Il Ttip non era morto come avevamo sperato e creduto, ma si era solo assentato e ora ritorna in una versione apparentemente ridotta, ma se possibile ancora peggiore perché sarà un trattato “tedesco” che ai guai precedenti aggiungerà anche quello di coronare l’egemonia di Berlino in Europa. Le oligarchie atlantiche, dopo le proteste e i milioni di firme, hanno compreso che forse era eccessivo far digerire un trattato che sotto le spoglie di un accordo commerciale nascondeva la cessione di potere legislativo e dunque di sovranità alle multinazionali, così ora ci riprova senza passare dalla porta principale, ma attraverso la finestra aperta da Trump con le sue guerre commerciali. Secondo quanto riportato dal Financial Time tutto nasce dalla necessità per l’inquilino della Casa Bianca di recuperare l’appoggio, degli agricoltori, perso nelle elezioni di medio termine e dunque del tentativo di aumentare forzosamente l’export verso l’Europa. C’è un problema però visto che la filiera agroalimentare statunitense presenta modalità, passaggi e pratiche non ancora consentiti in Europa e per sbaragliare ogni resistenza residua Washington ha calato la spada di Brenno con la commissaria Ue al commercio Cecilia Malmstrom: se queste le barriere rimaste a tutela dei cittadini e della salute non cadranno, gli Usa potrebbero aumentare del 25% i dazi sulle importazioni di automobili e di materiali legati all’auto.
Ovviamente il Paese di gran lunga più interessato alla questione è la Germania visto che il gruppo Fiat non esiste più, la Francia esporta poco o nulla ed è investita dal problema solo per ciò che riguarda la consociata della Renault Nissan che tuttavia produce già in Usa e comunque fuori dalla Ue, la Gran Bretagna non ha più una vera e propria industria nazionale dell’auto visto che essa è ormai divisa fra tedeschi, indiani e americani e così dicasi per il resto del continente. Non stupirà dunque sapere che la Germania, spalleggiata da Austria, Olanda e Paesi dell’Est, sempre fedeli soldatini, anzi quasi burattini di Washington, sta facendo forti pressioni perché cada ogni barriera verso i prodotti dell’agricoltura e degli allevamenti ormonali made in Usa. A questo si deve aggiungere che la Bayer ha acquisito la Monsanto inventrice e maggior produttrice del glifosato oltre che di numerosi ogm e di certo una calata di braghe europea non farebbe che favorirla ulteriormente. Ma non basta perché nella trattativa generale entrano a quanto sembra anche gli interessi delle major dell’informatica e dell’intrattenimento statunitensi a cominciare da Facebook per finire a Netflix o a Amazon o Google che non soltanto chiedono esenzioni fiscali, ma la possibilità di far cadere le restrizioni in merito alla raccolta e alla vendita dei dati personali.
Insomma in un colpo solo il Ttip sarebbe di nuovo in piedi, più forte e più superbo che pria imponendo fin da subito una modifica della legislazione agro alimentare, delle regole fiscali e di quelle sulla riservatezza personale, mentre saremmo sommersi di american shit prodotti dalle major: di certo un bell’affare per noi che ormai in Usa non esportiamo più nemmeno mezza vite o al massimo qualche auto di super lusso come Ferrari e Maserati (le Lamborghini sono comunque già tedesche) sulle quali l’aumento dei dazi influirebbe in maniera assolutamente marginale. Questo scherzetto presentato da Bruxelles come un dolcetto: servirebbe solo ad ottenere l’ambito premio di danneggiare forse in maniera definitiva agricoltura e allevamento già messi in pericolo dal Ceta con il Canada checché ne dicano mestatori nel torbido dell’alimentare come Farinetti e compagnia cantante o parlante. E questo solo per fare un favore alla Germania la cui egemonia sul continente crescerebbe ancora di più: francamente anche essere servi di due padroni ha dei limiti.
La Germania rappresenta un vassallo di sicuro affidamento per gli Stati Uniti e la sua ristretta élite militar-finanziaria.
La politica deflazionistica imposta ai Paesi europei per bloccarne lo sviluppo industriale e tecnologico viene gestita nel migliore dei modi dal cane lupo tedesco, legato al padrone d’oltreoceano dal famigerato Kanzlerakte, un vero e proprio atto di vassallaggio di stampo medievale.
https://www.rischiocalcolato.it/2016/10/die-kanzlerakte-perche-la-germania-e-un-vassallo-degli-usa.html
Se in italia , in vario modo si deve fare un riferimento storico di un periodo quasi mitico, comunque glorioso, si si parla dell’impero romano… in Germania, di questi anni, almeno, che io abbia intuito, si tende a mitizzare il periodo storico del sacro romano impero…
Per dire, i franchi, erano una tribù germanica.
Come pure i longobardi…
Si può leggere:
http://www.avvocatolaser.net/2018/04/20/la-consulta-e-le-spese-di-lite-un-pezzetto-di-civilta/
Si può leggere:
https://www.carmillaonline.com/2019/01/16/istruzioni-per-diventare-fascisti-di-michela-murgia/
I grandi successi del (s?)governo giallo-verde ?
” dal peggioramento degli indicatori della fiducia di imprese e consumatori”
https://it.sputniknews.com/italia/201901187125481-italia-in-recessione-tecnica-dati-bankitalia/
“dal peggioramento degli indicatori della fiducia di imprese e consumatori”
Allora… le imprese spesso vendono per vie commerciali ai consumatori, che a loro volta sono Lavoratori.
Se il consumo cala, le aspettative delle aziende tendono a peggiorare e rallentano assunzioni e investimenti.
Dopo 20 anni di precarizzazione dei lavoratori… com’è che questi dovrebbero finanziare le imprese consumando spensieratamente ?
Perché i lavoratori dovrebbero avere buone aspettative.
buone aspettative ?
Gli USA hanno stipulato un trattato commerciale con Messico e Canada che ha gettato nel panico gli industriali tedeschi del settore automobilistico e li ha costretti a recarsi da Trump a concordare una serie di delocalizzazioni che avranno ripercussioni serie sull’occupazione europea.
Sembra un pò autolesionistico questo continuo puntare dei tedeschi su un segmento di mercato maturo e destinato all’obsolescenza come quello delle auto.
https://www.enzopennetta.it/2018/12/il-declino-del-modello-tedesco/
Vedremo quali conseguenze avrà, invece, il nuovo trattato franco-tedesco che sancirà la nascita di un blocco economico-militare poderoso all’interno dell’Europa e soprattutto la reazione degli Stati Uniti.
https://www.latribune.fr/economie/union-europeenne/le-nouveau-traite-franco-allemand-qui-sera-signe-le-22-janvier-804036.html
In Germania, perdente la guerra, stanno arrivando altri ordini da oltre oceano ?
https://www.tomshw.it/altro/la-germania-sta-pensando-di-escludere-huawei-dal-mercato-5g/
Non occorreva mettersi in una situazione tragica tipo la UE, per subirci le continue imposizioni della potenza imperiale…
https://it.sputniknews.com/punti_di_vista/201901187122738-cibo-salute-provacy-in-cambio-di-auto-pessimo-affare-commissione-ue-trump/
“francamente anche essere servi di due padroni ha dei limiti.”
Che poi uno dei padroni è la derivazione ( il vice…) dell’altro.