mabifestazione FirenzeCi sarebbe una notizia: circa 12 mila persone si sono riunite sabato a Firenze, in piazza Santa Croce per protestare contro le violazioni costituzionali attuate dal governo con la scusa dell’epidemia di Covid. E anche contro il silenzio armato che si alza sui troppi angoli bui della gestione emergenziale a cominciare dal divieto di autopsia che è una delle più clamorose negazioni dei più elementari protocolli sanitari in caso di nuove malattie. Ma la notizia non è questa: la protesta è infatti più che comprensibile di fronte a inaccettabili compressioni della libertà, oltretutto ingiustificate dalle reali dimensioni del fenomeno e addirittura controproducenti anzi è un sollievo che qualcuno cominci a muoversi, che la società civile inizi a rispondere agli insulti costituzionali e che il muro di una paura del tutto irrazionale mostri ormai ampie crepe.   La notizia è invece che della manifestazione, pardon del pericoloso assembramento, come direbbero gli adepti del culto pandemico, non ci sia traccia sui giornali e sulle televisioni, quando fino a ieri anche la riunione di 10 persone costituiva uno scandalo.

Pensiamo solo a quanti servizi si sono sprecati per la manifestazione indetta dal generale Pappalardo con la partecipazione anche di Casa Poud: in quel caso si poteva maramaldeggiare sul folcloristico personaggio e sulla folla che lo seguiva, facendo apparire i contestatori come una frangia di perfetti irresponsabili con contorno di fascisti. In questo caso tale operazione non era possibile visto che alla testa della manifestazione e a parlare dal palco c’erano scienziati, medici, avvocati, fisici,  economisti, scrittori e divulgatori: quindi l’unica strada era ignorare totalmente l’avvenimento per timore che qualcuno dei dormienti si svegliasse dal sonno ipnotico. Proprio questa è la prova del nove che la messa in mora della Costituzione e della libertà dei cittadini, non è stata dovuta solo all’emergenza, ma è una tentazione costante della tecnocrazia che peraltro si ritrova pienamente nella gestione dittatoriale delle task force, così come nell’affidamento a Gualtieri di tutti i miliardi che dovremo ripagare a caro prezzo. Gualtieri che peraltro ha affermato di temere rivolte in autunno e che quindi fa pensare che il governo si stia preparando a rinnovare la paura cercando così di tenere di nuovo a casa gli italiani dopo l’estate. In questa situazione di caduta democratica più un governo è debole, insulso e privo di qualsiasi idea o dignità, più si appoggia sulla forza e sulla menzogna.

Non c’è alcun dubbio che l’esecutivo Conte sia stato miracolato dalla pandemia sulla quale ha costruito una narrazione apocalittica, ridicola quanto a sostanza, ma tragica quanto a manipolazioni, nascondimenti e diktat per nascondere la reale situazione della sanità. Dunque le manifestazioni come quella di Firenze sono viste come un pericoloso segno di risveglio del popolo e non potendole deridere o contestare – operazione pericolosa visti i numeri – vanno censurate. Un giorno che spero venga presto, che sarebbe bene fosse  domani, si dovrà mettere mano a questa informazione che se possibile è ancora meno libera che sotto il fascismo: una cosa è ricorrere ai cliché più banali per silenziare gli infedeli della grande pandemia onnipotente che sta in cielo e in terra, ma almeno dare la notizia; un’altra è il silenzio che rivela ancor meglio l’animus servile dei media.