Com’è noto il complesso del maggiordomo è quella sindrome per cui il servo, il dipendente si immedesima a tal punto con il punto di vista del padrone da diventare molto più severo o idiota o sfegatato dell’originale, perdendo ogni senso della misura e finendo per diventare una macchietta. Questo accade a parecchi giornalisti italiani targati Washington, ma Gianni Riotta li batte tutti a tal punto che forse più che un caso di giornalismo sentenzioso e vacuo, si potrebbe trattare di un disturbo comportamentale. Inviato in Russia a seguire il mondiale di calcio, vista l’ampiezza di scrittura del nostro, in grado di rendere noioso e pedante qualsiasi argomento, si è subito inventato che la cattiva polizia russa sequestra i cellulari di chiunque osi criticare Putin.
La notizia era tratta da un giornale russo di fede per così dire occidentale e del resto scritto in inglese,ma nel quale veniva ipotizzato il provvedimento in caso di sospetto terrorismo, cosa che peraltro è d’uso in tutto l’occidente. Ma non è tanto il patetico Riotta mannaro che mi interessa, quanto il fatto che il giornalista e i suoi amici di merenda americaneggianti abbiano in seguito dato una dimostrazione di grottesca protervia italiota, prima non ammettendo di avere pestato una merda come si dice in gergo giornalistico, ma addirittura orchestrando un piccolo coro ululante contro la Federazione calcistica russa che ha osato chiedere la fonte della notizia. “Non funziona così” dice lo scherano amico, perché se non lo sapete questi squallidi chierici delle fake news delle fonti se ne fottono, hanno solo bisogni della voce del padrone: qualche serio controllo impedirebbe loro qualsiasi attività di falso ideologico nelle quale sono impegnati come valletti della lotta di classe al contrario.
Ma la smentita vera viene proprio dagli ispiratori del riottoso maggiordomo della stampa a stelle e strisce che potremmo chiamare perariottario: la clamorosa notizia del sequestro dei cellulari per i giornalisti che criticano Putin non è stata ripresa nemmeno dalle fonti più trucide dell’informazione americana, per le quali invece una cosa del genere varrebbe oro. Evidentemente hanno evitato di fare una figura da cioccolatai raccontando una cosa così evidentemente falsa e oltretutto ridicola visto che Putin, anche se lo volesse, non si farebbe mai prendere in castagna con una fesseria del genere: non è certo così coglione come qualche corrispondente nostrano. Riotta rimane dunque sostanzialmente solo con la sua denuncia e con il piccolo il piccolo branco di coyote ad ululare alla luna: tanto poi se ne ritorna in Italia, dove tutto viene perdonato e passa, come si diceva una volta in cavalleria. Continuerà a fingersi grande giornalista, calcando le scene della carta stampata grazie ad editori cui i valletti non dispiacciono nemmeno quando combinano malestri nella loro ansia di servire. E magari cancellerà prima o poi i twitter dell’altisonante protesta come gli è accaduto per la vicenda di Arkadji Babchenko, altra situazione nella quale non è riuscito a trattenere il suo complesso. Lasciatemi dire che i tempi per la libertà di stampa di espressione sono davvero cupi, se a farsene falsi campioni sono personaggi del genere. No, la libertà davvero non funziona così.
tra un “”commento”” e l’altro, poesia in musica:
“E fu così che da un giorno all’altro
Bocca di rosa si tirò addosso
L’ira funesta delle cagnette
A cui aveva sottratto l’osso
Ma le comari di un paesino
Non brillano certo in iniziativa
Le contromisure fino a quel punto
Si limitavano all’invettiva
Si sa che la gente dà buoni consigli
Sentendosi come Gesù nel tempio
Si sa che la gente dà buoni consigli
Se non può più dare cattivo esempio
Così una vecchia mai stata moglie
Senza mai figli, senza più voglie
Si prese la briga e di certo il gusto
Di dare a tutte il consiglio giusto
E rivolgendosi alle cornute
Le apostrofò con parole argute
“Il furto d’amore sarà punito”
Disse “all’ordine costituito”
Parto di fondo. Il dr Capece è per me un mistero (lo seguo da almeno 3 anni), un mistero anche che il blog/commenti sia quasi esclusivamente infestato da alcune persone dall’ego ipertrofico che di fatto sono uova di cuculo, ogni volta che si schiudono buttano fuori gli altri.
Questo è un vero peccato ed essendo stata in passato (con un Nic) estromessa dalla protervia verbale di costoro,di fatto ho smesso di commentare alcunché e ho l’impressione che sia avvenuta la stessa cosa anche per altri. E’ solo un’impressione naturalmente, ma trova una sorta di conferma indiretta nel fatto che secondo me Capece meriterebbe maggior platea (anche se non sono del tutto d’accordo con lui): può darsi che la gente lo legga e non intervenga? può darsi che poi piano piano si allontani (io lo sto facendo)? Avrebbe potuto Capece moderare questi assalti alla diligenza da parte di rivoluzionari da tastiera (Troll?) che hanno quasi sempre fatto copia incolla delle loro fissazioni impedendo qualsiasi reale scambio di opinioni?
Non lo so, ma l’anemia è evidente.
Tu sei arrivata abbastanza di recente ma forse avrai notato queste cose.
(Della Lombroso non so più nulla, mi sono chiesta che fine ha fatto).
Questi son tempi di schieramenti, e gli spazi del dialogo e della dialettica si sono ristretti parecchio ovunque.
