Un piccolo pezzo per spiegare ai cultisti pandemici come funziona la loro “scienza” e cosa c’è dentro il turibolo che manda fumi in giro più per nascondere 3 non per spiegare:  tra le migliaia di lettere con le quali Antony Fauci si è tenacemente battuto perché la menzogna trionfasse, ce ne sono molte che intercorrono con il  virologo Kristian G. Andersen, nome che si fissa nella mente per l’omonimia con il celebre scrittore di fiabe e per il fatto che gestisce il laboratorio Anderson di La Jolla, in California, un fatto che viene spesso curiosamente invertito. Bene questo Andersen scrisse a Fauci il 31 gennaio  del 2020 dicendo che : “Le caratteristiche insolite del virus costituiscono una parte davvero piccola del genoma, meno dello 0,1 percento, quindi bisogna guardare molto da vicino tutte le sequenze per vedere che alcune delle caratteristiche  sembrano ingegnerizzate” aggiungendo che lui e il suo team hanno trovato “il genoma incoerente con le aspettative della teoria evolutiva” Il giorno successivo Fauci inviò un’e-mail urgente al suo vice,  Hugh Auchincloss, dicendolo di tenere il cellulare aperto per parlare su come arginare la tesi del virus artificiale e in particolare su come agire su Andersen, che era un uomo del “giro” di Fauci. Non era in gioco solo una teoria, ma anche la faccia di Fauci dal momento che proprio lui finanziava un programma di ingegnerizzazione di coronavirus a Wuhan. Sarebbe stato un disastro per l’arcipelago di potere che era saltato in groppa alla pandemia per imporre una nuova ingegneria sociale: visto che avrebbe potuto esporsi all’accusa di aver pianificato ogni cosa. dunque bisognava ad ogni costo difendere l’origine naturale e il passaggio casuale del virus dal pipistrello all’uomo bel mercato lontano migliaia di chilometri dai pipistrelli sotto accusa.

Inutile ripercorrere  tutti i complicati passaggi di questa vicenda tra Fauci e Andersen: basta sapere che 8 settimane dopo la prima mail, Andersen ha cambiato completamente rotta, passando a sostenere l’origine naturale e cancellando la bellezza di 5000 tweet che testimoniavano della sua militanza nelle schiere del virus artificiale. Non gratuitamente solo dopo la solenne promessa (effettivamente mantenuta) di un finanziamento milionario da parte dell’Istituto guidato da Fauci  il National Institute of Health. Insomma funziona proprio così e in efetti ho deciso di raccontare questa storia perché essa rappresenta ormai la normalità delle cose: chi ha in mano i finanziamenti per la ricerca e/o la loro distribuzione ha in mano anche la scienza e riesce a impone le tesi che vuole.

Che poi questi scienziati sono anche ingenui: Andersen colto in castagna non ha certo potuto contestare le mail, ma ha sostenuto che i 5000 tweet sono stati cancellati  “automaticamente”, ma non ci sono programmi che possano farlo al massimo, si ha un’eliminazione costante dei tweet più vecchi, oppure un’eliminazione di quelli compresi tra due date… qui invece  c’è stata una moria selettiva e improvvisa di cinguetti sparsi nello stesso periodo di tempo. Ma poco importa: Andersen ha bloccato tutti coloro che gli ponevano imbarazzanti domande in merito. Chiuso per fiabe.