Persino l’adorato Oms di Fauci, di Bill Gates e della Gabi association, ossia un consorzio parallelo di Big Pharma per la diffusione dei vaccini che è il terzo contributore assoluto dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha detto che il modello migliore di contrasto al coronavirus è stato quello svedese, ossia quello che immodestamente ( ma se si tratta dei Burioni, degli Arcuri e dei Colao, significa solo avere un’intelligenza normale),  avevo più volte indicato in questo blog come ideale già da due mesi: niente chiusure carcerarie e attenzione sanitaria verso le fasce a rischio. E fin qui non ci sarebbe nulla di speciale: solo che i media maistream italiani accanitamente bugiardi se si tratta di secondare il governo o per meglio dire le trame che vengono tessute approfittando del sua nullità, non potevano sopportare questo schiaffo morale, questo pericoloso esempio, soprattutto se si trattava di rendere plausibile la fase due che è quasi uguale alla fase uno, aggiungendovi mascherine e prese in giro. Così non soltanto hanno detto clamorose menzogne sulla ripresa dei contagi in Germania dopo la riapertura ( a fronte comunque di misure assai meno restrittive che da noi), ma hanno cominciato a dire peste e corna della Svezia dove ipotizzavano stragi.

Così il maggiore quotidiano svedese l’Expressen   è uscito con questo titolo:

Svezia

Se non sapete lo Svedese come immagino vuol dire “Segnalazione italiana sulla Svezia: oscura e falsa”. E a dimostrazione viene ripresa la pagina del quotidiano Fiat – Netanyahu  chiamato Repubblica per aggiungere nel corpo dell’articolo: “Viene descritto un paese in cui il numero di morti e infetti cresce incontrollato, governato da un governo in ritardo e con un primo ministro che confessa di aver sbagliato tutto. Nel frattempo, noi svedesi andiamo irresponsabilmente nel ristoranti neo bar e a fare sport  senza capire la serietà del momento”.

Sapete fanno proprio bene a considerarci degli idioti e non potrebbe essere diversamente se i media le provano tutte per dimostrare che la messa in mora delle libertà costituzionali  – su cui anche l’Onu ha lanciato l’allarme  – è dettato da un assoluto stato di necessità che invece non esiste affatto. Siamo di fronte a qualcosa che sempre di più rassomiglia a un falso collettivo specie che cominciano a sentirsi i catastrofici effetti di un fermo del Paese inutile, quasi metafisico  nelle sue dimensioni e protratto oltre ogni necessità, tanto più che diversamente dall’inizio di questa storia, fin da subito gonfiata all’inverosimile, disponiamo di almeno tre linee diverse strategie terapeutiche molto efficaci a seconda dello stadio della malattia e delle condizioni del paziente. Invece si vuole continuare ancora a dispetto di ogni evidenza a tenere gli italiani ai domiciliari, a riempirli di app e di mascherine  per evitare quanto più possibile la tempesta politica che si sta formando e che si abbatterà sui responsabili di questa follia. Nel frattempo i nostri giornaloni si incaricano di sputtanare il Paese con le loro narrazioni a cotè del potere. Ma se non ci credete fate una b ella cosa, rintracciate le web cam di Berlino, Tokio, Parigi, Amsterdam, Stoccolma: vi accorgerete della differenza, senza farvi menare per il naso.