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I salti mortali dei vaccini

Il 7 marzo scorso il conto dei morti da vaccino in Gran Bretagna ha raggiunto la cifra di 534 di cui 237 dopo la prima iniezione con Pfizer, 289 con AstraZeneca e 8 con Moderna a cui vanno aggiunti 330 mila report di reazioni avverse tra cui 46 casi di cecità. Questo su un totale di 22 milioni di dosi tutte che porta il conto a 22, 4 decessi per milione e 15 mila reazioni avverse, anche severe, per milione. Una cifra che potrebbe sembrare abbastanza bassa, ma non lo è in primo luogo per il fatto che la reticenza degli organismi sanitari a vedere correlazione tra decessi e vaccini riduce artificialmente i casi letali, ma anche la catalogazione delle reazioni avverse severe e non è certamente un caso che adesso i medici invochino anche loro, come le case farmaceutiche l’immunità. Che ci sia questo sbarramento cognitivo – economico per così dire, nel riconoscimento delle cause di morte da vaccino è dimostrato dal fatto che in relazione alle dosi inoculate la conta dei morti è assolutamente differente da area ad area. Per esempio in Italia dove le dosi fatte  sono poco più di 7 milioni e mezzo dovremmo avere 171 morti ufficiali mentre ci sono solo decessi sospetti: questo è dovuto 1 ad una fibra eccezionale degli italiani rispetto agli inglesi o 2 a un eccezione disponibilità alla copertura e alla menzogna della nostra burocrazia sanitaria? Datevi da soli la risposta, ma se è quella uno, rassegnatevi, siete fedeli della fede pandemica.

Ma ci sono anche altri fattori da prendere in considerazione prima di fare il giochetto rischio – beneficio: il primo è che ci lasciano le penne anche persone di età non avanzata che dalla malattia non avrebbe nulla da temere o comunque statisticamente avrebbero un rischio davvero minimo intorno allo 0,00092 per cento;, il secondo è che il potere nelle sue varie articolazioni  ha tutta l’intenzione di tenere in piedi il circo vaccinale per anni sfruttando le varianti che i vaccini stessi rischiano di moltiplicare o il fatto che la vaccinazione conferisce una coperture breve, di pochi mesi e non impedisce alle persone inoculate di essere veicolo di infezione:  quindi alzandosi in maniera esponenziale il numero di dosi salirà anche il numero dei morti. Tuttavia principalmente  c’è il fatto che 534 decessi che per la legge dei grandi numeri si triplicheranno con la conclusione della prima campagna di “punture” , sono moltissimi se si pensa che essi sono lo scellerato effetto di un’assurda volontà di vaccinare tutti, quando è ben noto che non si vaccina mai quando un’epidemia è in corso perché questo potrebbe dare risultati estremamente negativi senza dire che questa delirante campagna ha già prodotto indirettamente un numero enorme di decessi visto il divieto di ricorrere a cure assolutamente efficaci anche al 100 per 100 con interventi domiciliari tempestivi e corretti funzionale soltanto a  mantenere vivo il dramma e imporre invece i vaccini quale unica strada possibile, nonostante essi siano stati prodotti in pochi mesi, senza controlli e contro un  tipo di virus contro il quale non era si era mai riusciti a mettere a punto un vaccino in trent’anni di tentativi. Quindi quei 534 decessi e la marea di effetti avversi anche gravi e gravissimi o invalidanti per il resto della vita non sono affatto un piccolo prezzo da pagare per la salvezza e tanto meno possono figurare come un prezzo inevitabile da pagare.

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