barco-mercancias-696x350Ieri nel porto di La Guaira, in pratica un ‘estensione di Caracas, è arrivata una nave che ha scaricato quasi 1000 tonnellate di medicinali e materiale sanitario offerto dalla Cina, da Cuba, dall’organizzazione panamericana per la salute (Paho), suscitando grottesche  critiche riguardo all’ “interferenza” costituita da questa azione. Apparentemente può sembrare che vi sia una totale incongruenza tra queste azioni umanitarie e la tesi dell’ingerenza, visto che la mancanza di medicine è uno dei pretesti usati per demonizzare il regime di Maduro e impadronirsi del Venezuela: ci si dovrebbe teoricamente rallegrare per questo sostegno che allevia le sofferenze del popolo che stanno così a cuore a Washington. Ma visto che questa carenza, assieme a quella del cibo è precisamente dovuto agli embarghi e ai sabotaggi coordinati essa è perfettamente coerente con la occidentalis vergogna. In compenso i vascelli  che battono bandiera americana o inglese trasportano uomini armati fino ai denti pronti a sbarcare sulla costa venezuelana e “liberare” il Paese: nel Mar dei Caraibi è arrivata nei giorniMount bay scorsi la nave da sbarco britannica Mounts Bay con a bordo il 40° reparto dei Royal commando, ( il primo ad entrare in Irak tanto per la cronaca) ufficialmente per un’operazione di contrasto al traffico di droga, ma di fatto agli ordini dell’ US SouthCom. Così non contenta di aver rubato l’oro del Venezuela Londra manda i suoi uomini, in difesa della democrazia, ben s’intende.

Ma sarebbe ingiusto dire che anche l’occidente non si dia da fare con gli aiuti: il miliardario britannico nonché famigerato filantropo Richard Branson, padrone della Virgin Group, ha organizzato l’ennesimo concerto Live – Aid questa volta al confine tra Venezuela e Colombia per aiutare le popolazioni. E a questo proposito è interessante vedere che cosa ne pensa Roger Waters, la mente dei Pink Floid che in un video demolisce le buone intenzioni di questo padroncino delle ferriere ( qui). Del resto si sa bene bene come queste iniziative così caritatevoli servano ad incanalare soldi nei conti bancari degli organizzatori mentre solo gli spiccioli servono per fronteggiare i disastri umanitari per i quali si chiede l’obolo come è accaduto per i progetti di distribuzione dell’acqua in Africa. Tutto questo fa parte di un vasto sistema che attraverso il pretesto umanitario è funzionale  soprattutto a incamerare soldi e/o a creare cavalli di Troia per la geopolitica, Basta vedere cosa è successo ad Haiti, dove dopo il terremoto la Croce rossa Usa raccolse offerte per 500 milioni di dollari che sono serviti alla ricostruzione di ben 6 case per i senzatetto, anche se una parte consistente di questi denari sono stati dirottati per attenuare l’impatto mediatico sia dell’epidemia di colera scoppiata proprio per la noncuranza e la disorganizzazione negli aiuti, sia degli stupri di bambini ad opera dei soccorritori. Del resto tutte le donazioni provenienti dagli altri Paesi e raccolte da tutte le ong umanitarie sono state abbondantemente saccheggiate, comprese quelle italiane, come le cronache raccontarono a suo tempo.

In queste due navi, quella con le mille tonnellate di medicinali e quella con chissà quante bombe e marines pronti a scattare si condensano tutte le differenze tra un mondo nascente e un impero in declino le cui classi dominanti sono ansiose di mettere le mani su tutte le risorse possibili per poter far funzionare la macchina che garantisce il loro potere  la loro permanenza.