Molti si meravigliano del fatto che tutti i governi o quasi – delle autorità sanitarie è inutile discutere perché  sono letteralmente al soldo dell’industria farmaceutica e remare contro significa stroncare la propria carriera o i propri introiti –  si siano piegati alle insondabili e contradditorie verità pandemiche e anzi prendono proprio questo fatto come dimostrazione della realtà della narrazione che stiamo subendo. Ma la menzogna è sempre stata l’arma principe del potere e da quando esistono i mezzi di comunicazioni di massa tale menzogna si è via via mutata in mistificazione vista la capacità di costruire interamente la realtà. Per esempio in questi giorni un gruppo che si definisce Anonymous è riuscito a penetrare nelle difese governative britanniche e a rendere pubblici documenti che rivelano come il Foreign Commonwealth and Development Office (FCDO) abbia finanziato una vasta campagna denigratoria pagando media e influencer anti-Cremlino di lingua russa per “indebolire lo stato russo”. I documenti rivelano che molti media “indipendenti”, giornalisti, blogger e “influencer” dei social media  ricevono segretamente finanziamenti, sostegno e indicazioni da Londra per produrre contenuti critici nei confronti della Russia. Tuttavia, il Regno Unito sponsorizza anche una varietà di contenuti destinati a un pubblico più generale  inclusi diverse miniserie Tv, dove senza parere si fornisce una chiave di lettura deformata della realtà. Nulla di strano visto che i cittadini, anzi ormai sudditi, occidentali subiscono questo lavaggio del cervello da ormai trent’anni, ma neanche di inedito visto che in un vertice dell’Unione europea nel novembre 2017, l’allora primo ministro britannico Theresa May annunciò l’ intenzione di designare la Russia uno stato “ostile” e si è impegno a spendere oltre 100 milioni di sterline nei successivi cinque anni per affrontare la presunta minaccia disinformativa del Cremlino.

Dunque anche l’Europa è stata complice di questo piano che adesso, grazie ad Anonyimous conosciamo nei particolari: addirittura alcuni documenti discutono i piani per finanziare e dirigere segretamente tornei a quiz, eventi culturali, competizioni cittadine o nazionali e giochi online, che servono a minare segretamente Mosca in un modo o nell’altro, mentre un imprenditore ha persino sostenuto lo sfruttamento dei bambini di lingua russa negli stati baltici come “agenti di cambiamento” al fine di influenzare i loro genitori e nonni a una posizione filo-occidentale. Il bracci secolari, per così dire, di questa operazione sono inquietanti: la Thomson Reuters Foundation della nota agenzia di informazione globale, la Albany società coinvolta nella guerra di propaganda di Londra in Siria e Media Action, branca della Bbc. Ma c’è anche la Zinc Network, prima conosciuta come  Breakthrough Media che da un decennio compie operazioni disinformazione all’interno e all’estero per conto del governo inglese tanto che le sue attività sono ufficialmente coperte dall’Official Secrets Act. La Zinc ha creato anche Ong ed enti di beneficienza in appoggio alla campagna siriana del governo e persino piattaforme social, ma è anche a capo di un’organizzazione chiamata Open Information Partnership finanziato interamente dal Foreign Office insieme  al controverso sito web di indagini Bellingcat e al laboratorio di propaganda Nato dell’Atlantic Council Digital Forensic Lab e al Media Diversity Institute.

Insomma il piano del governo britannico ha due facce: disinformazione all’esterno e disinformazione all’interno, recidendo la possibilità che l’opinione pubblica  ragioni in termini di realtà e non in quello della scenario appositamente costruito. Ma la stessa cosa vale anche per la Cina: come è noto sleeping Biden  e il suo segretario di Stato Anthony Blinken hanno entrambi appoggiato l’accusa di “genocidio demografico ” lanciata dell’ex segretario di Stato Mike Pompeo,  all’ultimo minuto  del suo incarico, contro la popolazione uigura musulmana della provincia cinese dello Xinjiang.  Ma un’indagine sul lavoro pubblicato dal ricercatore su cui Pompeo si è basato per confermare  la sua accusa  proviene da un’unica una fonte: un articolo del giugno 2020 di Adrian Zenz , un ricercatore tedesco di estrema destra affiliato alla Memorial Foundation for the Victims of Communism e alla Neoconservative Jamestown Foundation di Washington, uno che dice di essere e “guidato da Dio” contro il governo cinese, un omofobo che ha insegnato esclusivamente nelle istituzioni teologiche evangeliche.

Lyle Goldstein, un professore di ricerca presso il Dipartimento di ricerca strategica e operativa del Naval War College, ha detto a The Grayzone che definire l’approccio della Cina agli uiguri un genocidio demografico '' è ridicolo al punto da essere un insulto per coloro che hanno perso cari nell’Olocausto ‘. Goldstein ha detto che l’approccio cinese allo Xinjiang “è un atteggiamento più repressivo di quanto vorremmo, ma certamente non è un genocidio”. Inoltre, un attento esame della ricerca di Zenz mostra che la sua affermazione di genocidio è contraddetta da palese abuso di dati, affermazioni fraudolente, smistamento selettivo delle fonti e false dichiarazioni propagandistiche, la cui natura è facilmente smascherata dal fatto che lo stesso autore fornisce dati contradditori. Per esempio i numeri che riporta  mostrano un aumento della popolazione uigura da 10,1 milioni a 11,8 milioni nel  periodo 2010 e 2018, poco distante dai dati del governo cinese che  mostrano un aumento da 10,1 a 12,7 milioni, ma anche prendendo per buone le cifre di Zenz si vede che la popolazione uigura dello Xinjiang è aumentata del 20%, una cifra sbalorditiva, altro che genicidio demografico. Nella realtà, quella vera, gli Uiguri hanno goduto di una discriminazione positiva visto che non sono stati soggetti alla politica del figlio unico, ma la volontà di demonizzare non si ferma certo a questi particolari e cade spesso nel grottesco: secondo le statistiche del governo cinese, i tassi di mortalità materna e infantile nello Xinjiang sono stati ridotti di quasi la metà entro il 2018, mentre l’aspettativa di vita media è aumentata grazie a maggiori investimenti nella salute pubblica. Uno studio del 2019 di Lancet ha descritto il miglioramento della salute materna e la riduzione della mortalità infantile in Cina come un “ risultato notevole ”, ma In tutto il suo articolo, Zenz ha presentato l’espansione dei servizi sanitari pubblici nello Xinjiang come prova di un genocidio in corso. Ad esempio, ha mostrato una fotografia di residenti uiguri delle zone rurali dello Xinjiang che ricevevano consulto medico in una clinica gratuita come parte di uno “sforzo per imporre la piena attuazione di sforzi di controllo delle nascite sempre più intrusivi”. Tuttavia, la foto mostrava una coppia di anziani che era troppo vecchia per avere figli . Come potremmo chiamare un individuo genere oltre che  bugiardo? Credo che idiota e stronzo non bastino, ma ecco marcio è forse l’aggettivo migliore.

Mi chiedo per quanto ancora ci arrenderemo a questi scenari di cartapesta fatti balenare dal potere? Perché se è vero che Russia e Cina sono nel mirino, in realtà le vere vittime della disinformazione siamo noi.