Per quanto riguarda invece tw (uso nicname) quello che ti arriva dipende moltissimo dalla tua TL e personalmente trovo sia l’unico social dove puoi, se vuoi, informarti rapidamente e approfondire poi.
PS: ultimamente scrinsciotto anch’io tutto quello che rientra alla voce NONciSipuòCredere: ho la cartella piena.
ciao
Ho avuto modo di scrivere direttamente al dottor Capece, una volta perchè il suo blog mi sputava fuori e mi faceva finire nello spam (subito risposto, subito sistemato, il dottor Capece è una persona squisita) e un’altra per scambiare email con un altro raro lettore del blog con cui posso scambiare riflessioni interessanti senza INFESTARE il blog medesimo (anche quella volta, gentilissimo).
Io credo che sia letto e conosciuto abbastanza questo blog, che piaccia anche molto, ma hai ragione, cara omonima, dovrebbe avere una marea di commenti, essendo molto stimolante.
Da quello che ho capito , il dottor Capece non intende moderare il blog e purtroppo questa mancanza di moderazione (fosse solo, da amministratore del blog medesimo, eliminare i ripetuti commenti infestanti con copia incolla) se da una parte genera un senso di libertà non usuale (chi apre un blog spesso si sente un semidio che deve sempre mettere il becco, addirittura con regole codificate, scocciandosi se qualcuno pone domande a cui ha già risposto) dall’altra arriva a ciò che tu hai ben descritto: un’anarchia letale che impedisce il dibattito e lo scambio di opinioni. Tuttavia, come ho già scritto, ho invece trovato rari ma ottimi commentatori qui.
Peccato perchè i post e i rari commentatori sono di buonissimo livello, aiiutano la riflessione e pongono le basi per avanzare ulteriori chiarimenti, aggiunte, note, informazioni.
Si sono arrivata di recente (una anno e mezzo al massimo) e ho potuto scambiare un 2/3 volte addirittura commenti con Anna Lombroso, gentilissima anch’ella e appunto disposta a scrivere nei commenti.
Su twitter concordo, dopo quasi dieci anni ho una TL che mi permette di informarmi su ciò che mi interessa e ho trovato una decina di persone con cui interagisco e e spesso sorrido. Non mi interessa avere follower, mi interessa costruire una rete di informatori…e questo continuo a farlo e a migliorarlo, perchè tutto cambia, poi per primi.
Su twitter siamo in tanti a essere stati bloccati dal Riotta SENZA MAI NEPPURE AVERE SEGUITO/COMMENTATO/RISPOSTO a un suo prezioso tweet.
Non ci ha neppure permesso di interloquire, ma siamo stati, come dire, bannati, perchè forse nello stesso giro di qualcuno che invece ha osato farlo (quindi ha fatto un lavoro di analisi grossolana e ci ha esclusi tutti).
L’ho scoperto cercando appunto di leggere il tweet con la stupidata di cui lei ha parlato nel post e non potevo leggere perchè bloccata.La stupidata poi l’ho letta perchè fotoscioppata (chissà se lo sa che si fotoscioppa tutto e quindi le cavolate rimangono).
Tra i suoi adepti qualcuno ha denunciato l’ambasciata russa che con un altro tweet chiedeva conto a Riotta delle sue fonti. Denunciando l’ambasciata russa presso l’ordine dei giornalisti per aver osato fare una domanda…chissà cosa è successo…
Aver tanto seguito e essere uno che affonda giornali è per me e per molti, inspiegabile se non con la forma piegata della sua schiena.
Comunque su TW non si fotoscioppa: si scrinsciotta a man bassa 🙂
Per quanto riguarda il Riotta esserne bloccati o no non ha importanza visto che il perculamento è diciamo ecumenico e le esternazioni ti arrivano comunque (purtroppo).
Ogni volta che mi ci imbatto mi pongo le solite domande: com’è possibile?? L’unica risposta accettabile è appunto quella del servaggio volontario, un felice connubio tra opportunismo e vocazione individuale.
Giusto si scrinsciotta…Grazie omonima. 🙂
A man bassa, nel senso che coloro i quali hanno fama e risonanza sono monitorati e, oplà, ogni singolo tweet è archiviato con lo scrinsciot per poi debitamente mostrarlo a controaffermazione (dicono tutto e il contrario di tutto, si trova effettivamente di tutto, ma tutto orientato in modo estremo verso l’essere proni al neoliberismo maniacale, purchè coperto da cioccolato e panna).
Noi fortunati sconosciuti siamo beatamente ignorati e si riesce addirittura a cancellare un tweet troppo pieno di errori (il correttore automatico incide).
Riotta non mi ha mai interessato, nemmeno per amore dell’orrido, sennò l’avrei seguito, prodiga a lui, delle giuste attenzioni che vuole un peracottaro come lui. Valerie Solanas l’avrebbe messo come esemplare massimo di “maschio” da uccidere. SCUM.
Ma capita raramente di essere bloccati AB INITIO, almeno una piccola discussione deve esserci stata, con arrivo alla “Reductio ad Hitlerum” secondo la nota Legge di Godwin.
Era solo una constatazione di quanto tronfio e saccente sia il tipo. Riottoso nella accezione negativa.
E a che punto basso sia giunto il giornalismo italiano ne vogliamo parlare? Riotta credo abbia calpestato un merdone enorme, ma la puzza non la sente.
Eppure sono solo quelli come lui a parteciapre a tutte le pressochè idnetiche e ridicole trasmissioni televisive.
Vorrei sentire parlare il dottor Capece, invece. Per cominciare.