Anna Lombroso per il Simplicissimus
Eh si ci vorrebbe proprio un governo di coalizione, tutti insieme, rane e scorpioni fino a ammazzarsi, così finalmente si uscirebbe dall’equivoco che questa crisi sia effetto dei giochi perversi della “politica” dei partiti, vecchi e nuovi, liquidi e aerei, che ormai non ce n’è più nessuno con la base, le sezioni, i circoli, gli iscritti, le minoranze. Quando invece è chiaro il trattarsi dell’allegoria come in un affresco della breve battaglia dalla quale sono usciti vincitori i poteri speculativi e sfruttatori che hanno scelto come terreno esemplare una valle che vogliono trasformare in una miniera, in un giacimento da esaurire grazie a quel buco per tirarne fuori un tesoro, concreto: i frutti di sfruttamento, corruzione, malaffare e simbolico: l’ostensione liturgica della potenza invincibile del capitale.
Certo il bottino non è poca cosa, ma a valere davvero è l’affermazione di quella combinazione di avidità d’oro e di predomino, con il trionfo dell’ideologia che ci sta dietro rappresentata da una grande opera paradigmatica dell’indirizzo che devono prendere gli investimenti per fruttare in favore di soggetti privati che non hanno mai scommesso un centesimo in innovazione e tecnologia, limitandosi a tunnel, ponti, muri, piramidi, vele e autostrade senza curarsi della loro pressione e delle controindicazioni anche quando pare possano servire a fari più belli, della sicurezza e della manutenzione, esemplare dell’avidità di rendite parassitarie, di azionariati incarnati anche in forma letteraria degli esangui rampolli della dinastia torinese.
Eh si, era proprio il monumento all’Europa, che per alcuni sarebbe ancora il terreno sul quale esercitarsi per addomesticare il sistema mentre è il teatro della colonizzazione intestina, anche se in realtà all’Ue non interessa un treno veloce se non per lasciare l’impronta del suo tallone di ferro, per dare forza a un mito modernista presente nella narrazione contemporanea, quello della velocità legata al trasporto di merci in una edizione contemporanea dei fasti del doux commerce, anche se si tratta di una leggenda bugiarda quando traffici, consumi e scelte viaggiano nel mondo virtuale dell’e commerce al cui comando di sono multinazionali invisibili e inagibili con le loro forme di marketing , di management e organizzazione del lavoro, le più antiche e inique possibili.
Poco ci vuole a capire che ci hanno messi alla prova, governo e cittadini, grazie a test per saggiare fino a dove è possibile fare di noi una nuova Grecia praticato nel corpaccione di Salvini, quello che digrignai denti, abbaia e poi fa sissignore nel canile a guardia della fortezza europea ricoprendo a meraviglia, forse anche spericolatamente, l’incarico di staccare la spina a comando, appagato del ruolo muscolare di sventolare il drappo rosso delle elezioni che tutti fanno finta di volere e nessuno vuole, nel corpicino di Conte che si ritaglia la funzione demiurgica e salvifica fino al sacrificio personale sperando in un incarico di servizio, nella sagoma di cartone del convitato di pietra, nelle figurine dell’albo del Pd che sperano di appropriarsi della mansione di ago della bilancia decisivo come i socialisti dell’Italia da bere, influenti, irrinunciabili, in alleanza non temporanea di interessi con gli attrezzi mai arresi dell’utensileria berlusconiana.
Adesso hanno verificato che possiamo subire tutto senza fiatare, che sono evaporate le velleità anti-sistema dei 5Stelle, che quella di cambiare l’Europa dall’interno altro non era che un grazioso esercizio stilistico di chi dallo status quo trae solo vantaggi, ancorché miserabili, che il cane che abbaia non solo non morde ma scodinzola, che quel referendum vinto da chi voleva tutelare la costituzione invisa perchè nata da una lotta di liberazione con targa “socialista” è stato messo nel dimenticatoio, dove è riposto l’articolo 18, l’istruzione pubblica, il welfare, i diritti fondamentali, che poi lo sono tutti, le pensioni in qualità di remunerazioni procrastinate e non di erogazioni benevole.
