donald-trump-guaido-1La Cnn è nota oltre che per avere inaugurato il cosiddetto fact checking, subito imitata dal mainstream occidentale, anche per essere il maggior produttore mondiale di bugie e cazzate in libertà, cioè per essere uno dei principali soggetti sul quale esercitare il fantomatico controllo sui fatti. Ma alle volte davvero esagera nel diffondere gli afrori imperiali: due giorni fa, il 5 maggio questa centrale dell’informazione  ha pubblicato una notizia che riguardava un elicottero delle forze armate venezuelane precipitato,  nella quale si affermava che Juan Guaidò è stato “eletto presidente del Venezuela nelle elezioni gennaio”. Inutile dire che a gennaio non ci sono state elezioni  mentre all’epoca oltre l’80 per cento dei venezuelani nemmeno sapeva chi fosse Guaidò. Evidentemente in Usa sono convinti che Trump il quale tira i fili del presidente da farsa,  possa tranquillamente surrogare gli elettori del Paese sudamericano e stabilire lui le date di elezioni fantasma. Il fatto ancor più significativo è che questa inqualificabile narrazione, appare in un contesto informativo che non manca di attaccare quotidianamente l’inquilino della Casa Bianca, ma appena si varca il cortile di casa ecco che gli interessi imperiali fanno aggio su tutto.

Si tratta di un  errore ridicolo ( qui nella versione originale), successivamente corretta alle 15 e 09 del 6 maggio, dopo che una serie di personalità pubbliche avevano segnalato quello che non può considerarsi propriamente un errore, ma che è un’esplicita falsità, senza però scusarsi del fatto che sia i due autori dell’articolo, Jeanne Bonner e Jackie Castillo, né i quattro redattori che avevano passato la notizia si siano accorti di nulla. Sarebbe interessante capire quanto in questo “incidente” abbia giocato la deliberata intenzione di mentire e quanta parte invece non derivi dall’aver introiettato tesi pazzesche e ridicole al punto da non saper più distinguere tra narrazione e realtà. In entrambi i casi ci troviamo di fronte a una macchina della menzogna che ormai agisce in stato ipnotico e riesce a farla franca salvo quando scivola sulla stessa merda che diffonde. Tra l’altro non si capisce bene a quale titolo queste due – chiamiamole giornaliste per comodità – si siano occupate della vicenda dell’elicottero caduto in Venezuela, visto che Jackie Castillo, figlia di immigrati anticastristi ( e questo fa capire molte cose in merito alla volontà di propaganda), vive a Miami mentre Jeanne Bonner insegna italiano all’università del Connecticut, stato nel quale vive e l’anno scorso ha vinto un finanziamento per la traduzione in inglese di alcuni testi della nostra letteratura dopo un certo successo nella trasposizione  di Lessico familiare di Natalia Ginzburg e di alcune cose di Tabucchi.  Cosa hanno a che vedere queste due persone con le vicende venezuelane, soprattutto quelle di cronaca? Evidentemente nulla visto che non conoscono nemmeno l’abc del Paese o forse conoscono fin troppo bene quello della propaganda.

Ad ogni modo rimane il fatto che una “svista” incredibile è stata messa nero su bianco da due giornalisti, valutata e passata da altri quattro e infine vagliata dal team editoriale senza che un errore così  marchiano saltasse agli occhi di chi ogni giorno pretende di dare lezioni di correttezza e di essere il depositario della verità. Per di più la successiva correzione dell’articolo è accompagnata da una ammissione quanto mai ambigua: ” una precedente versione dell’articolo descrive in maniera errata come Juan Guaidò  è diventato presidente autoproclamato del Venezuela”. Un ricamo di ipocrisia e di non senso per evitare di dire apertamente che nessuno ha mai eletto il burattino di Washington. Di certo il lettore che sa poco o nulla del Venezuela non riceve alcuna informazione sull’errore, anzi nemmeno può capire in concreto in che cosa consista. Che poi è lo scopo finale di questa informazione.