4529Come condizionare l’opinione pubblica e spingere le persone a ubbidire alla segregazione e al distanziamento sociale? Come instillare la paura? Come rendere efficace la coercizione? Come diffondere meglio la propaganda e soprattutto evitare che la libera opinione possa strappare la tela della rappresentazione? Un documento vicino al governo britannico illustra tutte le strategie messe a punto per trasformare una sindrome para influenzale in peste del secolo, ma anche il modo in cui i governi si apprestano a un controllo del comportamento di massa senza usare la strategia della gradualità (il principio della rana bollita di Chomsky), ma in maniera rapida e brutale.  

Normalmente e quasi automaticamente tutti questi argomenti finiscono nel comodo cestino del complottismo e invece finalmente abbiamo un documento ufficiale ( che allego alla fine del post)  nel quale tutti questi temi sono affrontati , discussi e sintetizzati in una strategia di azione per il governo di Sua Maestà britannica in maniera consentire di ottenere l’effetto chiusura e segregazione a fronte di una natura essenzialmente narrativa della pandemia. Lo ha prodotto lo Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage) coordinato da Sir Patrick Vallance, fino a un anno e mezzo fa  capo della ricerca di una delle più grandi multinazionali del farmaco, la GlaxoSmithKline, ma nel quale la personalità più eminente era fino a qualche giorno fa, (prima che si dimettesse per aver violato egli stesso la segregazione andando a trovare l’amante)  il professor Neil Ferguson, dell’Imperial College, responsabile della modellizzazione della risposta al Covid-19 adottata dall’Oms, uomo vicino al Gavi ( il consorzio dei vaccini) e alla Fondazione Gates, nonché Cassandra a getto continuo: a lui si deve il disastro nell’affrontare l’epidemia dell’afta epizootica nel 2001, che oggi costituisce un fondamentale testo su come non si deve agire in questi casi. Nel 2002 previde 50 mila morti per la famosa mucca pazza e in 30 anni le vittime presunte sono state 198; nel 2005,  affermò che fino a 200 milioni di persone sarebbero state uccise dall’influenza aviaria, ma in tutto il pianeta si ebbero 48 morti; nel 2009  Ferguson e il suo team dell’Imperial College  informarono il governo che l’influenza suina o H1N1 avrebbe probabilmente ucciso 65.000 persone nel Regno Unito. Alla fine ne sono morte 457. Quest’anno ha previsto mezzo milione di  morti in Gran Bretagna, numero che ha fatto cambiare da un giorno all’altro la strategia di Boris Johnson.

Insomma le cose vanno viste in questo contesto dove teoria e azione sono stati in mano a uomini che fanno la spola tra governi e industria privata in costante conflitto di interessi e che per giunta hanno alle spalle una lunga storia di fallimenti o forse di suggerimenti non del tutto disinteressati. . Bene il Sage ha affidato a un sottogruppo, lo  Scientific Pandemic Influenza group on Behaviour, o SPI-B, il compito di suggerire al governo i modi per far digerire ai britannici le segregazioni e in particolare come affrontare i rischi di disordini e  come condizionare i comportamenti delle persone.

“Quali sono le opzioni per aumentare l’adesione alle misure di distanziamento sociale?”, si chiedono i membri di questo gabinetto orwelliano? Bene la risposta data da SPI-B è immediatamente aggressiva. “Un numero considerevole di individui non si sente ancora sufficientemente minacciato personalmente. Il livello percepito di minaccia personale deve essere aumentato utilizzando messaggi emotivi violenti”. Ma per essere davvero efficaci  questi messaggi devono spingere alla “disapprovazione sociale” dei comportamenti che non sono in linea con le prescrizioni di governo anche se c’è l’avvertenza che questo potrebbe portare a episodi di violenza contro chi non ci sta. Questa strategia può essere efficace in presenza di stampa e di una comunicazione che agisca come canale per il messaggio comportamentale e se del caso liberi il governo da ogni responsabilità, Insomma l’informazione deve essere usata

  • per aumentare il senso di minaccia personale
  • aumentare il senso di responsabilità verso gli altri 
  • promuovere messaggi positivi intorno alle azioni di governo

Tuttavia cosa fa pensare che i media staranno al gioco, che non esercitino il diritto di critica e non mettano in dubbio le misure prese e soprattutto i numeri a caso che vengono sparati sulla pandemia ? Il 17 aprile scorso  il governo e l’industria dei giornali hanno formato un partenariato pubblicitario di tre mesi chiamato All in, tutti insieme per aiutare a “mantenere il pubblico sicuro e la nazione unita” durante la “pandemia” di Covid-19. In pratica il governo affida ai giornali tonnellate di pubblicità istituzionale pagata al prezzo di mercato, ossia molto, perché i giornali abbiano un interesse economico a fare un servizio di propaganda e a non mettere mai in dubbio ciò che viene dall’autorità.  In effetti il governo è diventato il cliente più importante dei media del Regno Unito  per converso questo si traduce in una lotta accanita contro le voci di dissenso che a questo punto vengono solo dal web.Come risultato , la popolazione del Regno Unito è stata tenuta nelle proprie case e l’intera industria  è stata chiusa, con il peggior declino economico degli ultimi 300 anni. Per giunta con la beffa criminale di vedere un aumento dei suicidi e praticamente azzerata l’assistenza sanitaria, mentre nulla di certo e di razionale si sa sul reale numeri di morti per Covid. E teniamo conto che comunque le misure di segregazione britanniche erano parecchio più allentate delle nostre, grazie all’impazzare di Ferguson in sedicesimo e di guitti a fare da coro. L’unica cosa che non è stato necessario fare è pagare i  giornali: quelli sono già comprati alla nascita e sono al servizio del potere da sempre e poi gli italiani sono condannati al conformismo

25-options-for-increasing-adherence-to-social-distancing-measures-22032020