saloniccoProbabilmente la fantascienza sociologica degli anni ’60 e ’70 è il corpus ideologico che ispira la politica attuale e i suoi personaggi:  discorsi come quelli che ascoltiamo quotidianamente appena mezzo secolo fa venivano considerati possibili solo in un lontanissimo futuro dei dannati, eppure  si sono tradotti in realtà in un  brevissimo volgere di anni sotto l’infuriare di un egemonia culturale ingigantita come non mai dal possesso dei media. Prendiamo ad esempio questo botta e risposta avvenuto a distanza fra Tsipras e Juncker che apre davvero un baratro di cinismo e di menzogna come mai si era visto.

Dunque il leader greco due settimane fa va a Salonicco,  fianco a fianco con l’ambasciatore americano a testimonianza esplicita e sottolineata di affinità ideologico – affaristiche,  nonché di amicale sottomissione sulla  faccenda della Macedonia, per inaugurare la locale fiera e da quel pulpito annuncia la grande rivoluzione del suo governo, quella che dovrebbe liberare la Grecia dal calcagno della troika, ossia il fatto che il drammatico taglio delle pensioni non verrà attuato immediatamente, come concordato a Bruxelles, ma solo a partire dal gennaio del 2019. Insomma questo Lenin dello zazichi sorprende sempre per la sua temerarietà e ampiezza di visione. Tuttavia la cosa non piace affatto alla troika e dalle prime brume brusselesche, Junker o meglio il suo segretario tuttofare di cui abbiamo parlato qui , fa sentire la sua contrarietà:  “le misure votate devono essere applicate alla lettera”.

Sussurri e grida ad Atene dove forse pensavano che qualche mese di dilazione in un piano di distruzione pensionistica della durata di 4 anni  sarebbe stato concesso, ma il geniale Tsipras tra il corrucciato e l’arrendevole fa sapere che lo sgarro non è poi tanto grave perché “dato che questa diminuzione riguarda principalmente i pensionati di età dai 70 anni in su, il problema è solo temporaneo perché naturalmente, queste pensioni cesseranno di essere pagate, col tempo”. Si è dimenticato di aggiungere che visti i tagli alla sanità che hanno escluso due milioni e mezzo di persone da ogni possibilità di cure anche per le malattie oncologiche, questo risparmio sarà molto più rapido del previsto realizzando quel circolo virtuoso tante volte auspicato fra le righe dei suoi documenti  dal Fondo monetario. Se ci aggiungiamo che le vaste proteste a Salonicco per l’arrivo di Tsipras sono state fronteggiate dalle forze di sicurezza direttamente guidate dall’Fbi, si ha il quadro completo della decozione del Paese e della sua totale svendita.

Ora che abbiamo sentito un leader politico dire apertamente che il problema delle pensioni si risolve con il turn over della morte, ci possiamo rendere conto che quando si superano certi limiti di sottomissione dopo non è più possibile tornare indietro, Lo dobbiamo tenere a mente soprattutto in questo passaggio di anni che sarà costellato di ricatti: le virtù salvifiche del ” “No” sono preziose perché l’avversario conta sul fatto che la magica parola non venga mai pronunciata, che nessuno vada mai a scoprire le carte.