Oggi sarò proprio brevissimo. Mi chiedo per quale motivo la Cgil da anni assente nella tutela del lavoro e sempre più spesso in rotta di collisione con i sindacati di base, non paga di onorare Marchionne, sembri presa da un vero furore contro il proposito del governo di arrivare a una sorta di ” pace fiscale” ossia a uno sconto sui contenziosi in atto per raggranellare qualche soldo. Che si tratti di una sorta di condono non c’è alcun dubbio, ma non riesco a capire perché quando il governo Renzi ha fatto la stessa cosa con la rottamazione dei ruoli Equitalia non sia volata una mosca.
Certo si rischia di favorire l’evasione, ma bisogna stare bene attenti perché qui solo una piccola parte delle richieste si riferisce a grosse cifre e a persone che grazie ai propri mezzi e alle scappatoie della legge e delle regole societarie finiranno comunque per sborsare molto meno del dovuto se non addirittura nulla, per non parlare degli evasori stellari come Amazon e Google: il grosso è formato da un’enormità di piccole richieste, per esempio multe e bolli non onorati o pagati anni prima ma di cui si sono perse le ricevute e che nel frattempo si sono riempiti di interessi e more, da iscrizioni a ordini e albi “evasi”, da valanghe di pagamenti in media relativamente modesti la cui legittimità è tutta da esaminare, ma che richiedono risorse che non ci sono per adire i tribunali e via dicendo. In tantissimi casi le persone si trovano nell’impossibilità di pagare o di poterlo fare solo con lunghe rateazioni, allungando a dismisura i tempi dei pagamenti. Potrei fare mille esempi, compreso quello di una mia amica che ha una “cartella” monstre di 250 mila euro da pagare per essere entrata molte volte nel centro storico di Roma e multata nonostante avesse tanto di permesso del Comune. Dunque una ulteriore rottamazione potrebbe servire ad alleggerire i cittadini e a far incassare qualche quattrino allo stato senza doverne spendere di più per ottenerli in futuro, senza anni di costose vicende giudiziarie o rateazioni infinite, ma l’importante è capire che il profilo medio di questi piccoli “evasori” è molto più vicino all’iscritto della Cgil che non agli “amici degli amici”.
Nonostante non sia immediatamente intuitivo l’evasione fiscale scorre solo marginalmente attraverso le cartelle della ex equitalia: il grosso infatti rarissimamente emerge da ciò che conosciamo fin troppo bene, ossia dai pagamenti brevi manu e senza fattura o con fattura “auto ridotta” che vanno dal ristorante all’idraulico, dall’imbianchino al meccanico per andare fino a lavori episodici totalmente al di fuori di ogni controllo: tutto un mondo che in realtà ha vissuto e vive grazie agli studi di settore per i quali basta pagare il minimo di quanto essi dicono per rendere remota la possibilità degli accertamenti. Paradossalmente solo chi stenta a farcela e ha difficoltà a pagare diventa il soggetto ideale dei controlli. E si può essere sicuri che l’evasore di professione pagherà l’obolo pur di mantenere in piedi la sua filiera.
Ciò che voglio dire è che non si tratta dei condoni berlusconiani per i miliardari e che anzi la quantità di balzelli che vengono richiesti corrisponde precisamente a una filosofia che per lasciare intatto il grande o medio evasore o magari quello che non ha pagato i contributi, per rifarsi poi sui pesci piccoli e piccolissimi con una serie di regole aggrovigliate, mutevoli, spesso ambigue e incanalate in una burocrazia psichiatrica, studiate più per fare da tassazione surrettizia che per governare interi settori della vita pubblica. Naturalmente del possibile sconto godranno anche persone in mala fede, questo è inevitabile non essendoci la volontà politica di azzerare certi debiti e di lasciarne intatti altri, ma non credo che nel contesto di cui stiamo parlando questo sia dirimente. La Cgil pensi ai casi suoi, pensi agli operai di Melfi di cui aborrisce gli scioperi, agli esuberi che firma come se non esistesse un domani e magari cerchi di fare le barricate contro la flat tax: pensi a non essere evasiva rispetto ai suoi compiti piuttosto che fare la battaglia su queste cose.
Il bello è che in giro ci sono un sacco di persone che ragionano come la CGIL. E sempre il bello è che questi “Savonarola” da tastiera, che odiano ugualmente l’idraulico e Amazon (salvo poi pretendere fattura dall’idraulico e comprare schifezze su Amazon) senza comprenderne la differenza perché poi l’idraulico compra e spende in Italia, Amazon nemmeno ci paga le tasse, ebbene in giro ci sono tanti di quei ciechi con i quali non puoi parlare, nemmeno con l’evidenza sotto mano, tutti a urlare all’evasore perché lavoratori dipendenti.
Io sono lavoratore dipendente e ho calcolato, fatto poi emerso anche in diversi studi, che tra tasse dirette e tasse indirette pago quasi il 60% di tasse sul reddito. Una socialdemocrazia nascosta, la nostra. Ma io, e molti come me, non facciamo lavori in nero, non avrei la mentalità. Ma a molti lavoratori dipendenti tocca proprio fare un secondo lavoro, perché il primo è sottopagato. Uno schifo, una ingiuria, perché diversi sono dipendenti pubblici. Difficilmente saranno rintracciabili, ma i Savonarola dovrebbero infuriarsi anche con questi, per stupida estrema coerenza.
Non dovrebbe essere così, ma prima di avventarsi su idraulici e impiegati delle poste, non sarebbe il caso di fare pelo e contropelo su Amazon, Google, altre potenti multinazionali, banche, assicurazioni, così per fare un primo elenco?
Dovrebbe essere ormai chiaro che a certi sindacati e sindacalisti di regime fa più comodo fare affare coi padroni che rappresentare i lavoratori.
società caf, patronati, scuole formazione lavoro, società di somministrazione, inerinali… società di servizi… assicurazioni lavoratori e non solo, etc. etc., che macinano centinaia di miliardi…?
sai quanto possa fregare dei lavoraotri a questa feccia umana che campa sulle spalle dei lavoratori?
c’é qualcuno che si ricorda che é esistito (ed esiste ancora!) un segretariko nazionale sindacale che si era assegnato uno stipendio annuo di trecentomila euro? pensate che sto figuro potesse avere rispetto dei lavoratori che assiriva di rappresentere?
“La Cgil pensi ai casi suoi, pensi agli operai di Melfi e agli esuberi che firma come se non esistesse un domani p magari cerchi di fare le barricate contro la flat tax: pensi a non essere evasiva rispetto ai suoi compiti piuttosto che agli evasori.”
A questi di fare i sindacalisti, proprio Non gli riesce;
chissà le persone precarie o licenziate come faranno a pagare le tasse…questo bisognerebbe chiederlo alla CGIL…
“Ciò che voglio dire è che non si tratta dei condoni berlusconiani per i miliardari e che anzi la quantità di balzelli che vengono richiesti corrisponde precisamente a una filosofia che per lasciare intatto il grande o medio evasore e si è sempre rifatta sui pesci piccoli e piccolissimi con una serie di regole aggrovigliate, spesso ambigue, studiate più per fare da tassazione surrettizia che per governare interi settori della vita pubblica. ”
Sacrosante Parole.