Hic sunt leones o dracones. Una volta la scritta compariva nelle mappe quando c’erano aree inesplorate e sconosciute, ma oggi potrebbe apparire sulle terre occidentali dove la civiltà sembra essere scomparsa. Lo si vede benissimo quando i prodi marines sparano agli afgani che loro hanno compromesso con promesse mai mantenute e con stragi, lo si vede nei proclami dei talebani dei vaccini, gente primitiva e stupida ma che viene ascoltata e diligente chiosata in giornali che grondano, diciamo vergogna per non dire altro, lo si vede dalla gente prona, riempita in vent’anni di bugie clamorose e che tuttavia crede ancora nei sondaggi come fossero una cosa seria, crede nella buona fede del potere, crede persino che medici e scienziati siano indipendenti e dunque affidabili. Eppure in appena 4 anni la stesse persone che fanno atto di fede erano state indotte, sempre con gli stessi strumenti a credere che la Brexit non ci sarebbe mai stata, poi che Trump non sarebbe mai stato eletto e quando lo è stato che questo era dovuto ai Russi le cui trame sono state esposte con una straordinaria dovizia di particolari per poi scoprire che non era vero niente, sono state indotte a credere che le ultime elezioni americane siano regolari quando il loro risultato è per molte aree statisticamente impossibile, poi hanno creduto al virus cinese, ma siccome lo diceva Trump i suoi avversari, anche da noi,  sono accorsi ad abbracciare i cinesi. Ma oggi in vista della guerra con la Cina si accenna al fatto  che il virus lo abbiano fabbricato i musi gialli a Wuhan che è una cosa francamente ridicola.

E non era l’inizio di una saga sgangherata e ridicola nella quale dapprima abbiamo fermamente creduto dall’evangelio di Fauci che il virus era naturale per poi scoprire che da anni venivano creati nuovi coronavirus per poter mettere a punto futuri vaccini e che il Sars Cov 2 non era che uno di questi fuggito subito dopo che un convegno in pompa magna con Bill Gates come anfitrione aveva dettato le regole di una risposta a un coronavirus fuggito dai laboratori. Abbiano rinunciato in un primo momento alle mascherine perché non servivano poi le abbiamo messe e tolte via via che il sistema politico valutava le “offerte” dei produttori, l’impatto piscologico e la disponibilità della gente. Ci siano fatto impaurire dalle sceneggiate come quelle dei camion di Bergamo con le bare senza fare i conti e senza chiederci come mai la maggior parte dei morti in eccesso di Bergamo non fosse dovuta al  Coronavirus ma a una malasanità esaltata dal panico. Ci hanno detto che il distanziamento sociale è assolutamente necessario a fermare il virus e tuttavia in Usa di fronte alle proteste violente di Blm molti medici maistreamer  hanno spiegato che  “la protesta è un profondo intervento di salute pubblica“. Ma se invece i cortei protestano contro i tagli alla libertà, allora sono formati da untori. E tuttavia invece di fare i conti in tasca alla mistificazione abbiamo fatto come il buon selvaggio, siamo stati orgogliosi di fare la nostra parte, di metterci al petto una medaglia senza fare nulla se non dare retta alla nostra paura e al nostro egoismo. Una vera pacchia per l’ego.

Si è preteso che questa orrida paccottiglia a prova di idiota sia la scienza, ma a qualcuno i dubbi sono venuti egualmente  perché i  numeri non tornano da  nessuna parte ed ecco che Big Tech con i suoli social, quelli che possiedono letteralmente il resto dell’informazione e che spesso si dilettano di virus e di altre distopie a tempo perso, cercano di fermare questa emorragia di lucidità: i punti di vista alternativi sull’efficacia di maschere e blocchi, nonché sulle origini del virus stesso, sono sempre più bloccati, segnalati e censurati. I tentativi di discutere gli impatti negativi dei blocchi sulla salute e sul benessere mentale, in particolare quello dei bambini a cui è stato impedito di andare a scuola, vengono soppressi. Così come viene messa sotto al tappeto l’evidenza che i Paesi che hanno adottato meno “misure” assurde sono andate assai meglio dei più severi. E alla fine a tempo di record arrivano i vaccini puramente sperimentali che diventano in poco tempo un oggetto di culto perché nel frattempo le autorità sanitarie completamente vendute a Big Pharma hanno sostenuto il divieto di cura per il Covid, un unicum, credo, nella storia  dell’umanità, una cosa per la quale non basterebbe la ghigliottina, ma che viene considerata normale. Le stesse persone che hanno mentito su tutto  continuano a negare la marea di reazioni avverse, continuano a negare l’inutilità dei vaccini che lampeggia come un faro dai dati disponibili, continuano a negare l’alea delle reazioni a lungo a termine pur ammettendo di non sapere. Insomma siamo diventati una popolazione di selvaggi dedita a forme di invincibile idolatria dentro la quale si può credere tutto e il suo contrario. Ci manca solo una decente danza della pioggia: ma lo forse non ce n’è bisogno, lo vedete voi stessi nella pubblicità che si balla come babbuini in calore per ogni offerta di perline. Siamo decisamente pronti per la schiavitù.

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