Meraviglie delle meraviglie: non si possono quasi descrivere i guaiti di giubilo della stampa mainstream per descrivere il miracolo del Cile che con pinocettiana efficienza aveva superato persino Israele nella corsa alla vaccinazione di massa, inoculando già a metà marzo un terzo della popolazione. Davvero un grande soddisfazione per il globalismo che non ha mancato di sottolineare la grande distanza dal resto del Sudamerica infestato da socialismi e populismi: dunque doppio tripudio. Senonché nel bel mezzo di questa orgia di felicitazioni è piombato un macigno perché sono aumentati e di molto  i contagi mentre essi avrebbero dovuto diminuire e moltissime aree del Paese hanno dovuto essere di nuovo sottoposte a confinamenti e coprifuoco. Esattamente come è accaduto in Israele ( vedi Vaccini, effetto paradosso ) da quando sono cominciate le vaccinazioni il 3 febbraio scorso il rateo giornaliero dei contagi è salito da una media di 2500 al giorno alla media di 4000 abbondanti, ma con punte di 7000 negli ultimi tempi con una progressione che disegna quasi esattamente quella delle vaccinazioni. sta di fatto che negli undici mesi passati dall’inizio della narrazione pandemica, all’inizio della campagna vaccinale  ci sono stati 734.035 contagi mentre nei due mesi successivi, fino a ieri se ne sono aggiunti 269.371 dimostrando un’accelerazione inspiegabile: prima si aveva una media di  2224 contagi al giorno, adesso con le vaccinazioni corso a ritmo frenetico ce ne sono 4725. Così come la media dei casi attivi è passata da circa 25.000 a 42.000. La tabella sotto dimostra come la linea tendenziale dei contagi tende rapidamente  a salire nonostante la campagna vaccinale.

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Al contrario la tanta vituperata Argentina dove, disubbidendo agli ordini dell’Oms,  i confinamenti e le misure sono state più blande, dove – orrore degli orrori – è stato usato principalmente lo Sputnik V  che peraltro sembra funzionare assai meglio degli intrugli genetici occidentali, dove la campagna vaccinale è stata molto più lenta e costellata da scandali vip, le cose vanno decisamente meglio e per esempio dall’inizio della pandemia fino a meta febbraio, inizio delle vaccinazioni,  ci sono stati 2.060. 625 contagiati essi sono aumentati a ieri di 307.626, una cifra percentualmente di molto inferiore, considerando che l’Argentina ha una popolazione di quasi tre volte quella del Cile. La stessa cosa valga per i morti attribuiti al Covid  che sono stati 55.941 nella poco ligia Argentina e 23 328 nel Cile rigido e ubbidiente con un bilancio  più favorevole per il disubbidiente.  Cosa che da una parte dimostra per l’ennesima volta l’inutilità dei confinamenti e dall’altra mette in questione l’efficacia e gli effetti del vaccino, anzi per la prima volta mette a confronto il prodotto russo con quello americano che si rivela a dir poco inferiore. 

Naturalmente tutto questo non arriva mai alla superficie dell’informazione, rimane sotto il pelo dell’acqua sporca che essa ci propina e quando non è proprio possibile nascondere i numeri sotto il tappeto con rapido movimento della scopa mediatica,  è divertente vedere con quali patetiche ipotesi si cerca di tenere in piedi qualcosa che è totalmente al di fuori della realtà: per il Cile per esempio si dice che il vaccino ha dato un falso senso di sicurezza portando ad allentare le misure anzitempo. Badate bene, quelle misure che in Argentina non ci sono mai state a fronte di risultati molto più positivi.

La verità è che agli aedi del reset queste contraddizioni non interessano:  essi sanno benissimo che non è credibile che in tre mesi si mettano a punto vaccini contro un virus a Rna che non è stato possibile realizzare in trent’anni e non gli  interessa nulla se essi possano rivelarsi peggiori del male, visto che favoriscono – come è provato che possa succedere con le vaccinazioni piena epidemia – varianti più virulente, anzi è anche meglio così. Essi vogliono comeCile, ammalrsi di ha detto Boomberg una pandemia infinita, una lunga finzione di morte per cambiare radicalmente la società ed eliminarvi ogni traccia di giustizia sociale. Che vi devo dire mi sento patetico a riferire i numeri reali in mezzo al frastuono delle menzogne e al suono dei pifferai che trascinano al macello economico e morale intere greggi, ormai incapaci di ragionare.