Petrarca-Meister_001Quando ero ragazzino del ginnasio e mi affannavo sull’Iliade ,  “Μῆνιν ἄειδε θεὰ Πηληϊάδεω Ἀχιλῆος οὐλομένην, ἣ μυρί᾿ Ἀχαιοῖς ἄλγε᾿ , Cantami o diva del Pelide Achille, l’ira funesta… la vittoria sul cancro era considerata una meta a portata di mano, imminente, indubitabile e invece da vecchio tutto è rimasto come allora salvo la diagnosi precoce che è l’unico vero motivo della diminuzione di mortalità per questo male. Da giovane adulto è arrivato l’Aids e sembrava che un vaccino fosse questione di mesi al massimo di pochi anni, invece sono passati quattro decenni, Fauci si è fatto ricco a forza di proporre un vaccino mai uscito e di per sé impossibile vista la variabilità del virus che provoca la malattia o di cui è concausa e ci sono solo dei farmaci che rallentano lo sviluppo dell’Hiv  in maniera da ridurre o annullare la mortalità. Per di più sono stati avanzati diversi dubbi sull’origine della malattia, ma la versione prevalente  consente profitti tali da essere molto improbabile una sua eventuale “falsificazione” nonostante i dati epidemiologici suscitino più di un razionale dubbio.

Ad ogni modo la distanza siderale tra le promesse e i fallimenti avrebbe dovuto creare una visione assai più vicina alla realtà e cioè che il progresso della scienza ( da molti confuso con le applicazioni tecnologiche) consiste essenzialmente  nell’aumento delle cose che non sappiamo tanto da poter dire che oggi rispetto al passato mai così tanti hanno saputo così poco. Tuttavia il meccanismo intrinsecamente assertivo della comunicazione mass mediatica ha avuto un effetto diametralmente opposto rispetto a ciò che la realtà dovrebbe suggerire facendo della scienza non un campo di indagine guidato dal dubbio e dalla continua revisione degli errori, ma il suo esatto contrario ovvero una sorta di religione nel cui ambito non c’è discussione ma solo ortodossia contrapposta alla blasfemia e dotato di un corpo sacerdotale intoccabile a meno di palese eresia. Questi concetti sono stati espressi sul Guardian dal paleontologo Henry Gee, redattore  senior della rivista Nature, che sta alla scienza come i documenti della Congregazione per la dottrina della fede stanno al Vaticano. Inoltre il fatto che in alcuni ambiti scientifici più distanti dalla ricerca di base , come quello della medicina, i soldi della farmacologia siano divenuti assolutamente determinanti per orientare la ricerca e le idee guida, che la follia anglosassone del publish or perish, stia producendo milioni e milioni di ricerche inutili e/o di pessima qualità che servono solo a scopi accademici, che la stessa riproducibilità sperimentale sia entrata in crisi, spingono ancora di più verso la mutazione religiosa e la convergenza verso gli altari delle dottrine standard. “Il dibattito e il dissenso non sono soltanto proibiti, ma inconcepibili.  Gli scienziati, o quelli che si spacciano per scienziati, rivendicano un’autorità quasi religiosa.” dice Gee.

Così accade che nelle condizioni di crisi reale o narrativa che sia, nella quale ci troviamo oggi,  alcuni scienziati abbiano indossato l’abito talare pretendendo che le loro tesi ancorché contraddittorie non vengano minimamente messe in discussione dai profani, che esse debbano diventare dottrina dominante, nonostante che i dati diano loro torto marcio. E infatti gli abiti sacri che pretendono di indossare sono un’offesa alla scienza e vengono filati con l’ipocrisia , il denaro e degli interessi di potere: niente è più ridicolo e cieco  che il culto animistico degli esperti che rappresenta alla perfezione la sudditanza a cui siamo sottoposti. E tuttavia la reazione a questo finisce per essere così assurdamente radicale da non opporsi a una visione delle cose, ma di scimmiottarla al contrario perdendosi dietro a ogni più folle alternativismo che diventa ancor più settario: così la reazione a ciò che ci sembra discutibile, viene in qualche modo dispersa in altri culti di nicchia che non producono affatto il sano ritorno del dubbio, ma moltiplicano soltanto le fedi.  E dunque la scelta si riduce ad essere ortodossi o eretici, ma non esseri pensanti e consapevoli,  dunque gente a cui può essere fatta bere qualunque sciocchezza sotto il mantello della scienza, ma che è puro inganno come per esempio lo spaccio di qualunque decesso come effetto del Covid o il calcolo dei contagi assolutamente privo di qualsiasi credibilità statistica, una pura arma politica in mano alla protezione civile e ai suoi oscuri interessi. Che poi questo gregge venga trascinato verso la propria rovina senza nemmeno accorgersene è solo un a conseguenza necessaria. Dunque viva il dubbio: Einstein diceva: “Per punirmi del mio disprezzo verso l’autorità hanno fatto di me un’autorità”.