toto-1024x504-640x342Come c’era da aspettarsi gli appelli a rivolgersi al Mes si moltiplicano dopo che la Merkel  insieme ai suoi pesci guida ha detto che dobbiamo farlo: non sia mai che ai padroni si disubbidisca. E per rendere la cosa più digeribile, l’informazione main stream tenta di convincerci che quei soldi non saranno condizionati alle regole del Mes stesso: noi firmiamo un contratto che prevede la condizionalità, ma la controparte ci assicura oralmente che poi queste clausole sottoscritte  non verranno applicate, insomma una truffa alla nigeriana. Se davvero in tutto questo ci fosse buona fede basterebbe redarre un documento d’intesa o un memorandum che mettesse nero su bianco l’assenza di condizionalità presenti o future e non ci sarebbero più problemi, ma di certo Bruxelles  non ci pensa nemmeno a lasciar perdere l’osso.  Già avrebbe poco senso l’invito a procurarci 35 miliardi – una goccia nel mare del debito pubblico e una cifra di gran lunga inferiore alle necessità – da questo meccanismo invece che sul mercato dei capitali come fanno tutti gli altri, se non ci fosse un retro pensiero, un’altra Grecia, anzi in questo caso una magna Grecia da creare.

Ma anche se avessero le migliori intenzioni e volessero rassicurarci anche per iscritto  saremmo comunque di fronte alla più grande truffa del secolo: quei 35 miliardi che ci verrebbero prestati sono infatti interamente nostri. Al Mes abbiamo già conferito 14,3 miliardi come prima tranche dei circa 80 che ci spetta versare come quota parte dei paesi dell’eurozona e sono già quasi la metà della somma che ci verrebbe prestata.  Attenzione però il Mes non nasce dal nulla e sostituisce altri strumenti precedenti, in particolare il Fondo europeo di stabilità finanziaria ( Efsf ) a cui abbiamo dato 43 miliardi e 500 milioni che sono finiti a finanziare Grecia, Spagna, Irlanda, Portogallo e Cipro con prestiti a lunga scadenza. Si tratta comunque di crediti sostanzialmente dentro l’eurozona. Insieme ai soldi del mes si tratta di crediti per oltre 57 miliardi. Tutte cose che è possibile leggere sul sito della Banca d’Italia e non sono confutabili. Dunque udite udite perché questo non accade nemmeno con i più infimi cravattari: ci vengono prestati i soldi che noi abbiamo già prestato ad altri nell’ambito dei meccanismo dell’eurozona. Qualcosa ancora peggiore del Recovery found che arriverà a paziente già morto, ma  che comunque utilizza sempre i soldi già dati dai Paesi al bilancio comunitario. Tutto questo peraltro è visibilmente inutile perché questi “aiuti” vengono dati ai Paesi che non hanno più credito, mentre i titoli italiani vengono presi d’assalto con una domanda che è di solito del 50 o del 60 per cento superiore all’offerta.

Tuttavia non possiamo dire che Bruxelles e Berlino ci vogliono truffare anche perché la cosa è talmente evidente che sarebbe circonvenzione di incapace: chi vuole truffare il Paese è invece la sua classe dirigente fallimentare che non vede l’ora di aver la troika in casa per poter fare ciò che vuole senza pagare pegno e che quindi ordina all’informazione di disinformare gli italiani, di confonderli, di dire cazzate e persino di far credere che il buon padrone rinuncerà alle clausole dei contratti che andremo a firmare. E nasconde agli italiani una verità evidente: che senza l’Italia l’Europa crollerebbe dandoci così una enorme capacità di contrattazione che non abbiamo mai minimamente sfruttato.  Così si fanno chiacchiere e  infinite discussioni sulle chiacchiere, ovvero metachiacchiere, mentre il Paese è in caduta libera. Al fondo però la verità è una sola: il sistema euro è ormai marcio fino al midollo e queste, manovre “messianiche”  non sono altro che l’estremo tentativo da parte di chi ha lucrato sulla moneta unica, di tenere in piedi una costruzione del tutto artificiale e ormai contraria ad ogni buon senso. Altro che Mes bisognerebbe piuttosto pensare agli epitaffi  per un mondo di cui qualcuno ci vuol fare essere l’ultima vittima.