Secondo i dati pubblicati alcuni giorni fa dall’ Institute for Policy Studies siamo di fronte ” una inquietante pietra miliare nella storia dell’estrema disuguaglianza negli Stati Uniti”: si è scoperto infatti che il patrimonio netto personale delle 12 persone ( vedi nota) più ricche del Paese è aumentano a dismisura dopo l’epidemia di Covid, anzi è più che raddoppiato visto che ai 325 miliardi precedenti se ne sono aggiunti altri 700 portando la cifra totale a 1015 miliardi. Una cifra superiore al Pil della maggior parte dei Paesi del mondo e appena inferiore all’intero Pil italiano. Contemporaneamente però la cosiddetta pandemia di coronavirus ha causato un terribile costo economico e sociale con circa 26 milioni di persone  che  soffrono la fame , 40 milioni di persone che devono essere sfrattate dalle loro case e circa 55 milioni che hanno  presentato domanda di sussidio di disoccupazione da marzo. Le banche alimentari in tutto il paese hanno registrato un forte aumento  della domanda e, in alcuni casi, non riescono più a soddisfarla: proprio in questi giorni stanno facendo il giro del web le foto dell’immensa fila di auto ferme a San Antonio in attesa di accedere a una banca alimentare per ricevere gli aiuti, insomma una specie di drive charitas. E’ fin troppo chiaro che questa dozzina dispotica di super ricchi americani, insieme a due o trecento “colleghi” del mondo occidentale che, poveracci, hanno magari solo una trentina di miliardi,  ha acquisito un potere enorme legato al loro controllo delle piattaforme tecnologiche, delle reti digitali da cui dipendiamo tutti e last bur no least hanno di tutto il resto della comunicazione. E questo ovviamente non vale solo gli Usa, ma per tutto il mondo dove le fondazioni, le aziende, le lobby di pressione, i think tank, le ong di questi signori costituiscono una rete fortemente intrecciata e integrata, laddove solo le rimanenti organizzazioni statali più forti offrono qualche resistenza e infatti sono sotto tiro. 

La prima cosa che si chiederebbe una persona di normale intelligenza è se tutto questo sia accaduto per caso, se questi straordinari aumenti di ricchezza da una parte e impoverimenti dall’altro sia un fatto del tutto fortuito , stante che alcuni membri della “sporca dozzina” hanno la fissa della filantropia medica e già danni organizzavano convegni su pandemie da coronavirus, cui partecipava tutto un intreccio di fondazioni e di aziende farmaceutiche correlate fra di loro e a loro volta legate in qualità di finanziatori  ad istituzioni che dovrebbero essere neutrali come l’Oms; si chiederebbe che se le previsioni apocalittiche prodotte dall’Imperial college di Londra (65 milioni di morti) e fatte proprie dall’Oms, quelle che per capirci  hanno portato alle segregazioni e ai distanziamenti siano state frutto di un errore clamoroso e inconcepibile da parte di professionisti della scienza  o siano state invece in qualche modo “sollecitate”. Ci si dovrebbe chiedere inoltre perché ancora adesso segregazioni e distanziamenti tendano ad essere riproposti anche accertata la natura di leggera sindrome influenzale  del Covid, che può essere preoccupante solo in condizioni di gravi patologie in atto, come del resto accade con la normale influenza  ( dai dati ufficiali tedeschi e svedesi, emerge che sono morti solo ultraottantenni che per i malanni da cui erano afflitti avevano una speranza di vita massima di pochi mesi e che per giunta sono stati scelleratamente concentrati nelle case di cura ). Perché le misure che hanno affondato le economie sono considerate una salvezza e non una iattura visto che i decessi dove esse sono state attuate risultano molto più numerosi di quelle delle aree invece le restrizioni sono state assenti o parzialmente assenti? Ecco una buona domanda visto che questo dato emerge da quelli ufficiali e dunque ha il loro medesimo carisma scientifico ad onta del fatto che l’informazione mainstream faccia  di tutto per nasconderla. Certo questo dato riflette soprattutto il fatto che più dure sono state le restrizioni, più ampie sono state le manipolazioni dei dati al fine di giustificarle, ma ciò costituisce un interrogativo ancora più inquietante.

In questa condizione accontentarsi della pura casualità  significa principalmente voltare volontariamente la testa da un’altra parte: il dato fondamentale che emerge è infatti che se anche questo fosse un evento completamente accidentale, è del tutto innaturale il modo con cui è stato gestito. Che in ogni caso il potere complessivo espresso dalla sporca dozzina e dalle altre tre o quattrocento persone che contano, è ormai assolutamente in grado di produrre dall’inizio alla fine una narrazione planetaria costruendola in tutte le sue parti. Occorre prendere coscienza che è assolutamente necessario a mettere un limite alla ricchezza in maniera da spezzare la  sempre maggiore concentrazione di potere in poche mani. Questa sarebbe  una cura definitiva anche per i Covid presenti e futuri.

Nota

  • Jeff Bezos ( 189,4 miliardi)
  • Bill Gates ( 114 miliardi)
  • Mark Zuckerberg ( 95 miliardi)
  • Warren Buffett ( 80 miliardi)
  • Elon Musk ( 73 miliardi)
  • Steve Ballmer ( 71 miliardi)
  • Larrry Ellison  71 miliardi)
  • Larry Page ( 67 miliardi)
  • Sergey Brin ( 66 miliardi)
  • Alice Walton ( 62 miliardi)
  • Jim Walton ( 62 miliardi)
  • Rob Walton ( 62 miliardi)