La Gran Bretagna  a sorpresa ribalta completamente la narrazione pandemica: un governo che si apprestava a drammatizzare la famosa variante Delta per prolungare le segregazioni lungo tutta l’estate si è trovato di fronte a una gigantesca manifestazione di protesta, che i media mainstream hanno tentato, ma senza successo, di minimizzare e che ha portato alle dimissioni lampo del ministro della sanità Matt Hancock. Gira anche una voce insistente secondo la quale sarebbe arrivata dai servizi  un’allerta sulla possibilità di creazione di uno stato insurrezionale continuando sulla strada delle misure coercitive. Così  la rotta è stata completamente invertita quasi nel giro di 24 ore:  dapprima Boris Johnson ha chiuso il capitolo dell’emergenza dichiarando che col covid bisogna comunque convivere e adesso il nuovo ministro della salute ministro della salute  Sajid Javid ha completamente demolito alcuni capisaldi sui quali è stata costruita la narrazione pandemica e soprattutto la diffusione di paura. .

Intanto sulla base dei dati esposti nel  Technical Briefing 16 del 18 giugno ha affermato che la variante Delta è meno pericolosa anche della più lieve influenza, cosa che in realtà appariva chiaramente dai dati nonostante la drammatizzazione vergognosa della stampa mainstream che da noi continua a lanciare allarmi non si se più ridicoli o penosi, ma è andato anche più in là riconoscendo che i blocchi istituiti a partire da marzo hanno avuto un pesante effetto sulla mortalità dovuta a diversi  fattori non ultimo l’abbandono quasi completo delle cure per malattie gravi e mortali. E’ la prima volta da un anno e mezzo che in occidente viene riconosciuta in via ufficiale non solo l’inutilità delle misure prese sotto la spinta di una “selvaggia ossessione” sostenuta dai media e da forti gruppi di pressione, ma viene anche suggerita l’ipotesi che proprio queste misure e non il covid  siano responsabili dell’aumento della mortalità, sia pure relegato in fasce di età superiori a quella della vita media. Rimane in piedi solo la questione vaccini che  evidentemente è ancora intoccabile anche se la gente potrebbe cominciare a chiedersi a cosa serva vaccinarsi contro un raffreddore. Il  professor Karol Sikora sul Telegraph commenta: “Siamo diventati un bersaglio. Nonostante le prove schiaccianti dei danni arrecati nei consueti servizi sanitari, non ci è mai stato permesso di parlarne. È stato riferito che il governo non è stato nemmeno informato sull’impatto che il blocco ha avuto sulle normali cure. Secondo me questo è uno scandalo. Quindi è un grande sollievo che l’uomo responsabile dell’assistenza sanitaria in questo paese parli dell’entità della crisi nel suo primo importante intervento. Inizierà un dibattito che senza dubbio salverà molte vite”

E continua: “Solo a partire dalla nostra esperienza all’interno della nostra rete del Rutherford Cancer Center, si stima che ci siano circa 45.000 “malati di cancro scomparsi” a livello nazionale. Dove sono? Migliaia di persone perderanno la vita inutilmente perché la diagnosi, e quindi il trattamento, è stata notevolmente ritardata. Troppi nel dibattito sul Covid vogliono solo far finta che non sia accaduto.”

Si può cominciare sperare che la fuoriuscita della Gran Bretagna e della meta degli Usa, dalla narrazione Covid, riporti alle sue reali dimensione la questione e possa ricominciare non solo la vita, ma anche  la ricerca dei colpevoli di questa strage di cui Big Pharma è stata solo il braccio armato. Purtroppo in Italia la pressione dell’opinione pubblica è debole e incerta, la classe politica al potere è legata strettamente all’Europa merkeliana che ha sfruttato la pandemia in maniera spudorata per fini interni, ma anche per creare le condizioni di un nuovo capitolo della sua battaglia egemonica. E che vuole risucchiare il Paese con i prestiti a strozzo contemporanei alla nuova austerità: l’Italia rimane indiscutibilmente e irrimediabilmente malata.