17virus-gates-videoSixteenByNineJumbo1600Andando a leggere la letteratura scientifica sui vaccini antinfluenzali si è colpiti dalla variabilità dei risultati sulla loro efficacia che comunque si situa fra il 35 e il 10 per cento, dunque molto scarsa e ancora di più ( la metà delle cifre citate)  fra quegli anziani per i quali si vorrebbe rendere obbligatoria tale pratica. Tuttavia ma si è ancora di più impressionati dal fatto che quasi tutte le ricerche sono concordi nel rilevare che la vaccinazione non è associata a un minor numero di ricoveri ospedalieri per i pazienti contagiati che per età e /o per patologie concomitanti risentono in maniera più  pesante della malattia. Il che in pratica vuol dire che il vaccino antinfluenzale non serve praticamente a niente e che i veri benefici li apporta agli azionisti delle case farmaceutiche che intascano miliardi ogni anno solo per questo. Qui non si tratta di essere vaccinisti o antivaccinisti per partito preso, ma di rendersi conto che sappiamo ben poco degli effetti reali dei vaccini sul funzionamento complessivo del sistema immunitario e dunque del rapporto svantaggi – benefici che può essere molto variabile a seconda delle patologie, degli ambienti e dei singoli individui.

Nondimeno questa banalità si scontra con le ragioni del profitto: la produzione di vaccini è quella che implica in sostanza i minori costi per le aziende farmaceutiche e spesso i maggiori utili quando si riesca a “convincere” i decisori sanitari e politici della loro indispensabilità. L’esempio che abbiamo sotto gli occhi è Bill Gates, il famigerato vaccinista compulsivo e maniacale che in vent’anni  ha già combinato disastri umanitari con la sua opera ( vedi Il vaccino dei killer ) e che ora con la sua potenza di fuoco e i suoi amici miliardari sta ricattando il mondo sulla base di una falsa pandemia, mai dichiarata nemmeno dall’Oms che pure ha ricevuto da lui un miliardo e 200 milioni di dollari in finanziamenti e che è in sostanza nient’altro che una sindrome influenzale: o il vaccino con relativo microchip di schedatura oppure tutti a casa. Una situazione sconcertante che restituisce in pieno il livello di degrado umano, politico e culturale dell’occidente, ma a proposito di Gates c’è da notare una cosa: nessuno osa fargli le domande, anche le più banali. Tutte le interviste comprese quelle comparse in Italia sembrano essere fatte esercitando ginocchia e menischi piuttosto che il cervello. In un primo momento di questa non pandemia, quando era stato fatto il collegamento ahimè assai compromettente non fosse altro che per concomitanza temporale tra la simulazione pandemica Event 201, finanziato dalla fondazione Gates  e la comparsa del Covid 19 o si erano andate a prendere le profezie del magnate risalenti al 2010, i media maistream avevano gridato al complottismo, ma una volta instaurata la favola epidemica ed evirata con la paura la residua capacità cognitiva delle persone, la versione è cambiata. Adesso le parole del miliardario vengono riscoperte come prova della sua lungimiranza.    Tuttavia nessuno ha osato minimamente chiedere ragione di una frase celeberrima di questo filantropo stragista di bambini in India ( vedi sempre Il vaccino dei killer  ) che francamente rimane incomprensibile: “Se stiamo facendo un ottimo lavoro vaccinando i bambini, possiamo ridurre la popolazione mondiale dal 10% al 15%”.

Ora non c’è alcun dubbio che i vaccini vengono intesi come farmaci in grado di salvare vite umane e allora come è possibile che essi si concilino con una visione che esalta la necessità di diminuire la popolazione mondiale? Nessuno ha fatto questa semplice e ovvia domanda al vaccinator maximo ben sapendo che la risposta sarebbe stata inaccettabile o avrebbe messo in mostra la confusione intellettuale prima del miliardario che dell’uomo. In realtà un nesso c’è: ovvero la convinzione per quanto fumosa e oscura  che la tecnocrazia compassionevole e globalista sia l’unica forma di governo in grado di risolvere i problemi del mondo e debba sostituirsi alle libertà sociali, alla democrazia o a qualunque forma di partecipazione politica. Così le oligarchie illuminate concederanno la salute e costringeranno a forme di eugenetica derivanti da un ossessivo controllo sociale e dalla separazione delle persone già di per sè favorita dalle reti telematiche. Probabilmente Gates stesso non si rende pienamente conto di quello che dice, visto che in definita ha abbastanza soldi da non dover rendere conto delle sue parole,  ma ciò che fa parla per lui, perché è adesso che stiamo vivendo il primo esperimento di biopolitica dittatoriale ed è lui il maggior azionista visibile del ricatto vaccinista, in quanto rappresentante di fatto di Big Pharma. Se non ci si rende conto di star vivendo un esperimento sociale e non una pandemia, non si potrà nemmeno organizzare una qualunque forma di opposizione alle nuove sfide che vedranno salire sul trono le emergenze, sempre nuove e creare forme di lavoro schiavistico e di assistenza come due facce di un nuovo feudalesimo. E infatti siamo completamente inermi.