Come probabilmente già sappiamo tutti ieri sera mentre il Paese era in trepida attesa del discorso del presidente, un tizio che un po’ gli rassomiglia, ma anche truccato da essere pressoché identico a lui è riuscito ad infiltrarsi al Quirinale, giocando proprio sulla rassomiglianza con Mattarella. Si è nascosto nei meandri del palazzo e al momento buono ha addormentato il presidente con il cloroformio (nessuno se ne accorto al momento perché pare che questa sia la normale condizione del Capo dello Stato) ed è riuscito a registrare al suo posto il discorsetto di Capodanno senza che nessuno se ne accorgesse. Dopo l’impresa il sosia stava per uscire indenne dal Quirinale quando alcuni corazzieri hanno notato un’insolita vitalità nei suoi movimenti, si sono insospettiti, lo hanno avvicinato con il pretesto degli auguri e hanno scoperto l’inganno anche perché l’uomo travolto dalla tensione del momento tradiva una pronuncia dell’italiano non proprio perfetta.
Adesso sappiamo che si tratta di un cittadino francese, Serge Lapalisse che secondo i servizi segreti di Parigi si era già da tempo radicalizzato nell’europeismo ed era sospettato di far parte del gruppo di azione Adolf Juncker. I militanti questa fazione sono noti per un’azione dimostrativa organizzata alla fine dell’estate nei dintorni di Colombey les deux eglises: avevano dato l’assalto a una casa di riposo, rubando i soldi custoditi in cassaforte e facendosi consegnare dal numeroso personale precario o in nero e dagli ospiti orologi, gioielli, bancomat e carte di credito, insomma qualunque cosa, per poi consegnarli alla sede parigina della banca Rothschild che li ha incamerati e trasformati in futures. In virtù di quest’ultima buona azione il presidente Macron aveva esortato le forze dell’ordine a non arrestare i membri del commando perché non era chiaro se avessero voluto rubare o costringere i derubati all’investimento. La discussione giuridica è ancora in corso, ma da quanto è possibile sapere dalla stampa transalpina, il Consiglio costituzionale è propenso a stabilire che le benefiche finalità dell’azione siano prevalenti rispetto al reato di furto.
Ad ogni modo ci sono volute molte ore per identificare il sosia di Mattarella che tra l’altro nel sottofondo di una valigetta scoperta poi nella sua auto nascondeva tutta una serie di documenti di identità appartenenti a cittadini di origine nordafricana e a banchieri della “city” di Francoforte. Tutto questo però è avvenuto nel corso della notte: il momento più drammatico è stato l’accorrere dei medici per risvegliare il presidente Mattarella e sostenerlo farmacologicamente per consentirgli di tenere il discorso visto che il tempo il tempo stringeva. Il capo dello stato ha voluto prima per curiosità ascoltare la registrazione fatta dall’impostore e a quel punto ha fatto sapere al suo staff che si era verificato un fatto inaudito: Lapalisse aveva integralmente copiato il discorso che Mattarella si apprestava a pronunciare davanti agli italiani. Così mentre si avviavano le indagini per scoprire come fosse potuta accadere una cosa del genere, se insomma ci fosse una talpa al Quirinale, il presidente stesso ha deciso di mandare in onda il discorso registrato dal sosia visto che era identico al suo e l’aspetto era assolutamente uguale all’originale. Pare che il presidente abbia esclamato: se non fosse lui sarei io.
Dopo la messa in onda del discorso sono giunte molte attestazioni di consenso e di stima, ma da quanto è filtrato finora dalle indiscrezioni (gli inquirenti ostentano il massimo riserbo) il gruppo di azione Adolf Juncker ha diffuso un documento in cui accusa di tradimento del proprio affiliato Lapalisse: la ragione sta nel fatto che dopo aver detto che la sicurezza nasce dalla difesa dei “valori positivi della convivenza” come era stato convenuto nel covo del gruppo in via Marechal Mortier nel XX arrondissement, egli si è preso la libertà di aggiungere anche “ dalle garanzie di lavoro, istruzione e attenzione per giovani e anziani”. Una cosa inammissibile per i radicalizzati che la ritengono un’offesa ai valori dell’occidente contemporaneo, ma che ha quanto pare non è piaciuta nemmeno al vero Juncker in carne ed ossa. Tutto però è stato chiarito quando Mattarella ha spiegato al presidente della Commissione europea che “c’etait pour rire” che in italiano equivale a si fa per dire. E in effetti una bella risata non guasta a Capodanno.
Se i 5S, taglieranno pensioni d’oro o gli stipendi dei politicanti sarà una cosa BEN FATTA
! https://www.ilmessaggero.it/video/politica/di_maio_di_battista_stipendi_parlamentari-4203180.html
L’importo dei tagli andrà però redistribuito tra le classi sociali meno abbienti, per realizzare uguaglianza sostanziale.
Ma per davvero un risata riuscirà a seppellirli tutti sti signori ?
Non preoccupiamoci in arrivo un cambiamento gattopardesco, con tanto di rivolta all’itaGGliana,e con di gilet annessi:
https://it.sputniknews.com/italia/201812307032761-berlusconi-a-gennaio-gilet-azzurri-dappertutto/
eccerto, deve esserci un gombloddo europeista contro gli indomiti rivoluzionai gialloverdi che nel giro di tre mesi
1) sono usciti dall’euro
2) hanno rafforzato lo stato sociale dopo 30 anni di devastazioni ridando pensioni da sopravvivenza ad età che pemettessero di goderne un po’ anzichè usarle solo per comprarsi la tomba viste le condizioni di salute del lavoratore medio all’età prevista dalla Fornero.
3) hanno stbilito un reddito universale incondizionato a tutti i disoccupati in modo da non renderli alla mercè degli stipendi miserabili dei padroncini, che sono stati prontamente messi in galera pe schiavismo dal Politburo del partito bolscevico di Salvini.
4) hanno disposto la gogna e l’esproprio totale dei beni ai parassiti evasori e ai delocalizzatori.
E’ evidente che solo un gombloddo può rovesciare il governo più popolare di sempre per aver intrapreso queste riforme.
Nessun complotto, sono le 2 facce della stessa medaglia turbo capitalista… ma una si è sta camuffando da rivoltosa, per truccare le carte (confondere le acque…) di una vera possibile rivolta popolare, questo è alquanto intuitivo almeno a chi fa parte delle classi subalterne.
“Quando è l’ora di marciare molti non sanno che il nemico marcia alla loro testa”.
Bertolt Brecht
Direi che i giallo verdi ( con leghisti simil berlusconiani…), sono qualche millimetro sopra al Berlusca,spero che se ne siano accorti un po’ tutti, salvo quelli che sono ammiratori del berlusca.
Ma Non mi sembra sia il caso di parlare a lungo del peggio del peggio.
Se è vero che i 5S stanno tagliando le pensioni più elevate, e che magari vogliono tagliare i compensi dei politicanti, la Differenza con Berlusca è enorme.