Quando Trump venne eletto ne fui contento per due ragioni che non hanno nulla a che vedere con gli umori degli opposti beghinaggi politici o pseudo tali: la prima consisteva nella sconfitta della potenza di fuoco informativa e comunicativa del globalismo ortodosso, evento che aveva un valore in sé molto al di là e al di sopra del personaggio che aveva incarnato questa “ribellione”, fatto che trova un analogo anche in Italia. La seconda era che l’arrivo alla Casa Bianca di un personaggio così rozzo e “americano” avrebbe cancellato il trompe l’oeil di ipocrisie divenuto intollerabile con Obama e messo a nudo la realtà di una potenza imperiale aggressiva e violenta sotto ogni punto di vista capace di tollerare soltanto sudditi ma non partner. Insomma una ventata di realismo in mezzo al maramaldeggiare di una confusa retorica che poi serviva agli ambienti per così dire atlantisti anche se situati su altri oceani, di dare appoggio a ogni guerra e a ogni strage di uomini, di verità e di diritto.
Quanto al primo motivo a due anni di distanza possiamo tranquillamente parlare di occasione perduta perché non si è realizzata quella presa di coscienza che si poteva sperare e si assiste a una miserabile batracomiomachia fra tifoserie. Per dirla con le parole di Naomi Klein pronunciate all’ indomani dell’elezioni di Trump: ” E’ stato ignorato i il motivo principale per cui ci troviamo a vivere questo incubo ad occhi aperti: il neoliberismo. E’ questa visione del mondo – totalmente incarnata da Hillary Clinton e dal suo ambiente – che è stata inefficace contro Trump . La decisione di presentare questo tipo di scontro ha determinato il nostro destino: se non riusciamo a imparare nulla, perché non dovremmo almeno apprendere la lezione che viene da questo errore? Ecco cosa dobbiamo ammettere: un sacco di persone soffre e sta all’inferno. Con le politiche neoliberiste di deregolamentazione e privatizzazione, con l’austerità e le imprese transnazionali, i livelli di vita sono drammaticamente peggiorati. le persone hanno perso il lavoro, hanno perso le pensioni, hanno perso gran parte delle reti di sicurezza che rendevano queste perdite meno spaventose. E per i loro figli si annuncia un futuro anche peggiore dell’attuale precarietà”. Infatti se la potenza di fuoco di un’ informazione centralizzata non è riuscita ad evitare il disastro elettorale per i suoi referenti politici diretti è però finora riuscita a impedire che il discorso pubblico si evolvesse e si affrancasse dal reciproco sventolio di feticci privi di senso o disseccati del senso originario e che si mettesse mano a un generale cambiamento di paradigma che di certo non può essere rappresentato da un mero ritorno di sovranismo .
Quanto alla seconda ragione essa si è invece realizzata in pieno: le politiche protezioniste contro la Cina, il voltafaccia sull’Iran, la grottesca commedia della Corea del Nord, il mantenimento di sanzioni oltre ogni plausibilità, le manovre mediorientali, il tentativo peraltro riuscito di riconquista dell’America Latina, la riedizione di una guerra fredda completamente artificiale, tutto realizzato, senza più mediazioni o infingimenti in un’ atmosfera di tracotanza e di aperto disprezzo verso un ipotetico diritto internazionale hanno mostrato come geopolitica ed economia vadano a braccetto nel progetto di dominio e abbiano fatto degli Usa una sorta di nemico universale. Come tutto questo non bastasse è piombato nelle cronache l’affaire Kashoggi: nel momento stesso in cui Washington ha fatto finta di credere all’Arabia Saudita e alla ridicola dinamica dell’uccisione del giornalista – magnate -.agente segreto, peraltro protegé degli Usa e probabilmente legato a oscuri piani contro casa Saud, ma specialmente contro la sua eminenza grigia, il principe bin Sultan viene dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio e di qualunque irragionevole illusione, l’assoluta parzialità degli Usa nel perseguire i propri interessi sia economici (massiccio acquisto di armi da parte dei sauditi e de enormi investimenti negli States) sia geopolitici essendo Riad il fulcro di appoggio di tutto il caos in mediorente e nel golfo. Insomma l’ Arabia Saudita non può essere toccata, qualunque cosa faccia, dalle stragi in Yemen all’assassinio nelle ambasciate, mostrando così tutta la precedente e untuosa pretestuosità di interventi, guerre e sanzioni attuate in nome di principi messi sotto i piedi.
