testatina curiosità

Su una stele fatta erigere dal faraone Tutmosi I° e risalente al quindicesimo secolo Avanti Cristo c’è una citazione che ha dato molti grattacapi agli egittologi: vi viene infatti citato l’Eufrate come il fiume che scorre controcorrente, con il sottinteso che si tratti di un evento strano e contrario all’ordine naturale delle cose. La soluzione del problema era in realtà abbastanza semplice: gli egiziani stabilivano il Sud e a partire da quello gli altri punti cardinali con criteri astronomici, ma nell’esperienza comune questo si mischiava al fatto che il Nilo scorre da Sud a Nord e si legava al concetto di corrente e “controcorrente”; per esempio era facilissimo stabilire dove stessero andando le barche, ovvero il mezzo fondamentale della vita egiziana: con le vele alzate verso Sud, senza vele ossia in favore di corrente verso nord. Queste distinzioni erano entrate anche nel linguaggio, nelle credenze, nella religione come nella vita quotidiana e si erano talmente radicate che quando si trovarono di fronte a un fiume come l’Eufrate che scorre invece da Nord a Sud non riuscirono a far combaciare i criteri astronomici con quelli legati alla corrente fluviale e a operare una trasformazione dopotutto abbastanza semplice. Insomma non furono in grado di superare il paradigma o sistema di pensiero complessivo che avevano sviluppato. L’Eufrate fiume contro natura ci parla dunque di un radicato pregiudizio e testimonia della difficoltà della comunicazione fra culture, anche nell’ambito di una stessa area visto che la civiltà egizia e quella sumero accadica in Mesopotamia furono sostanzialmente coeve e basate sul modello molto simile di economia agricolo – fluviale. Mi domando quali saranno le colonne istoriate di che verranno lasciate dall’occidente ai futuri archeologi.