Sarebbe ingenuo pensare che la menzogna radicale da cui siamo stati investiti sia stata preparata da qualche grande potentato economico in accordo con Big Tech, Big Pharma e un livello politico subalterno, al chiuso di qualche stanza. O meglio è fin troppo chiaro che sia stata preparata o colta al volo un’occasione, ma per quanto potenti siano i protagonisti della mistificazione essa non avrebbe potuto funzionare sa da decenni non fosse stato preparato il terreno per una crisi democratica eliminando alla radice qualsiasi idea di alternativa politica, conquistando totalmente i media, costruendo giorno per giorno un’antropologia del futile e della passività incapace di sviluppare capacità critiche, se ogni angolo della società non fosse stato permeato dalla logica del profitto e della disperata competizione fra individui. E se non si fossero convinte le persone che tutto questo era il migliore dei mondi possibili o comunque l’unico possibile. Così si sono potute imporre narrazioni mistificanti e per giunta incoerenti di ogni tipo a cominciare dall’economia per finire alle guerre a cui oggi si è aggiunta la pandemia che anche un bambino delle elementari potrebbe indicare come nuda, tanto evidenti e grossolane sono le contraddizioni con cui è stata messa assieme.
Facendo seguito al post di due giorni fa Linee guida di corruzione sanitaria nel quale ho mostrato in che palude giaccia il settore sanitario voglio dire che c’è stata un’enorme mutazione a cominciare dagli anni ’80 del secolo scorso la quale è andata accelerandosi man mano che le risorse e il soldi andavano concentrandosi in poche mani, senza che la gente ne avesse il minimo sentore: le persone hanno continuato a fidarsi dei medici, a fidarsi della scienza, a fidarsi della ricerca non intuendo che le cose stavano drammaticamente cambiando. Già nel 2005, John Ioannidis professore di epidemiologia alla Stanford ha scritto il documento peraltro molto citato, ma forse non ben compreso “Perché la maggior parte dei risultati della ricerca pubblicata sono falsi” . Egli osserva che “per molti campi scientifici attuali, i risultati della ricerca dichiarati possono spesso essere semplicemente misure accurate del pregiudizio prevalente”. E non si fa fatica a comprenderlo se si fa caso all’intreccio tra ricerca, industria farmaceutica, università, editoria scientifica, un coacervo ormai indistricabile dominato dal profitto. Infatti pareri analoghi sono espressi da molti altri, da Marcia Angell per esempio , che ha curato per vent’anni il New England Journal of Medicine: “Semplicemente non è più possibile credere a gran parte della ricerca clinica pubblicata o fare affidamento sul giudizio di medici di fiducia o su linee guida mediche autorevoli.” Oppure Peter Gotzsche il cui fondamentale saggio ho citato nel post precedente: “Il motivo principale per cui assumiamo così tanti farmaci è che le aziende farmaceutiche non vendono farmaci, vendono bugie sui farmaci… praticamente tutto ciò che sappiamo sui farmaci è ciò che le aziende hanno scelto di dire a noi e ai nostri medici… ecco perché i farmaci sono la terza causa di morte”.
