Anna Lombroso per il Simplicissimus
Una regola del giornalismo di pari valore delle 5 W, impone a chi vuole esprimere un parere o esplorare un fenomeno, di fare riferimento a un evento di cronaca.
Quindi mi corre l’obbligo deontologico, anche oggi, di prendere spunto dal messaggio regolarmente mandato in onda nella televisione pubblica, il cui incipit, meritevole anche solo quello di censura, era: «vi decanterò alcuni aforismi», di un cantante “profeta”, ma non dell’indimenticato gruppo degli anni Sessanta, bensì dei diritti civili, ancorché testimonial della più rapace delle piattaforme, Amazon, sicché sospettiamo che sarebbe pronto a difenderne i dipendenti oppressi e sfruttati, limitatamente però agli omosessuali dichiarati che abbiamo fatto outing almeno come il collega più famoso oggetto di un suo brano dal contenuto esplicitamente omofobico.
Per carità niente di nuovo, è proprio l’approccio adottato dal partito cui il rapper guarda con interessata indulgenza, che si è battuto per il matrimonio riservato ai gay con tanto di wedding planner, confetti e castello delle cerimonie, negato invece a quelli, omosessuali o eterosessuali, che non possono permettersi quello che è ormai un privilegio esclusivo di chi gode di rendita, sicurezza sociale ed economica, un tetto comune, un lavoro e una remunerazione dignitosa, tanto da poter aspirare a mettere su famiglia secondo pratiche tradizionali o grazie a un utero in affitto.
Sono quindi costretta a prendere spunto da questo caso anticipato negli anni da decine di altri scandali che non hanno impedito la permanenza in Parlamento e nel servizio pubblico di censori e lottizzatori, di clienti e famigli, per difendere me e qualche altro eretico dalla più infamante delle accuse, quella di essere affetti dall’invidia sociale, che contagerebbe con la furia incontrastata di un virus, un pubblico di frustrati misoneisti, di insoddisfatti cronici che passano la vita a rodersi il fegato per via di altrui successi “immeritati”.
È un male che ha una lunga tradizione di casi famosi: la luna scespiriana è gelosa del sole, si consumavano nell’astio eroi e personaggi della mitologia greca e romana, artisti che effigiavano il competitor coi tratti del maligno o dello scrofoloso, scrittori e poeti che collocavano l’avversario di successo nei più profondi gironi infernali, autori e attori che ne facevano oggetto di sanguinose parodie.
Questo avveniva quando era ancora un sentimento ardente che possedeva una sua tragica grandezza, un’indole che portava insieme al malanimo a una dolorosa malinconia che consumava, ma poteva anche spingere a cimenti per conquistare un’affermazione personale fino al riscatto. E che colpiva perfino gli dei con lo φθόνος τῶν θεῶν, che li faceva accanire contro gli uomini colpevoli di aver avuta troppa fortuna, per non parlare di quella diffusa che interesserebbe un intero genere umano privato di un certo attributo.
Non si sa bene quando da “peccato diabolico”, “carie delle ossa biblica”, sentimento scatenante di fratricidi, è stata promossa a vizio sociale che compie percorsi straordinari e inediti, non più dal basso verso l’alto, ma perfino orizzontali, riservando astio e biasimo a chi ci sta a fianco e perfino a chi sta in basso, in virtù di quella “invidia del re” per cui chi ha una posizione di grande vantaggio teme colui che, essendogli inferiore, può minacciare il suo status, proprio grazie alla libertà assoluta concessa a chi non possiede nulla cui tiene, potenziale oggetto di ricatto e che lo distoglierebbe dall’ambizione di arrivare e affermarsi.
A credere a Bacone che consiglia ai politici illuminati qualche rinuncia per non essere oggetto di “malocchio” e vendette, si potrebbe interpretare così l’ hýbris che ha animato e anima leggi, misure, disposizioni che a detta dei potenti sarebbero impopolari in quanto sgradite alla massa ignorante e indolente, ma che invece lo sono davvero perché originate dall’odio per il popolo e portatrici di penitenze, sacrifici e rinunce “educative” all’obbedienza e alla servitù.
