Perché poi non ce la si prende con Malta che fa parte dell’Europa e le cui coste sono più vicine alla nave di quelle italiane? E perché le reazioni più dure e scomposte vengono proprio dai Paesi come la Francia e la Spagna che hanno cercato in tutti i modi, anche sparando, di impedire l’ingresso dei migranti sul loro territorio? Mentone e Calais sono vergogne recenti che conosciamo bene, ma forse è meno noto che Madrid ha ottenuto dall’Europa (sotto Zapatero) 30 milioni di euro per costruire due muraglie sorvegliate elettronicamente e presidiate con armamento pesante nelle enclave di Ceuta e Melilla: secondo un’organizzazione umanitaria andalusa finora sono morte 6000 persone nel tentativo di varcare queste barriere, senza parlare delle torture inflitte a chi è stato catturato . Del resto basta visitare le due cittadine e assistere ai solenni alzabandiera domenicali, tra pomposi saluti militari, trombette della banda musicale, inno nazionale spagnolo ed ampio sfoggio di fucili, per capire bene tutta l’inconsistenza d’animo dell’Europa dei ricchi e la sua sfacciata ipocrisia. E’ fin troppo chiaro che l’Europa esiste solo quando si tratta di colpire i diritti del lavoro, la rappresentatività democratica, l’economia dei Paesi deboli a favore di quelli forti, ma quando si tratta di accogliere i migranti originati proprio dalle stesse politiche sotto forma violenta, ognuno deve fare per se. Tocca all’Italia, mica a noi che da vent’anni blindano le frontiere e i porti. Quando sento parlare di umanità quelli che hanno creato la crisi umanitaria in Grecia mi viene il voltastomaco. E soprattutto i conati sono irresistibili quando vedo il gerontofilo Macron, impiegato di Rothschild che fa l’indignato speciale, perché la Francia è una delle protagoniste del caos orientale e dello sfruttamento selvaggio dell’Africa, ossia delle condizioni che creano le migrazioni.
E’ del tutto evidente anche da quelle povere testoline che manifestano per i porti aperti, da quegli illusi (oggi mi sento buono) che guardano sempre al dito, ma mai alla luna, che si sta tentando fin da subito di mettere in difficoltà il governo Conte. Ma mi sembra davvero interessante che a prendere la posizione più dura sia stato proprio il presidente francese, notoriamente vicino alla Casa Bianca la quale ha voce e portafoglio in capitolo in buona parte delle false Organizzazioni non governative che gestiscono i flussi di migranti dai luoghi prediletti del caos americano e che secondo Gino Strada possono tranquillamente essere orchestrati a seconda delle necessità politiche. Ma evidentemente se vengono meno l’Italia e la Grecia come serbatoio di deposito salta tutto l’orrendo equilibrio umanitario che viene costruito. D’altro canto è anche evidente che la vicenda dell’Aquarius e il suo contesto farisaico non fanno altro che mettere il vento in poppa a Salvini e a un sentimento di xenofobia, ignorante e strapaesano, che poi verrà utilizzato per le ignominie fiscali che sappiamo e in collisione con il progetto Cinque Stelle. Il che dopotutto non dispiace affatto a questa Europa della disuguaglianza come piano B, se quello A di discredito del governo Conte non dovesse dare esito o addirittura un risultato contrario.