Le medesime cose ha detto Richard Smith ha curato per molti anni il British Medical Journal dunque un’altra persona a stretto contatto con i flussi di ricerca: “Lo statistico Doug Altman ha pubblicato un editoriale sul BMJ sostenendo che gran parte della ricerca medica era di scarsa qualità e fuorviante. Nel suo editoriale intitolato “Lo scandalo della ricerca medica scadente”. Altman ha scritto che molte ricerche erano gravemente imperfette attraverso l’uso di progetti inappropriati, campioni non rappresentativi, campioni piccoli, metodi di analisi errati e interpretazioni errate… e le cose non vanno meglio, ma peggio…
In sostanza, la ricerca medica si è inesorabilmente trasformata in un’industria molto redditizia. Molte riviste mediche ora addebitano agli autori migliaia di dollari per pubblicare le loro ricerche. Ciò garantisce che sia molto difficile per qualsiasi ricercatore, non supportato da un’università o da un’azienda farmaceutica, oppure non sponsorizzato da industrie o gruppi di pressione agroalimentari, permettersi di pubblicare qualsiasi cosa, a meno che non sia benestante. Spinta da imperativi finanziari, anche la ricerca stessa è, inevitabilmente, diventata distorta: oltre a tutta la pressione finanziaria e di revisione tra pari, se si osa nuotare contro le opinioni tradizionali approvate sempre legate comunque a considerevole giro d’affari si sarà attaccati e messi in disparte. Un esempio clamoroso è quello del colesterolo dove nessuna delle idee nate alla fine tra gli anni ’70 e i primi ’80 riguardo al suo ruolo ha ricevuto conferma dalla ricerca, ma intanto il giro d’affari attorno a farmaci, alimenti, diete e quant’altro ha superato i 60 miliardi l’anno solo in occidente ed quindi è ormai una verità intoccabile, almeno fino a quando una verità più redditizia non la soppianterà.
Poi è arrivata la pandemia e la distorsione è diventata sfacciata e persino oltraggiosa per l’intelligenza: basti pensare che sono stati attaccati e zittiti coloro che proponevano cura immediate con vitamina C e vitamina D che da molti decenni sono conosciute per avere un ruolo importante nella difesa immunitaria e nella difesa contro i virus . Ma la pandemia esiste, oltre che i suoi obiettivi sociali, anche per vendere i vaccini e dunque ogni cura doveva essere proibita. La cosa importante da comprendere è che non si tratta di uno sbandamento o di una vergognosa parentesi: questa è ormai la struttura delle cose e fino ache non verrà ribaltata non si potrà sperare di ritornare alla medicina come la si dovrebbe intendere: i camici bianchi non potranno ritornare a una corretta pratica se possono o essere citati in giudizio e perdere il lavoro se non seguono le linee guida che sono di fatto messe a punto dalle aziende farmaceutiche sulla base del profitto. Né la ricerca rientrerà nell’alveo del metodo scientifico finché sarà legata in via diretta e in molti modi al profitto. . Su questo non bisogna farsi illusioni: il sistema è marcio nel suo complesso e pensare che le nostre libertà possano essere salvate puntellando qui e là, è un’illusione.
@Nuccio Viglietti: nella sua semplicità e ovvietà, un commento perfetto!
Singolare come moltitudini di persone dichiaratamente…no si fidano di politici…no si fidano di informazione…no si fidano di potentati economici ma…si fidano di Scienza e tecnologia come se queste non fossero a completo servizio di entità di cui sopra…!!…https://ilgattomattoquotidiano.wordpress.com/
La cosa importante da comprendere è che non si tratta di uno sbandamento o di una vergognosa parentesi: questa è ormai la struttura delle cose e fino ache non verrà ribaltata non si potrà sperare di ritornare alla medicina come la si dovrebbe intendere: i camici bianchi non potranno ritornare a una corretta pratica se possono o essere citati in giudizio e perdere il lavoro se non seguono le linee guida che sono di fatto messe a punto dalle aziende farmaceutiche sulla base del profitto. Né la ricerca rientrerà nell’alveo del metodo scientifico finché sarà legata in via diretta e in molti modi al profitto. . Su questo non bisogna farsi illusioni: il sistema è marcio nel suo complesso e pensare che le nostre libertà possano essere salvate puntellando qui e là, è un’illusione.