Adesso hanno visto con sollievo che siamo pronti al Monti 2, 3, 4, comunque si chiami, a una nuova stretta, a una austerità ancora più severa e punitiva, così impariamo, per la tranquillità di chi si era preoccupato della Via della Seta, delle aperture alla Russia, di qualche sussulto imitativo della Brexit, esorcizzato nella pratica dal rito della nomina di Ursula Von del Leyen a presidente della Commissione, con i 5Stelle che forniscono l’appoggio necessario e la Lega che fatti i conti fa la finta di votare contro.
Non consola che a vincere siano dei generali vecchi e ottusi che guardano a un mondo che è già cambiato sotto i loro occhi, destinati a perdere con la cronaca e la storia, seppelliti sotto le rovine delle loro piramidi e scaraventati dentro i grandi buchi che hanno scavato come fosse comuni per noi.
Credo che la crisi politica italiana che si è aperta in questi giorni vada inquadrata in un contesto geopolitico più generale che vede la classe dirigente tedesca proseguire nel suo intento di collaborare con la Russia nel raddoppio del North Stream 2.
Si tratta di una minaccia seria all’egemonia americana e di un rifiuto di obbedire agli ordini provenienti da oltreoceano, come mai era avvenuto negli ultimi decenni.
E’ vero che parliamo di un’iniziativa commerciale, ma la politica estera delle potenze marittime anglosassoni ha sempre avuto l’obiettivo primario di evitare l’unione tra la Germania con la sua tecnologia e la Russia con le sue scorte illimitate di materie prime: l’unione della massa eurasiatica, l’Heartland, sotto un’unica alleanza significherebbe la fine dell’egemonia statunitense.
Inoltre, questo gasdotto taglierebbe fuori dai giochi l’Ucraina che sarebbe ancora di più a carico della UE e degli USA e renderebbe inutile la schermatura dei Paesi dell’ex Patto di Varsavia fatti entrare nella NATO proprio per impedire la formazione del legame tra tedeschi e russi.
Gli USA hanno reagito a questa minaccia colpendo su più fronti. In Asia, dove hanno iniziato una guerra dei dazi destinata a ridurre contemporaneamente le esportazioni cinesi verso gli USA e quelle tedesche verso la Cina e in Europa con la manovra a tenaglia della Brexit dura senza accordi e della crisi politica italiana, destinata a diventare una crisi finanziaria con probabile estensione al blocco dominante franco-tedesco.
E’ in atto una guerra globale e la nostra insignificante crisi viene giocata per raggiungere obiettivi superiori di dominio globale.
però, per dire, cavour fece l’unità di italia sfruttando cinicamente gli scontri tra le grandi potenze di allora, ad aogni data della progressiva unità d’italia corrisponde una scontro tra potende europee sfruttato da cavour, per quanto a scuola insegnino inesistenti virtu eroiche ed inesistenti elmi di scipio in capo agli italiani
questo per dire che secondo me non c’e niente di totalmente ineluttabile, per quanto noi non si abbia la vera autodeterminazione, il problema e che da noi governa la piccola borghesia trasformista, come prima col pd governava la grande borghesia legata a grandi capitali produttivi e finanziari, alla prova della storia vere schifezze entrambi
es salvini che prendi da putin soldi per la lega, onde opporsi alle sanzioni ( non è scandalo), poi piu o meno contemporaneamente va da Trump e professa totale allineamento a waschington, pseudo furbate trasformiste per cui oggi non sa se deve temere che il russia gate parta dagli Usa, o da mosca per ritorsione ed infedeltà agli accordi
Anche uomini politici della Prima Repubblica come Moro e grandi manager pubblici come Mattei hanno saputo sfruttare abilmente i contrasti tra le grandi potenze durante la Guerra Fredda e in questo modo hanno potuto industrializzare il Paese contro la volontà degli inglesi o portare avanti una politica mediterranea che ci aveva permesso di scalzare dalle loro posizioni francesi e britannici.
Ma parliamo di personaggi che, per quanto discutibili per diversi aspetti, avevano grande preparazione culturale e grande conoscenza della politica internazionale.
Confrontare un Renzi o un Salvini con De Gasperi, Amendola, Togliatti o Einaudi sarebbe umiliante.
Temo che non esista più la materia prima intellettuale per avviare un progetto di politica interna o estera ambizioso e a lunga scadenza.
