Sono stati pubblicati gli ultimi dati del Cdc americano sulle reazioni avverse segnalate al Vaers (Vaccine Adverse Event Reporting System ) e si tratta di una strage come si può vedere dalla tabella con 2050 morti, 7095 reazioni avverse gravi, 826 casi di gravi lesioni permanenti, 4442 ospedalizzati, 42 difetti congeniti nei neonati, 535 casi di paralisi Bell, 97 tra aborti spontanei e nasciate premature. Si tratta di un bilancio largamente inferiore, rispetto al numero delle vaccinazioni  degli effetti avversi ufficiali in Gran Bretagna dove si sono avuti  finora 534 morti. E infatti se si va a guardare bene dentro queste cifre vediamo che si tratta dei soli “casi segnalati” in seguito esaminati per vagliare se esiste una consistente correlazione  tra vaccino e decesso. Siccome sappiamo bene quale sia la resistenza delle autorità sanitarie ormai compromesse fino al collo nella narrazione pandemica e lo smercio di vaccini mai sperimentati,  a segnalare e a riconoscere rapporti di causa – effetto, possiamo presumere che questi numeri siano solo la punta di un iceberg che spunta nel mare di ipocrisia e menzogna. 

Non è soltanto un’ipotesi campata in aria: l’8 marzo scorso The Defender ha contattato il Cdc per chiedere come e con quali criteri l’agenzia stia indagando sulle segnalazioni di morti e lesioni dopo i vaccini fornendo un elenco di domande specifiche: 

  • sullo stato delle indagini relativi ai  decessi riportati dai media,
  • se sono in corso le autopsie,
  • quali sono gli standard per determinare se una lesione è causalmente collegata a un vaccino
  • se gli operatori sanitari stanno segnalando tutte le lesioni e i decessi che potrebbero essere collegati al vaccino Covid
  • quali iniziative informative  sono in atto per incoraggiare e facilitare una segnalazione corretta e accurata.

La risposta non è mai arrivata e il Cdc ha fatto sapere che il documento è stato ricevuto, che è nel sistema e che verrà letto il che ovviamente rivela tutto l’imbarazzo di dover rendere chiari i procedimenti e i protocolli dai quali poi nascono i numeri. Da nascondere c’è molto come ha dimostrato l’attacco informatico all’Ema, l’ente europeo per il farmaco da quale si evince, come ha riferito il British Iournal of medicine, che per lo Pfizer esiste «una differenza significativa nella percentuale di integrità dell’RNA/proteina» tra i lotti clinici e quelli commerciali, dal 78% al 55% circa. e che insomma la multinazionale non produceva vaccini secondo le specifiche previste. Ma tutto questo lo sappiamo da un atto di pirateria informatica, altrimenti tutto sarebbe rimasto assolutamente segreto: al pubblico, ovvero al gregge di cavie, si fa sapere soltanto ciò che si vuole. Quanto ci stanno mentendo?

In ogni caso ci si trova di fronte a reazione avverse molto, ma molto superiori all’atteso e in Usa molti medici stanno lanciando l’allarme su un’ipotesi ventilata ormai da due mesi, ossia che molte delle reazioni avverse gravi e/o letali si possano ricontrare in persone che sono già venute a contato col virus, magari seza nemmeno accorgersene e nelle quali i vaccini a mRna potrebbero innescare un reazione anomala del sistema immunitario. Il dottor Hooman Noorchashm , chirurgo cardiotoracico e difensore della sicurezza dei pazienti, ha detto che “i funzionari della sanità pubblica stanno commettendo un errore drammatico promuovendo un programma di vaccinazione Covid a “taglia unica”, mentre bisognerebbe quanto meno fare un test dell’antigene per determinare se c’è un’infezione attiva e un test degli anticorpi IgG che consentirebbe di determinare se c’è stata un’infezione passata. Se uno di questi test è positivo, la vaccinazione dovrebbe essere ritardata per un minimo di 3-6 mesi.

Più si va avanti e più risulta chiara la confusione che regna in quella “scienza” che è diventato un feticcio, ma che sempre più appare come legata ai soggetti che hanno forti interessi economici e che dunque risulta inaffidabile.

Nota Purtroppo non è possibile accedere ai dati Vaers se non si è professionisti autorizzati. Si possono però scaricare fogli excell da quale ricavare tabelle e diagrammi su dati aggregati.