A dirla tutta dopo tutto questo gran predicare contro la violenza, dopo tutto questo gran prodigarsi per i valori della moderazione e della sobrietà, sia pure con sfoggio di tatuaggi e dita inanellate accessori indispensabili per esercitare attività profetiche e accedere a vaccini per sé e i nonni, dopo tutta questa esibizione pedagogica in favore della tutela dei diritti, ridotti ultimamente a uno solo, che tanto la maggior parte era stata cancellata: dalla cura, al tetto, alla scuola, al lavoro, dopo tutto questo profondersi in atti di fede, nella scienza, nell’autorità dei competenti, nell’Europa, nella dedizione alla patria delle gerarchie militari, nell’Amore, si comincia a avere un bel po’ di nostalgia per altri sentimenti e altre passioni negative e perfino tristi, a cominciare da quella, ormai l’unica veramente rivoluzionaria, la collera, che porta con sé gli ideali del riscatto, dell’affrancamento e della riscossa di classe.
Al cospetto di questo equanime assoggettamento all’ingiustizia, di questa benevola tolleranza dei soprusi che ci infliggono, la condanna dei quali deleghiamo a mediocri attrezzisti dello star system che si fanno pagare per usare le tribune che a noi non sono concesse, a personaggi di dubbia integrità e indubbia spregiudicatezza che mercificando il proprio corpo, la propria immagine e quella della prole ancora in forma di ecografia, vengono proposti come modelli esistenziali e format di uno stile di vita negato alla maggioranza fatta di precari, disoccupati, part time, gente sotto la soglia di povertà, si comincia a apprezzare la più vitale e dinamica invidia, certamente più stimabile dell’imitazione velleitaria.
Bisognerebbe proprio restituirla al mittente l’accusa mossa a chi si permette di criticare i successi e le affermazioni largamente immeritate di una illimitata gamma cialtrona di soubrette della politica, di trombettieri dell’informazione: sono loro che costruiscono i loro miti “inimitabili” per chi non possiede il loro culo, la loro indole gregaria, la loro appartenenza dinastica, il loro cinismo, sperando di ridurre la reazione avversa alla pura e semplice invidia, arida e sterile, laddove non è praticabile l’emulazione.
Ma vuoi vedere che alla lunga sono così miserabile che gli straccioni vilipesi invece di voler essere “come loro” cominceranno a andare “contro di loro”?
Aggiornamento importante.
Omofobia, Mattarella: “società arricchita dalle diversità”, ImolaOggi, 17 maggio 2021
https://www.imolaoggi.it/2021/05/17/omofobia-mattarella-societa-arricchita-dalle-diversita/
Commento.
Cioè praticamente, l’Italia nel 2020 ha raggiunto il tasso più basso di natalità dai tempi dell’Unità d’Italia e la mummia sicula di Mattarella dice invece che più LGBT ci sono, meglio è per tutti, incredibile ma vero!!
Ovviamente è telecomandato dall’estero, come d’altronde per tutto il resto, perché sono direttive nate nelle alte sfere UE , a sua volta questi obbrobri nascono in USA, vedasi origini distopica teoria gender, che strane coincidenze…., da notare anche che nelle comunità gay e trans le malattie all’apparato anale sono molto diffuse, in primis il cancro anale ma censura totale su TV e giornaloni, chissà come mai…..!!
PS https://www.thebodypro.com/article/how-the-anal-cancer-epidemic-in-gay-and-bi-hiv-pos
https://www.ilgiornale.it/news/weird-news/chirurgo-silvana-de-mari-curo-omossessuali-40-anni-loro-1351450.html
4. Cordiali saluti e buon sabato.
Fabrice
@GATTO
La saggezza dell’uomo comune è impareggiabile, complimenti!!
Meriti una nota finale, eccola arriva!
Federico Rampini nella trasmissione “Quarta Repubblica” condotta da Nicola Porro in onda su Rete 4 Mediaset :
“anche in USA gli Show sono ormai sedute di indottrinamento del politically correct. Le Celebrities sono tutte schierate in favore di immigrati, gay, cambiamenti climatico. Questi artisti non sono coraggiosi, semmai è CONFORMISMO.”
Commento.
