Molte volte mi è capitato di dire che la caratteristica principale di questa epoca potrebbe essere chiamata sindrome della regina rossa, il personaggio di Alice nel paese delle meraviglie che corre a perdifiato senza spostarsi di un millimetro: l’impressione di vivere cambiamenti tumultuosi si scontra con un eterno presente che gira su se stesso. E questo vuole anche dire che non c’è mai una sintesi, mai una soluzione alle antinomie e alle narrazioni che ci vengono presentate quasi che esse non avessero alcun senso e tornano sempre su stesse senza alcun risultato, come se un cappellaio matto avesse assassinato il tempo. Per esempio è un anno che la grande informazione e tutti social invocano e praticano la censura contro chi osa mettere in dubbio la parola dell’Oms, peraltro guidato da un falso laureato. Ma quando questo organismo praticamente pagato dalla fondazione Gates e da Big Pharma e costretto dall’evidenza a dire qualcosa che mette in pericolo la narrazione pandemico – apocalittica, tanta reverenza scompare all’improvviso e i documenti del venerato e venerabile organismo vengono nascosti alla vista del pubblico o relegati in un angolo privo di luce e di visibilità.
E’ il caso dei famosi tamponi Pcr che l’Oms ha sconfessato due mesi e mese fa, dopo averli imposti all’inizio della cosiddetta pandemia seguendo le raccomandazioni di un gruppo di ricerca virologica (con sede presso l’ Università Charité Hospital, Berlin), con il sostegno della Bill and Melinda Gates Foundation. Da notare che il Charité è lo stesso istituto dove un gruppo di ricercatori pagati dal governo tedesco si è adoprato oltre un anno fa per fornire le previsioni peggiori possibili sul Covid e dunque permettere la politica di distanziamento e confinamento. Ma non ci facciamo distrarre dall’obiettivo del post. Il 21 gennaio di quest’anno l’Oms ha ritrattato ogni cosa, non ha chiesto scusa, ma è stato assolutamente precisa nella sua retromarcia, arrendendosi a parecchie ricerche il cui risultato non era più contestabile: ammette un anno dopo che tutti i test PCR condotti a una soglia di amplificazione di 35 cicli (Ct) o superiore non sono validi come del resto avevo scritto in questo blog mesi fa proprio sulla scorta di uno studio condotto da l’equipe di uno dei massimi virologi viventi, il professor Dider Raoult. Il fatto è che nel gennaio 2020, in consultazione con il team di virologia dell’ospedale Charité di Berlino, il livello di amplificazione consigliato era di 35 o più cicli. Per citare la principale ricerca che decostruito questa versione: “Se qualcuno viene testato dalla PCR come positivo quando viene utilizzata una soglia di 35 cicli o superiore (come nel caso della maggior parte dei laboratori in Europa e negli Stati Uniti), la probabilità che detta persona sia effettivamente infetta è inferiore al 3% e la probabilità di tale risultato è un falso positivo è del 97% (Pieter Borger, Bobby Rajesh Malhotra, Michael Yeadon, Clare Craig, Kevin McKernan, et al, Critique of Drosten Study )
Questo significa semplicemente che tutti i cosiddetti “casi positivi” confermati nel corso degli ultimi 14 mesi non sono validi. E questo nemmeno significa che sono inaffidabili , vuol dire che non hanno senso perché possono rilevare qualsiasi cosa nei liquidi organici e che dunque tutta la narrazione pandemica, fondata su test sbagliati e sull’equazione positivi = malati non ha il minimo senso. Tuttavia questa ovvia conclusione non viene mai tirata: il discorso rimane in sospeso, si ferma prima di arrivare a contestare tutto l’im pianto narrativo medico della pandemia. Dovrebbe essere invece chiaro e gridare vendetta che è proprio da “stime non valide” che arrivano i numeri di contagiati e morti citati incessantemente 24 ore su 24, 7 giorni su 7 dai media nel corso della “Prima ondata” e della “Seconda ondata”, un ,lugubre armamentario utilizzato per alimentare la campagna della paura e giustificare così tutte le misure anticostituzionali e liberticide prese dai governi. Perché dunque verità tanto evidenti verrebbero sottaciute sottaciute se non ci fosse una qualche disegno nello sfruttamento della pandemia? Se non si volesse a tutti i costi la pandemia e il governo di eccezione? Dubito che avremo mai una risposta,.
Questa è troppo forte!!
La versione in italiano, eccola arriva!
“Oms: No ai passaporti vaccinali perché i vaccinati possono contagiare”, Imolaoggi, 7 aprile 2021
L’Organizzazione Mondiale della Sanità non sostiene la richiesta di passaporti vaccinali per viaggiare a causa dell’incertezza sul fatto che l’inoculazione prevenga la trasmissione del virus, oltre a preoccupazioni di equità. Lo ha detto una portavoce martedì. “Noi dell’OMS stiamo dicendo in questa fase che non vorremmo vedere il passaporto per le vaccinazioni come un requisito per l’ingresso o l’uscita perché non siamo certi in questa fase che il vaccino prevenga la trasmissione“, ha detto la portavoce dell’OMS Margaret Harris.
Riferimento e proseguimento:
https://www.imolaoggi.it/2021/04/07/oms-no-passaporti-vaccinali/
Breve commentio finale.
A. L’OMS ormai ha messo le mani avanti su efficacia PCR Test, su passaporti vaccinali e su efficacia vaccini stessi, i vertici della UE e degli USA hanno ignorato del tutto questi avvertimenti dell’OMS perché ormai la gigantesca torta milardaria degli inutili vaccini per questa fake pandemia è stata servita e i politicanti ne vogliono un pezzettino anche per loro in cambio della loro complicità per questa frode sanitaria globale, a sua volta il Grande Reset concepito dalle menti psicopatiche di Davos alle quali gli stessi politicanti hanno retto e stanno reggendo il mocco vuole portarsi avanti comunque nonostante l’OMS abbia ormai messo le mani avanti e nonostante le numerose proteste per i distopici inutili lockdowns, convinti della loro vittoria finale, cosa che invece non è per niente scontata perché ci saranno sempre più proteste e sempre più risvegli di gente che era addormentata dalla propaganda di TV e giornaloni, that’s it!!
B. Complimenti per l’ottimo articolo!!
Cordiali saluti e buona giornata.
Fabrice
Questa è troppo forte!!
“WHO does not back vaccination passports for now – spokeswoman”
by Reuters Staff
April 6, 2021
The World Health Organization does not back requiring vaccination passports for travel due to uncertainty over whether inoculation prevents transmission of the virus, as well as equity concerns, a spokeswoman said on Tuesday.
“We as WHO are saying at this stage we would not like to see the vaccination passport as a requirement for entry or exit because we are not certain at this stage that the vaccine prevents transmission,” WHO spokeswoman Margaret Harris said.
Riferimento e proseguimento:
https://www.reuters.com/article/us-health-coronavirus-who-vaccines-idUSKBN2BT158