1. Battuta al fulmicotone dell’avvocato Paolo Franceschetti risalente al 24 Marzo 2020:
“Quando viaggiavo negli Usa, mi colpivano i supermercati e gli autogrill con le foto dei bambini scomparsi nel nulla, nell’indifferenza dei media e delle autorità. Ma 100 morti di influenza bloccano gli Usa, e alcune migliaia di morti bloccano il mondo. ”
Riferimento, inizio penultimo paragrafo del seguente articolo:
“Diario folle del coronavirus: come organizzare un disastro”
https://www.libreidee.org/2020/03/diario-folle-del-coronavirus-cosi-il-governo-ammazza-litalia/
2. Integrazione al punto 1 di cui sopra.
“Bambini scomparsi: orrore indicibile”, a cura di Vittorio Bobba per WeeklyMagazine
7 Giugno 2020
Rapiti e poi “parcheggiati”, in attesa di essere massacrati. La polizia di Detroit li ha ritrovati tutti insieme: 123 bambini. Erano «in un grave stato di denutrizione e di sofferenza psicologica», scrive l’“Huffington Post”. Tuttavia, «dagli accertamenti svolti non sembrerebbe che siano stati vittime di violenze sessuali». Gli agenti hanno impiegato molte ore per rintracciare le loro famiglie e riconsegnare i piccoli, sequestrati nei giorni precedenti. Secondo il “New York Post”, gli inquirenti stavano indagando «su una rete di rapimenti di minori che poi venivano coinvolti in traffici sessuali». Quello che sorprende, di queste notizie è che vengono date di sfuggita: «Poche righe, liquidate come se si trattasse di una notizia del tipo “Belen ha un nuovo fidanzato”. Il sindaco di Riace, reo di aver favorito (non si sa poi se vero o no) l’immigrazione clandestina, ce lo rifilano su tutti i giornali e in tutte le salse». E i bambini scomparsi, invece? E i nomi delle persone arrestate o coinvolte nella vicenda? In America scompare un numero incredibile di minori. «Le pareti di autogrill e supermercati sono spesso tappezzate dalle foto e di persone scomparse nel nulla, da un momento all’altro, come se niente fosse».
I piccoli appena ritrovati a Detroit? «Destinati ad essere impiegati nel mercato del sesso, ma anche degli organi e dei riti satanici». Se da noi scompaiono ogni anno senza essere ritrovati centinaia di minori, in altri paesi europei la situazione è ancora peggiore: solo in Francia, quest’anno, i bambini spariti sono 1.238. Che fine fanno? Sul blog “Petali di Loto” l’avvocato Franceschetti – indagatore dei misteri italiani come quello del Mostro di Firenze – punta il dito contro il satanismo e le potentissime organizzazioni pedofile: nel mondo di calcola che ogni anno scompaiano circa 100.000 bambini.
Proseguimento:
http://www.weeklymagazine.it/2020/06/07/bambini-scomparsi-orrore-indicibile/
Breve commento.
Nessun ulteriore battuta al fulmicotone è necessaria, basta e avanza quella dell’avvocato Paolo Franceschetti.
3. Cordiali saluti e buon sabato.
Fabrice
“Poi è arrivata la pandemia e la distorsione è diventata sfacciata e persino oltraggiosa per l’intelligenza: basti pensare che sono stati attaccati e zittiti coloro che proponevano cura immediate con vitamina C e vitamina D che da molti decenni sono conosciute per avere un ruolo importante nella difesa immunitaria e nella difesa contro i virus .”, Il Simplicissimus
Integrazione.
Seconda ed ultima parte.
“Ossigeno-ozono terapia efficace su 100 pazienti Covid, Franzini: studi dimostrano che il virus è combattuto pesantemente”, Ansa, 04 giugno 2020, un anno e un mese fa!!
Breve commento
Dovrebbero esserci titoloni a caratteri cubitali sui media mainstream e invece ora si stanno mettendo addirittura a spacciare il ciclo vaccinale misto, incredibile ma purtroppo vero.
Commento Finale.