Persino il radical chic di Federico Rampini lo ammette fra le righe, ovviamente essendo anche un’atlantista di ferro non può mica dire la verità, ovvero che le sedute di indottrinamento del politically correct sono nate ben prima nei TV Show degli USA e su input dei finanziatori principali del Partito Democratico americano, in testa George Soros che con la sua Open Fondation ha promosso tematiche LGBT e immigrazionismo in tutte le salse 24 ore su 24, e questa enfasi spropositata su tematiche LGBT in USA che sono in crisi demografica ovviamente è seguita anche in Italia essendo una colonia europea degli USA e per giunta in piena crisi demografica, ( da più di venti anni l’Italia è in crisi demografica, nel 2020 ha persino raggiunto il fondo storico come tasso di natalità, peggio di così non poteva andare! ), insomma, il colmo dei colmi, e i Fedez di turno quindi poi scimmiottano le star dello Show Biz americano , that’s it!!
Grazie di nuovo per il tuo spiccato comune buon senso, ciao e buon proseguimento per tutto il resto!
Fabrice
Avrei condiviso questo articolo, se non fosse stato fatto immondezzaio in questo loco da chi passa e lascia la sua monnezza. Peccato.
purtroppo senza essere Voltaire o i suoi abusatori, abbiamo deciso che ci sia la libertà di commentare. Ma succede di pentirsene
A dirla tutta dopo tutto questo gran predicare contro la violenza, dopo tutto questo gran prodigarsi per i valori della moderazione e della sobrietà, sia pure con sfoggio di tatuaggi e dita inanellate accessori indispensabili per esercitare attività profetiche e accedere a vaccini per sé e i nonni, dopo tutta questa esibizione pedagogica in favore della tutela dei diritti, ridotti ultimamente a uno solo, che tanto la maggior parte era stata cancellata: dalla cura, al tetto, alla scuola, al lavoro, dopo tutto questo profondersi in atti di fede, nella scienza, nell’autorità dei competenti, nell’Europa, nella dedizione alla patria delle gerarchie militari, nell’Amore, si comincia a avere un bel po’ di nostalgia per altri sentimenti e altre passioni negative e perfino tristi, a cominciare da quella, ormai l’unica veramente rivoluzionaria, la collera, che porta con sé gli ideali del riscatto, dell’affrancamento e della riscossa di classe.
Al cospetto di questo equanime assoggettamento all’ingiustizia, di questa benevola tolleranza dei soprusi che ci infliggono, la condanna dei quali deleghiamo a mediocri attrezzisti dello star system che si fanno pagare per usare le tribune che a noi non sono concesse, a personaggi di dubbia integrità e indubbia spregiudicatezza che mercificando il proprio corpo, la propria immagine e quella della prole ancora in forma di ecografia, vengono proposti come modelli esistenziali e format di uno stile di vita negato alla maggioranza fatta di precari, disoccupati, part time, gente sotto la soglia di povertà, si comincia a apprezzare la più vitale e dinamica invidia, certamente più stimabile dell’imitazione velleitaria.
1. A quanto pare Fedez ha un figlio che già da piccolo sembra femminiello:
https://www.tio.ch/people/gossip/1502734/fedez-figlio-leone-gioca-bambole
e quindi a maggior ragione Fedez fa propaganda pro LGBT, ma alla stragrande maggioranza degli italiani non gli frega una cippa fritta che lui sia contento del suo figlio piccolo femminiello, imporre anche agli altri che lo debbano essere è un’operazione di ingegneria sociale altamente distopica, chissà da dove proviene……..
2. Un amico di mio fratello ha un figlio molto femminiello ormai maggiorenne, lo ha accettato senza particolari problemi ma non si sogna neanche lontanamente che tutti gli altri devono dire che avere un figlio femmminiello è la normalità e quindi bisogna gioirne tranquillamente e come mai non lo fa? E’ una persona normale e quindi non ci ricava un ragno dal buco a fare propaganda pro LGBT per amerikanate distopiche di ingegneria sociale, that’s it!
3. Non si capisce perché una donna obesa e un uomo obeso possono essere presi per il cu…. dalla mattina alla sera e invece i gay, le lesbiche e i trans no, anzi addirittura fra poco si rischieranno multe pesanti e persino la galera, due pesi e due misure, cui prodest?