Basta vedere i politici del PD nelle foto in cui ricevono dai presidenti francesi la Legion d’Onore o gli incontri di Salvini e Di Maio nell’ambasciata americana per capire che al massimo la nostra classe dirigente può limitarsi a eseguire ordini e direttive prese in altri Stati.
in effetti è vero, la avevo presa un pò troppo dala lomtana…
Ma chi è che ha fatto grande la lega e Matteo Salvini, se non i 5 stelle ? e perchè se non per il fatto che condividono la stessa ideoliogia piccolo borgnese?
Socialmente il mov 5 stelle, rappresenta le varie sfumature della piccola borghesia italiana, con tutte le sue inevitabili oscillazioni, verso sinistra e verso destra, verso il capitale e verso il lavoro, ma si tratta della classe trasformista per antonomasia.
Come si è visto quando Di Maio voleva fare il reddito di cittadinanza, pallida ombra di ciò che in teoria sarebbe potuto essere, e neanche cercava il consenso dei soggetti cui il provvedimento era rivolto, piuttosto si giustificava con il ceto apicale dicendo che a spendere il reddito da euronics il disoccupato avrebbe perso il diritto, in fondo cercava il consenso di tale ceto benestante rassicurandolo rispetto a possibili tasse che finanziassero il provvedimento, Di maio non era affatto interessato a costrure un forza sociale alternativa a partire da chi otteneva il reddito ed anzi colpevolizzava costoro
Ed i provvedimenti promessi a favore dei rider, contestati proprio dai rider di bologna iniziatori del movimento? Totale subaterità di Di Maio alla logica di Confindustria, quando si sa che chi non ce la fa deve chiudere e la sua quota di mercato viene presa dal concorrente che ha le spalle piu larghe, chi sopravvive riassorbe la disoccupazione ed ha le dimensioni per le economie di scala e sviluppare ancor più l’economia nella sua totalità
Questo è l’opportunismo trasfrmista, avere il consenso di tutti (nazione italiana), basato sul misconoscimento degli interessi opposti ed irriducibili tipici mondo moderno, in cui vige la società di classe poichè c’e chi vende la propria forza lavoro e chi la compra. Lei si perde accodandosi alle oscillazioni trasformiste dei 5stelle (ove le sembrano più progressive), suo diritto per quanto saprà sicuramente che il trasformismo è il male storico dell’italia (ed oggi pure)
Ma poi colpevolizza moralisticamente all’incirca l’intero genere umano, la via di uscita per non ammettere i suoi errori di valutazione. forse non se ne rende conto ma così esprime una carica di violenza ideologica inusitata, nella storia il moralismo è sempre stato la radice del totalitarismo
Solo a partire dalla chiarezza di una prospettiva di classe si può recuperare il non voto e mettere in campo una forza coesa e capace di cambiare le cose
se la tav fosse stata una priorità i 5 stelle la avrebbero bloccata prer tempo ed a partire dal livello governativo, mica non sapevano che il parlamento era nel suo insieme favorevole alla tav, la solita manfrina trasformista
Non bisogna dimenticare la necessità di bloccare la riforma Bonafede sulla Giustizia, quella che blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio.
Se cade il governo viene affossato questo tentativo di fermare definitivamente corrotti e speculatori.
http://carlobertani.blogspot.com/
in più al trasformismo italiano ed endogeno circa la tav, sarà un caso che con le implicazioni militariste della tav che hai messo i evidenza, i 5 stelle hanno votato la von der leyen, nota sostenitrice di nato esercoto europeo e ruolo maggiore della bundeswehr ?
Il voto della Lega contro la Von der Leyen deve aver reso Salvini inaffidabile agli occhi dei poteri forti europei e americani.
Ho il sospetto che quella decisione abbia dato origine all’accerchiamento nei confronti del leader sovranista, che ha temuto di fare la fine di Berlusconi ed è passato al contrattacco.
in più al trasformismo italiano ed endogeno circa la tav, sarà un caso che con le implicazioni militariste della tav che hai messo i evidenza, i 5 stelle hanno votato la von der leyen, nota sostenitrice di nato esercoto europeo e ruolo maggiore della bundeswehr ?
jorge