Terapie efficaci ed economiche contro il Covid-19 ormai abbondano da tanto tempo, stessa cosa per le cure preventive su basi vitaminiche ( vedasi post precedente), gli alti vertici della UE hanno fatto tutto il necessario e il possibile per sabotarle, stessa cosa avvenuta a livello govermativo nazionale per area euro ed UE in generale, stesso sabotaggio avvenuto in USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, UK e Israele, insomma, che il sistema medico occidentale è marcio non c’è dubbio ma a mio avviso visto i paesi coinvolti sotto l’area di influenza USAI ( United States od America and Israel ) che dietro ci sia un’agenda economica e un’agenda geopolitica non dovrebbe essere ormai neanche in dubbio e ci sono innumerevoli indizi in questo senso, insomma, la fake pandemia è stata solo una scusa fattibile, visto lo stato marcio del sistema medico occidentale che l’ha consentito, per portare avanti indisturbati ( suii media mainstrem censura totale ) una distopica agenda economica ( Il Grande Reset ) a livello quanto meno occidentale e una distopica agenda geopolitica…., ma queste elites psicopatiche non avranno successo perché in primis hanno messo troppa carne al fuoco, in secondo luogo in tutti i paesi coinvolti stanno aumentando in modo vertiginoso le cause contro i governi e le autorità sanitarie per i reati penali derivanti da gestione disastrosa Covid-19, terzo, se vaccini sperimentalmente la gente in massa per una Fake pandemia, ne fai morire per giunta a migliaia per questi pseudo vaccini sperimentali, e impoverisci di brutto pure le loro economie e allora…, insomma, tutte queste tre cose assieme ( troppa carne al fuoco, pesanti cause legali in aumento vertiginoso, tratti la gente come bestiame sperimentale provocandone decessi e impovermento ) prima o poi faranno da detonatore per fare esplodere la bomba sociale che a seconda dei casi potrà avere effetti negativi o positivi.
Cordiali saluti e buona sabato.
Fabrice
Pardon, nella fretta mi ero dimenticato il link, eccolo:
https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2020/06/03/ossigeno-ozono-terapia-efficace-su-100-pazienti-covid_5ce84ba4-9540-4783-a6f0-35e5cb54e957.html
“Poi è arrivata la pandemia e la distorsione è diventata sfacciata e persino oltraggiosa per l’intelligenza: basti pensare che sono stati attaccati e zittiti coloro che proponevano cura immediate con vitamina C e vitamina D che da molti decenni sono conosciute per avere un ruolo importante nella difesa immunitaria e nella difesa contro i virus .”, Il Simplicissimus
Integrazione.
Prima parte.
1. “Covid-19 le cure proibite: dall’uso di vitamina C e vitamina D fino all’idrossiclorochina, tutti i trattamenti conosciuti”, a cura di Leonardo Cortese per BorsaInside
29 Maggio 2021
https://www.borsainside.com/news/76786-covid-19-le-cure-proibite-dalluso-di-vitamina-c-e-vitamina-d-fino-allidrossiclorochina-tutti-i-trattamenti-conosciuti/
In particolare il seguente passaggio dell’articolo riguardante la vitamina C e vitamina D :
Vitamina C
A metà febbraio del 2020 dalla Cina fanno sapere di aver dato inizio ad uno studio sull’infusione di dosi massicce di vitamina C per la cura dei pazienti malati di Covid. Dalla Cina l’idea arriva negli Stati Uniti dove, stando a quanto riportato dal New York Post di lì a poco, gli ospedali di New York iniziano a curare i pazienti con la vitamina C.
Il dottor Andrew G. Weber, pneumologo specializzato in medicina di emergenza presso due ospedali di Long Island ha affermato che ai pazienti in terapia intensiva con coronavirus vengono somministrati immediatamente 1.500 milligrammi di vitamina C per endovena.
Ed è sempre il dottor Weber a dichiarare che “i pazienti che hanno ricevuto la vitamina C sono migliorati significativamente rispetto ai pazienti che non l’hanno ricevuta” e ancora “aiuta in modo determinante, ma ciò non viene messo in evidenza in quanto non è una ‘sexy drug'” vale a dire un farmaco attrattivo dal punto di vista economico.
eADV
A dispetto delle evidenze scientifiche e degli ottimi risultati ottenuti in Italia il messaggio trasmesso dai media è completamente diverso. Su Open Online si legge “Coronavirus. La sperimentazione della vitamina C sui malati funziona? Non proprio”, ma sulla stessa linea si posizionano anche altre testate tra cui Repubblica, che addita la notizia come una bufala, così pure Il fatto alimentare e altri.
