Ogni tanto arriva qualche notizia confortante che dimostra come ci siano ancora spazi di contestazione della narrativa pandemica: lo stato della Florida ha fatto causa ai Cdc, Centers for Disease Control per aver emesso regolamenti illegali, privi di senso e dannosi. Secondo il governatore Ron DeSantis, dall’obbligo imposto ai bambini di indossare mascherine  all’aperto nei campi estivi, alla distruzione delle industrie del turismo e delle crociere in Florida, il CDC ha superato la sua autorità e oltre tutto ha sbagliato ogni cosa e ogni prescrizione: “nel marzo dell’anno scorso ci ha detto che sarebbero bastate due settimane di fermo per superare il problema e adesso dopo 14 mesi ci si dice che per viaggiare bisogna che il 98% delle persone sia vaccinato.” Finora non c’era ancora stata una presa di posizione così netta contro le prescrizioni della burocrazia sanitaria, ma DeSantis può permettersi  di andare all’attacco, visto che ha ridotto al minimo le misure di confinamento, distanziamento e prescrizioni sulle mascherine senza che tuttavia sia successo nulla, anzi la Florida è uno degli stati che hanno superato meglio la crisi, molto meglio di quelli che hanno imposto le restrizioni più rigide.

Per questo il governatore non risparmia le critiche al Cdc: “Molte persone sono morte, ma non a causa del coronavirus, ma perché erano disperate visto che le loro vite e i loro mezzi di sussistenza sono stati distrutti da ciò che ha fatto il Cdc. Volete  che una burocrazia non eletta abbia il potere di chiudere indefinitamente l’economia in questo paese?” Va detto che i Cdc sono un organismo federale, teoricamente pubblico ma che  agisce in realtà come un impresa privata e non ha alcun interesse ad una rappresentazione corretta della cosiddetta pandemia e della vaccinomania inoculata da Gates e da Gavi in ragione della quale ha finora ha escluso qualsiasi cura, provocando una vera ecatombe: infatti è esso stesso un produttore di vaccini,  possiede 56 brevetti, acquista e distribuisce 4,6 miliardi di dollari in vaccini ogni anno attraverso il programma Vaccines for Children traffico che costituisce quasi la metà di tutto il suo budget. L’unica parte non del tutto privata in queste operazioni è costituita dalla pressione e dal ricatto sanitario che esercita in Africa e in Asia per conto di Washington.   Dunque non è affatto una istanza neutrale che agisce unicamente in vista del bene pubblico.

Di certo la mossa della Florida potrebbe creare non pochi grattacapi a uno dei protagonisti della narrazione pandemica in Usa, visto che ormai 24 stati hanno abolito le mascherine e 12 di essi hanno vietato la registrazione delle vaccinazioni. Insomma qualcosa si va muovendo e se si pensa che il consigliere della Casa Bianca per il Covid è ancora l’ultraottantenne Antony Fauci ormai in piena crisi senile, che si presenta ai giornalisti  con due maschere sul viso, confonde i dati, li scambia e li dimentica, si può percepire il cambiamento di atmosfera e la difficoltà di trovare un sostituto che regga le fila della narrazione.