In che mondo viviamo? Quello in cui un  ragazzotto inglese, Eliot Higgins, per sua stessa ammissione totalmente all’oscuro di armi e di medio oriente, licenziato dall’azienda per cui lavorava, fonda un sito e  in breve tempo soltanto guardando filmati You Tube, diventa un esperto di armamenti dalla cui bocca, anzi dalla cui tastiera dipendono i giornali occidentali, praticamente una fonte unica per deformare le vicende siriane e non solo, una sorta di Bibbia come scrisse l’Huffington Post . Chiediamoci come sia stata possibile una cosa del genere se l’informazione occidentale non avesse avuto bisogno di accreditare un ennesimo “esperto” fasullo  per dare una patina di credibilità ad ogni miserabile manipolazione e invenzione, comprese quelle degli “avvelenamenti” a base di novichok  di Skripal e Navalny. Oppure viviamo nel mondo  degli sciacalli che ronzavano e ronzano attorno al commissario Arcuri – naturalmente a sua insaputa come accade sempre in questi casi fino a prova contraria – e che facevano sporchi affari sulla pandemia, tanto che da un’intercettazione uno di questi dice “Speriamo che a novembre esploda” alludendo a nuova chiusura totale del Paese che avrebbe portato altre montagne di denaro  in tasca a questi avvoltoi che tanto rassomigliano a quelli del terremoto de L’Aquila. Ma questa è solo l’aneddotica, quella che riguarda i piani bassi, il necessario ordito che fa da collante a trame ben più grandi e che naturalmente rimangono nascoste, o se smascherate trovano sempre qualche  “esperto” di nulla a dire che si tratta di complottismo.

Per comprendere meglio ciò che sta dietro tutto questo basta vedere come i maggiori protagonisti della narrazione pandemica si stiano impadronendo di tutti i gangli principali del potere globale. Nell’ottobre dello scorso anno il posto di nuovo direttore generale dell’Organizzazione mondiale del commercio  (Wto o Omc in tutte le lingue romanze tranne l’italiano che ormai è solo un dialetto non più una lingua)  era conteso tra  la signora Ngozi Okonjo-Iweala nigeriana, ma naturalizzata statunitense  e Yoo Myung-hee, ministra del Commercio della Corea del Sud, sostenuta fortemente da Trump. Ma non appena Biden si è insediato le cose sono cambiate e le azioni della  Ngozi Okonjo sono salite alle stelle tanto che il 5 febbraio la Yoo Myung-hee, “previa consultazione con gli  Usa”,  si è ritirata. Nel medesimo giorno Washington ha espresso la sua gioia di lavorare con il nuovo responsabile dell’Omc, per realizzare le riforme necessarie dell’organismo, anche se non si sa in che cosa esse consistano. Ma cosa c’entra tutto questo con l’argomento di cui stiamo parlando? E’ molto semplice: la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala  oltre ad aver ricoperto incarichi ministeriali di alto livello in Nigeria, uno degli stati più corrotti al mondo ed aver fatto sparire 20 miliardi di entrate petrolifere, è membro dei consigli di amministrazione di Standard Chartered Bank e di Twitter, è senior advisor per Lazard Bank dal 2015, ha lavorato all’Fmi, alla Banca africana di sviluppo e avuto una carriera di 25 anni presso la Banca mondiale a Washington, ma soprattutto è stata presidente della Global Alliance for Vaccines and Immunization ( Gavi) a partire dal 2015. Questa alleanza, creata nel 2000 da Bill Gates, ha ricevuto una sovvenzione di 750 milioni di dollari dalla Bill and Melinda Gates Foundation. I partner di Gavi includono la Banca mondiale, l’Oms, l’Unicef e aziende e produttori di vaccini di diversi paesi. E adesso si direbbe che ha scalato anche l’organizzazione mondiale del commercio.

Sotto la presidenza di Ngozi Okonjo-Iweala, Gavi fu implicata nella scandalosa diffusione epidemica della poliomielite in Africa dovuta proprio ai vaccini che avrebbero dovuta eliminarla e che invece hanno provocato la nascita di un nuovi ceppi mortali del virus. Inoltre dopo aver speso circa 16 miliardi di dollari in 30 anni per eradicare la polio, gli organismi sanitari internazionali hanno reintrodotto “accidentalmente ” la malattia in Pakistan, Afghanistan e Iran, Paesi colpiti da un ceppo virulento di poliomielite  generato dal vaccino. Nel 2019, il governo dell’Etiopia ha ordinato la distruzione di 57.000 fiale di vaccino antipolio orale di tipo 2 (mOPV2) a causa di un’epidemia di polio indotta da quel vaccino: l’ Onu stessa ha dovuto alla fine ammettere il disastro anche se si cerca di mettere a tacere ogni cosa e Bill Gates lo fa con contributi milionari ai giornali.  Naturalmente non si sa molto delle attività di Ngozi Okonjo-Iweala come capo di Gavi, ma parrebbe da indiscrezioni raccolte dal giornalista ed economista Frederick William Engdahl che sia uno dei membri importanti del team di Bill Gates. Ad ogni modo appare abbastanza chiaro come ci sia tutta la volontà di imporre al mondo intero una sorta di agenda pandemica in sintonia con i reset auspicati a Davos e finalizzata ad essi, raccogliendo e portando al comando la peggiore ciurma possibile.