Il massiccio attacco mediatico non c’è stato solo in Italia ma anche in altri Paesi, così in poco tempo della vitamina C come coadiuvante nella cura del Covid non si è più sentito parlare.
Vitamina D
Più o meno lo stesso copione anche per la vitamina D, di cui in Italia si è iniziato a parlare soprattutto da settembre 2020. Alcune testate avevano riportato la notizia che l’assunzione di vitamina D riduce il rischio di complicanze legate al Covid-19, affermazione supportata dai risultati di studi scientifici.
Nello specifico viene citato uno studio svolto dall’università di Boston, secondo il quale una quantità sufficiente di vitamina D può ridurre il rischio di contrarre il coronavirus del 54%. Vi sono però anche altri studi che confermano l’efficacia della vitamina D, uno viene citato da Libero che titola: “Coronavirus, ‘morti ridotti del 60%’ ecco cosa ‘ammazza’ il Covid, una scoperta che può fare la storia”.
Ad affermare l’efficacia della vitamina D era in questo caso una ricerca pubblicata dal Social Science Research Network, grazie al quale è stata valutata l’efficacia del calcifediol, una vitamina D3, su più di 550 persone che sono state ricoverate nei reparti Covid dell’Hospital del Mar a Barcellona, in Spagna.
Ed è sempre lo stesso studio a rilevare che i malati di Covid-19 trattati con dosi di vitamina D avevano l’80% in meno di probabilità di richiedere un trattamento in terapia intensiva.
In Italia questi risultati vengono poi confermati da una ricerca condotta dall’università di Padova che parla infatti di decessi e ricoveri in terapia intensiva calati dell’80% grazie alla vitamina D. Su Il Giornale si legge che “centinaia di studi mondiali dimostrano come l’uso della vitamina D migliori i pazienti affetti da Covid-19 ma il ministero della Salute nicchia”.
Più che ‘nicchiare’ il ministero guidato da Roberto Speranza osteggia apertamente l’utilizzo della vitamina D, infatti sul sito del ministero l’affermazione secondo cui la vitamina D protegge dall’infezione da nuovo Coronavirus viene inserita tra le fake news. A dispetto del fatto che vi sono degli studi che dimostrano il contrario infatti il ministero afferma che non vi sono attualmente evidenze scientifiche.
Nel frattempo l’Aifa coglie l’occasione per ricordare che i medicinali a base di vitamina D possono essere acquistati solo dietro prescrizione medica, e provvede dare un bel giro di vite sulle prescrizioni, con lo stop alle ricette rosse per la vitamina-farmaco a chi non ha precise malattie.
E mentre ai comuni cittadini il ministero della Salute dice che la vitamina D non funziona, e che non vi sono evidenze scientifiche, mentre l’Aifa mette i bastoni tra le ruote a chi tenta di comprare il farmaco vitamina D con il giro di vite sulle ricette, ai militari viene caldamente consigliato proprio di assumere vitamina C e vitamina D contro il Covid-19.
Difficile da credere? Eppure basta dare un’occhiata alla circolare indirizzata al primo reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania” che ha come oggetto: misure di prevenzione e contenimento da infezione Covid-19. Ed ecco cosa si suggerisce ai reparti militarei: “è consigliabile l’assunzione giornaliera di VITAMINA C” e “è consigliabile l’assunzione giornaliera di VITAMINA D” e viene poi specificato che “tale vitamina mitiga il processo infiammatorio alla base della malattia da COVID-19”. Ma non era una fake news?
La Gabanelli sta invecchiando male.
Si può vedere :