Il senso di irrealtà che ormai ci pervade rende difficile a molti comprendere che non siano di fronte a una dittatura sanitaria passeggera che si dissolverà non appena il pericolo sarò dichiarato estinto: la pandemia è diventato un sistema di governo che ha definitivamente azzerato le costituzioni, i diritti e le libertà e dunque senza una forte reazione popolare sarà perpeuato con ogni messo della paura e della persuasione .  Questo viene apertamente detto dai soggetti interessati a questo cambiamento, ma traspare anche da mille altre cose. Per esempio il governo Usa ha indetto un concorso per la produzione di mascherine più comode e confortevoli “al fine di fornire protezione dai patogeni delle malattie respiratorie”. Come si vede non si parla più specificamente di Covid, ma genericamente di malattie respiratorie  che possono essere influenza, raffreddore e qualsiasi altra affezione dimostrando che la pandemia da Sars cov 2 non è che l’inizio , l’ouverture di un nuovo regime occidentale: paradossalmente al di là della massiccia manipolazione mediatica dei dati, proprio la debolezza del coronavirus permetterà in futuro di prendere a pretesto qualsiasi ventata epidemica anche banalissima per continuare la rapina di libertà che in questo caso vede i banditi a volto scoperto e le vittime mascherate.

In Asia, Cina e Giappone in primis, l’uso simbolico delle mascherine durante le epidemie influenzali è molto diffuso, ma non ha affatto influenza sui contagi, lo stesso Oms ne consiglia l’uso solo al personale sanitario, mentre l’ Health and Human Services negli Usa ammette che esse possano  creare difficoltà respiratorie, dermatiti da contatto nell’uso prolungato, affaticamento e disagio fisico,  difficoltà di comunicazione, tutte cose che paradossalmente vengono dette nello stesso bando di concorso, a ulteriore dimostrazione che il mascheramento del viso non ha alcuna funzione sanitaria positiva ( semmai  negativa), ma è utilissimo per rafforzare l’allontanamento sociale e come barriera contro la creazione di nuove relazioni, il libero scambio delle idee, e quella vicinanza umana che il potere teme e che ha cercato di esorcizzare da trent’anni a questa proponendo la cultura dell’isolamento individuale. Dunque l’insistenza sulle mascherine, che dopo un anno e passa sono ancora tema di concorsi,  rivela ancora una volta l’eterogenesi dei fini della pandemia. Certo a lungo andare l’imposizione delle inutili museruole ( e credo che non si potrebbe trovare termine migliore) potrebbe ottenere l’effetto contrario e stimolare ciò che il potere vuole evitare, ma a dire la verità dovremmo averne ormai abbastanza di questa farsa, eppure continuiamo passivamente a subire, come se non riuscissimo a concepire un tradimento così radicale del potere e preferissimo credere all’incredibile pur di non dover passare all’azione