Oggi mi tocca un compito facile, ma spero interessante e fruttuoso con un piccolo esempio di come la manipolazione informativa si abbassi anche ai più miserabili trucchetti, quando i comuni espedienti di ripresa non bastano a manipolare la realtà.   . E’ sabato 15  dicembre e una nuova ondata di gilets gialli  si riversa su tutte le piazze delle città principali nonostante Macron il giorno prima avesse tenuto il suo discorso televisivo promettendo alcune elemosine nel tentativo di sedare la nuova jacquerie.  La sera France 3 nel suo telegiornale 19/20 fa un quadro generale della situazione, naturalmente di comodo e mentre la speaker parla alle sue spalle compare la foto macron_demission-65e98che compare a sinistra scattata dieci ore prima davanti all’Opera da Geoffroy Van der Hasselt, fotografo dell’Associated press,. Come si può vedere chiaramente i manifestanti innalzano un cartello in cui c’è scritto Macron sulla parte superiore ed è completamente vuoto in quella inferiore. Insomma un cartello assolutamente insensato che avrebbe potuto passare anche per una manifestazione di appoggio nei confronti dell’inquilino dell’Eliseo. Disgraziatamente però non si tratta della foto originale macron_demission2-0338eche è invece quella vedete qui sulla destra e nella quale sotto Macron compare in rosso la scritta dégage che vuol dire levati, vattene . Non si può certo dire che si sia trattato di un errore perché la cancellazione di una scritta, sebbene non sia un’operazione particolarmente difficile, richiede tempo, attenzione e una buona manualità col mouse, non può in nessun modo essere involontaria. Che una simile idea possa solo traversare la mente dei redattori più rozzi, attesta il clima che regna all’interno dei canali di stato francesi:  tutto vale e non c’è menzogna troppo grande pur di manipolare gli ascoltatori. Da notare che la foto di agenzia aveva raggiunto tutti i più importanti organi di informazione, ma nessuno si è dato la pena di denunciare l’accaduto che sarebbe passato sotto silenzio se non fosse stato per RT France, dalla cui “propaganda” la Ue ci vuole proteggere.

Ma una volta passato il Rubicone della menzogna il prossimo passo potrebbe essere quello di non limitarsi a cancellare ciò che non piace alle mosche cocchiere, ma a riscrivere del tutto i cartelli, magari inneggiando a Macron o a qualunque personaggio contestato dalle folle. Faccio notare che esistono sistemi, più complessi che possono fare la stessa cosa sulle sequenze video: è solo questione di tempo perché il potere assediato ricorra a trucchi indegni pur di disinformare e tenere sotto il giogo la parte di popolazione che non ha ancora squarciato il velo di Maia dello stato delle cose. Finora la democrazia ha perso continuamente pezzi e sostanza trasformandoci in un’elettocrazia dove le scelte sono esclusivamente figurative, ma si era conservata una certa forma, una sorta di residua dignità. Ora sta per scomparire anche quella.

DuiRlZHXcAA5jyO