Al contempo però la vicenda Kashoggi dimostra anche la debolezza dell’impero di fronte all’inevitabile avanzata della multipolarità, per cui Washington deve disperatamente cedere alle ambizioni e alle manovre dei suoi spalleggiatori per evitare di perdere le sue pedine e accelerare il proprio declino. Solo con l’Europa, resa ormai debolissima dalle sue stesse logiche interne e dai condizionamenti politici dei miliardari di Davos e dei loro valletti che negli Usa vedono il loro guardaspalle, può spadroneggiare sia portando alla guerra i suoi vassalli in vista di ricompense che non ci saranno, sia alzando la voce per stimolarli a battaglie suicide. Forse non è cambiato molto rispetto al passato ma è il tono sguaiato del comando che non consente alle elites continentali di apparire come alleati e non come servi.
Cortese Anonimo,
Voglio chiarire meglio la natura dei dubbi che ho espresso nei commenti di sotto, ispirati da un passaggio che forse era di Lorenzo, e circa i quali ho chiesto una valutazione a tutti i commentatori interessati
Ho anche notato che il Simplicissimus ha sempre disdegnato Sanders, ma ancora di più Corbyn in inghilterra
Eppure, Corbyn soprattutto, si è spinto molto in avanti nella affermazione e difesa degli interessi popolari, ed anche rispetto alla fine delle spese militari e della guerrafondaia politica inglese
L’unica cosa, Corbyn non cerca la alleanza diretta con Putin, a differenza di Salvini, Le Pen, e simili sovranisti a favore degli interessi delle classi altolocate
Ma il Simplicissimus tutti questi sovranisti per ricconi, li appoggia e li decanta tutti, verso Corbyn ha invece sempre avuto un atteggiamento di indifferenza se non di ostilità,. Ma tutto ciò è nell’interesse dello stato russo o in quello delle masse popolari ?
il post è bello , ma contiene una mistificazione. Il Simplicissimus salutò a vittoria di trump come la sconfitta del neoliberismo e dell finanziarizzazione, non come un elemento utile alla chiarificazione
Se ne occupo in molti post, e solo in seconda battuta , che progressivamente divenne la prima, enumerò gli elemento di chiarificazione che oggi rivendica
Ci invitò anche a scendere in piazza per difendere il governo lega stellato, tra un pò dirà che aveva salutato con favore il risultato del 4 marzo solo perchè esso avrebbe contribuito a fare chiarezza
Complimenti comunque al mestiere. Un commentatore di cui non ricordo il nome, forse Lorenzo, non troppo tempo fa ha scritto una cosa cui in un primo momento non avevo dato granchè importanza, ma che poi ha continuato a frullarmi nella mente.
Probabilmente Lorenzo, osservava che il Simplicissimus denigra scientificamente tutto quello che riguarda l’occidente, manifestando entusiasmo per tutto ciò che viene da Putin, al punto che, forse Lorenzo, paventava che il Simplicissimus potesse far parte d un programma propagandistico russo
Se anche fosse, meglio un po di propaganda russa che il solo punto di vista atlantista, non meno ideologico e pervasivo
Ma forse, con la tesi espressa credo da Lorenzo, si spiega il sostegno ferreo che il simplicissimus da agli interessi russi, laddove dovrebbe mettere in primo piano gli interessi delle masse popolari, che in anche Russia sono comunque espropriate e vivono male, causa un regime che con gli oligarchi è solo sceso a patti..
la questione resta aperta, sarebbe interessante sentire pareri ulteriori, preferibilmente non inutilmente polemici
Si può leggere:
https://comedonchisciotte.org/e-matematica-che-a-salvini-interessi-che-tutto-peggiori-in-una-semplice-pagina/
Io molto più prosaicamente, banalmente e itaGlianamente, penso che ilsimplicissimuss attenda quota cento da questo (s)governo e se ne freghi di tutto il resto, in sostanza…
Non potendo dare a vedere in modo esplicito il suo prosaico cinismo menefreghismo, condisce il tutto con grandi paroloni, in ciò assomiglia alla Lombroso che ha una mal dissimulata fissa per il femminismo…
e sembra far parte di quella sinistra sinistrata pro immigrazionista a prescindere, che poi si sa, più l’esercito di riserva si ingrossa più le possibilità di rendita e sfruttamento ci sono per i vari caporali sinistrati, a danno del popolo nazione.
Se i sinistrati avessero a cuore le sorti della classi subalterne, si preoccuperebbero prima di tutto delle classi subalterne itagliane, che loro hanno portato sul baratro.
Esercito di riserva, che diviene Scusa buona per Salvini per portarci verso il fascismo con la compiacenza degli Arrivista ( alla poltrona, lautamente stipendiata…) 5S.
lei Jorge accennava ai danni prodotti dalla social democrazia tedesca, ecco dovrebbe meditare su quelli prodotti costantemente dai sinistrati itaGliani zeppi di clientelismi, familismi e ipocrisie.
fosse così, non facilmente la avrà, il governo ha tolto il provvedimento dalla legge di stabilità, dicendo che lo attuerà eguamente , ma è una chiara presa per il culo… per facce da culo
Esternalità negative ?
Bellissimo post, sì. Purtroppo sì.
Splendido post. Complimenti.