Non si capisce perché una donna ninfomane e un uomo affetto da satiriasi possono essere presi per il cu…. dalla mattina alla sera e invece i gay, le lesbiche e i trans no, anzi addirittura fra poco si rischieranno multe pesanti e persino la galera, due pesi e due misure, cui prodest?
Non si capisce perché gli italiani etero, uomini e donne, possono essere presi per il cu.. dalla mattina alla sera, persino in questo ottimo Blog ci sono troll che lo fanno spesso, e invece i gay, le lesbiche e i trans no, anzi addirittura fra poco si rischieranno multe pesanti e persino la galera, due pesi e due misure, cui prodest?
la mia religione mi impedisce di nutrirmi di bambini come avrebbero fare di più i comunisti e anche di censurare i commenti, ma a a volte il gusto della provocazione è esuberante e stucca proprio come stucca il politicamente corretto. Fabrice lei dimentica che l’omofobia come ogni forma di razzismo è discriminatrice secondo criteri di classe, quindi penalizza e criminalizza i gay poveri, come eventuali rider di Amazon, mentre esalta i ricchi e famosi, proprio come si fa con gli eterosessuali, Quindi indirizzi la sua collera nel verso giusto invece di contribuire a miserabili guerre tra poveri con le armi di chi ha e vuole sempre di più
@Il Simplicissimus
Mi sa che lei non ha capito proprio Fedez chi sta scimmiottando in modalità paracule, ecco chi sta scimmiottando:
“9 celebrity parents raising gender non-binary and transgender kids”
E. Cavanagh for Insider Jan 26, 2020
https://www.insider.com/9-celebrity-parents-raising-transgender-and-gender-nonbinary-kids-2020-1
e questa è solo una lista parziale, c’è ne sono diversi altri appartenenti sempre allo Show Biz USA, ma che strane coincidenze…..
Cioè in pratica, lo Show Biz USA da l’input, dietro ovviamente elucubrazioni distopiche di think-thank americani sulla teoria gender, che i figli transgender, gay e lesbiche sono la normalità di cui essere ben contenti, addirittura Magic Johnson, ex star NBA, va nello show di Ellen DeGeneres, nota paladina del Movimento LGBT americano, a dire quanto è felice che suo figlio sia gay, ovviamente mai una parola da parte loro contro le sanguinose guerre inutili degli USA in giro per il mondo, incredibile ma vero!!
Quindi, par di capire ilsimplicissimus, che lei trovi sensato il fatto che se si insulta un gay (ricco o povero che sia) sia giusto avere un trattamento più pesante che se insultassi lei; che se picchio un gay (ricco o povero che sia) debba avere una punizione modello, diversa da quella che avrei se corcassi di botte lei: ho capito bene? Perché in definitiva è su questo che “l’immondezzaio” postato da @Fabrice – a cagione del quale @paolam non condivide l’articolo della Lombroso (ma sei tu paoletta, quella di Infosannio?): sulla base di quale logica non si sa! – voleva mettere l’accento.
PS: pur constatando che di certi commenti, a partire dal mio, si farebbe volentieri a meno, come, ilsimplicissimus, si potrebbe pentirsi della libertà di commentare, senza entrare in contraddizione con tutta la sacrosanta narrazione che è il suo cavallo di battaglia contro tutte le censure attuate sui dissidenti pandemici?
@Il Simplicissimus
“Il senso di Fedez per l’emergenza democratica italiana”, Libreidee, 3 maggio 2021
Tempo di profeti, tatuati e non: dopo l’urgentissimo “ius soli” per riconoscere l’italianità dei figli degli stranieri emigrati (lo propone l’euro-vaticano Enrico Letta, quello di “Morire per Maastricht”), ecco il Ddl Zan “contro l’omofobia” rilanciato dal rapper-influencer Fedez direttamente dalla messa solenne del Primo Maggio, irrinunciabile palestra di democrazia televisiva, pagata dal canone Rai nelle bollette Enel e dunque per definizione inclusiva e non divisiva. Nel paese più felice del mondo, per giunta nel momento più felice della sua storia, ecco un altro tema-chiave su cui finalmente far crescere l’opinione pubblica, mobilitando un confronto entusiasmante, nella piena consapevolezza delle vere emergenze con le quali si sta attualmente confrontando il popolo italiano (o quel che ne resta, tra un decreto e l’altro). Nel pianeta-Covid, in cui ormai è obbligatorio specificare che chi parla non è un omicidia seriale, un terrorista “negazionista”, è addirittura increscioso dover premettere che ogni eventuale critica alla gestione polemica di certi temi avviene ovviamente a valle delle acquisizioni date per scontate: i diritti civili sono sacri, così com’è sacrosanto il contrasto di qualsiasi, odiosa discriminazione.
