Da questo se ne deducono alcune cose nemmeno immaginabili in un mondo civile, ovvero che una fetta consistente del Recovery se ne andrà in spese militari invece che in spese per la sanità e che per giunta saranno uscite del tutto inutili per acquisizione di armi ormai obsolete Una parte notevole di queste somme sarà infatti dedicata all’acquisizione degli F 35, un caccia di quinta generazione che tuttavia si è rivelato, pesante, lento, super costoso, con necessità di continua manutenzione, pieno di bug e di problemi di messa a punto ancora non risolti dopo vent’anni di progettazione, ma che è in ogni caso lontanissimo da quello che il Pentagono si aspettava, ovvero un sostituto dell’ F16. Così adesso si sta pensando di progettare un nuovo caccia ( come dicono le maggiori riviste di che si occupano di cose militari e persino Forbes ) ammettendo implicitamente il fallimento del progetto F35. Concepito negli anni ’90, il programma avrebbe dovuto produrre migliaia di caccia in maniera da coprire molti ruoli senza dover ricorrere ad aerei diversi. Proprio questo è stato il tallone si Achille: si è voluto fare troppo e questo ha aumentato la complessità e i costi, fattori che hanno causato ritardi che hanno a loro volta propiziato ancora più complessità e dunque costi sempre maggiori e inaffidabilità del caccia. Fatto sta che quindici anni dopo il primo volo dell’F-35, l’Air Force ha solo 250 caccia in tutte le varie versioni, un numero molto inferiore a quelli preventivati o che sono stati di fatto rifilati agli alleati. Oggi ha un senso come vettore di testate nucleari tattiche, perché negli altri ruoli si rivela troppo vulnerabile e troppo inferiore ai concorrenti.
A questo punto sarebbe troppo chiedere a cosa ci serve un caccia del genere? A chi vogliamo fare la guerra spendendo una cifra che nel totale sarà di 20 miliardi? Perché questo caccia è un incursore con capacità atomica, ma negli altri ruoli di difesa, di superiorità aerea e di intercettazione, quelli immaginabili per un Paese che non possiede testate nucleari e nella cui Costituzione è scritto il ripudio della guerra è una vera ciofeca, tanto che deve essere scortato da altri caccia che peraltro non abbiamo. Come se questo non bastasse la natura dell’F35 ci espone come bersaglio alla reazione del nemico che a tutti i costi vogliamo avere. Ora il fallimento non è più un’opinione, è in un certo senso ufficialmente riconosciuta dal Pentagono e dunque la perseveranza nell’acquisto non può più essere ammanta dalla retorica della ” “quinta generazione”, deve essere presentata per quello che è: un’imposizione ingentilita da mazzette.
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