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Kissinger: “intesa con la Cina o catastrofe”

h!Dr_Strangelove_cult_classic_cinefacts_cineteca_bologna_4KIl degrado della politica occidentale è giunta a tal punto che persino Henry Kissinger, il personaggio su cui Kubrik costruì il suo dottor Stranamore, l’uomo che nel secolo scorso ha incarnato il suprematismo americano ed è stato fautore di guerre e di stragi,   è intervenuto alla bella età di 97 anni, invitando la Casa Bianca ad accettare la situazione multipolare che si è creata nel mondo: ”  “Se non arriviamo a un’intesa con la Cina, allora ci troveremo in una situazione di tipo precedente alla prima guerra mondiale in cui ci sono conflitti perenni che vengono risolti immediatamente ma uno di loro esce a un certo punto va fuori controllo .” E ha anche avvertito quella elite che non si rassegna alla perdita di un dominio senza contendenti che “in una competizione senza fine basata sul predominio di chi è superiore in questo momento, allora un crollo dell’ordine è inevitabile. E le conseguenze di un guasto sarebbero catastrofiche “. Con quell’ “ordine” Kissinger indica più che la rottura degli equilibri, la caduta di quelle elite che per avidità vogliono tenersi tutto l’osso. 

Ora se Kissinger arriva a dire queste cose vuol dire che la situazione è davvero grave. È sempre difficile per le grandi potenze accettare che il mondo sia cambiato, soprattutto quando tale cambiamento va a loro discapito, ma il comportamento dell’amministrazione Biden, che usa deliberatamente una retorica minacciosa e diplomaticamente inaudita , che ricorre agli  insulti personali contro Putin e Xi,  è un segno di debolezza e di rabbiosa impotenza che sono la miscela più esplosiva e incontrollabile: gli Stati Uniti storicamente non si sono impegnati in questo tipo di retorica quando erano all’apice del loro potere. Ora devono prendere atto che non sono più l’unica superpotenza del mondo e che i loro rivali non accettano più tale aggressione, motivo per cui la delegazione cinese che si è recata in Alaska il mese scorso ha chiaramente affermato di non accettare alcun linguaggio di forza.

Questa aggressività, come mi è toccato far notare più volte, non solo gira a vuoto ed è estremamente pericolosa, ma è anche un potente acceleratore del declino: per esempio è ad essa che si deve la stretta cooperazione fra Russia e Cina dopo la vicenda Ucraina creando così un invalicabile muro che unisce la potenza economica cinese a quella militare della Russia. 

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