Nell’annoso e sgradevole dibattito che oppone immigrazionisti e protezionisti, il grande assente è la giustizia: nell’imporre la pretesa superiorità politico-culturale della filosofia dell’accoglienza dei migranti (a prescindere dalle condizioni socio-economiche del paese ospitante), la sinistra delle Ong e quella cattolica – che di fatto esaltano l’emigrazione – tralasciano regolarmente di ricordare che l’esodo è una tragedia, indotta dal sistema predatorio che in Africa rapina le risorse locali, e in Europa promuove l’immigrazione, dopo aver messo alla frusta gli stessi europei attraverso le politiche di austerity. Giganteggia l’ipocrisia anche sul fronte dell’accelerazione del decreto legge proposto dal parlamentare Alessandro Zan, in quota Pd, approvato alla Camera il 4 novembre 2020 e ora in votazione al Senato, entro il mese di maggio. Modificando gli articoli 604 bis e ter del codice penale, che puniscono comportamenti discriminatori per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, il Ddl Zan aggiunge le discriminazioni fondate “sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.
Discriminazione che diventa “reato d’odio”, e non più “aggravante per futili motivi”: un impegno sottolineato con l’introduzione, il 17 maggio di ogni anno, della Giornata Nazionale “contro omofobia, lesbofobia, bifobia e transfobia”. Il Ddl estende la condizione di “particolare vulnerabilità” (articolo 90 quater, codice di procedura civile) alle persone discriminate “per il loro sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere”, e istituisce un monitoraggio triennale, da parte dell’Istat, dei dati su discriminazioni e violenze. Si noti la sottigliezza: nel suo lessico, il testo del decreto distingue “sesso”, “genere”, “orientamento sessuale” e “identità di genere”, allarmando quegli intellettuali che – lungi dal tollerare atteggiamenti discriminatori – esprimono preoccupazione per il dilagare della cosiddetta “cultura gender”, verso un orizzonte dominato da quello che chiamano “transumanesimo”. Una tendenza fondata sull’abbattimento progressivo delle diversità tra i sessi, che avrebbe come fine ultimo l’incentivazione della denatalità (in perfetta coerenza con la “sostituzione etnica” che si otterrebbe incentivando l’immigrazione).
Riferimento e proseguimento:
https://www.libreidee.org/2021/05/il-senso-di-fedez-per-lemergenza-democratica-italiana/
Domanda: secondo i suoi parametri un articolo del genere è omofobo e razzista?
Se la risposta, molto probabile, è che lo sia e allora la informo che Giorgio Cattaneo, fondatore e gestore del Blog Libreidee, attivista leonino NO TAV, è anche responsabile comunicazione del Movimento Roosevelt che tutto è tranne omofobo!
Conclusione.
Le consiglio di cancellare tranquillamente e immediatamente per sempre tutti i miei post a quest’articolo, dal primo all’ultimo, in modo che la signorina che gratuitamente mi dava del butta mer… , e che lei subito l’ha difesa dandomi gratuitamente dell’omofobo ( mai preso in giro un gay o una lesbica in vita mia ma capitati dei tentativi schifosi di molestia da parte di gay sia quando ero ragazzino che da adulto ), possa al più presto condividere questo articolo con i suoi follower visto che ci tiene tanto.
Ho scritto questi altri post solo perché non volevo contattarla via email, non mi sembrava proprio il caso, quello che avevo da dirle l’ho già appena detto in pubblico, e che vengano cancellati al più presto per fare contenta la signorina che gratuitamente mi dava del butta mer… , e che lei subito l’ha difesa dandomi gratuitamente dell’omofobo , sinceramente non me ne frega niente di niente perché io sono a posto con la coscienza al 100%!!
Cordiali saluti e buon proseguimento per tutto il resto!
Fabrice
e.c.: si potrebbe pentire…