57c977ba1800003029bced3eOggi mi riposo e mi affido quasi totalmente a ciò che ha scritto lo storico inglese  John Laughland sul rapporto fra Europa e Usa, prendendo come punto di partenza le sanzioni all’Iran. In realtà molte delle cose che dice sono abbastanza evidenti e già messe in luce in questo stesso blog, in primo luogo l’enorme danno economico che le sanzioni a Teheran comportano, la perdita di credibilità visto l’Ue è stato uno dei firmatari dell’accordo sul nucleare iraniano stracciato unilateralmente da Trump e infine il pesante ricatto esercitato da Washington per ottenere l’obbedienza europea, minacciando pesantemente le aziende e le banche europee che non dovessero  obbedire.

Tuttavia Laughland mette giustamente l’accento anche sulla sconfitta di un modello pseudo ideologico che ci viene ribadito ad ogni istante dai rappresentanti dell’oligarchia ogni qualvolta si esprimono dubbi sulla Ue: l’Unione europea infatti “trae tutta la sua legittimità dalla convinzione che mettendo in comune la sovranità e unendo i suoi stati in un’unica entità, si sia andati oltre l’era in cui le relazioni internazionali venivano decise con la forza. Essa crede (o fa finta di credere ndr) di incarnare un  nuovo sistema internazionale basato su regole e accordi e che qualsiasi altro sistema porti alla guerra.” Certo non bisogna sopravvalutare queste convinzioni che sono via via divenute semplice pretesto per costruire una società disuguale, ma sta di fatto che Trump ha distrutto in un istante queste concrezioni di auto legittimazione di un sistema che con i trattati finanziari e l’euro ha raggiunto il massimo di illegittimità. E del resto basterebbe la storia degli ultimi trentì’anni per decostruire questa leggenda dell’Europa che preserva dalle guerre vista che è rimasta implicata, talvolta da protagonista, praticamente in tutti i conflitti che sono scoppiati sul  pianeta.

Però non c’è modo di uscirne, anzi Laughland ribalta i luoghi comuni e sottolinea un punto importante, ovvero che la nascita e l’evoluzione dell’Europa sono in qualche modo connaturate alla guerra: “i legami tra l’Ue e gli Stati Uniti non sono solo di vecchia data, ma sono anche scolpiti nella pietra. La Nato e l’Ue sono in realtà gemelli siamesi, due corpi nati contemporaneamente che si uniscono all’anca. La prima comunità europea fu creata nel 1950 con un chiaro ed esplicito sostegno americano per militarizzare l’Europa occidentale e prepararla a combattere una guerra di terra contro l’Unione Sovietica. La Nato ha acquisito la sua struttura di comando integrata pochi mesi dopo e il suo comandante supremo è sempre un americano. Oggi le due organizzazioni sono giuridicamente inseparabili perché il trattato consolidato dell’Unione europea, nella forma adottata a Lisbona nel 2009, afferma che la politica estera dell’Ue “rispetterà  gli obblighi degli Stati membri della Nato e che sarà “compatibile “ con la politica dell’Alleanza . In altre parole, la carta costituzionale dell’Ue la subordina alla Nato, che gli Stati Uniti dominano legalmente e strutturalmente”. Dunque per quanto alcuni leader messi in crisi dalle sanzioni iraniane abbiano avuto reazioni forti, non c’è modo di liberarsi dell’egemonia Usa, anzi l’essere legati a questo carro ha fatto bruciare altri potenziali partner, con l’effetto di diventare ancora più dipendenti e ricattabili da Washington. Ecco che cosa ne pensa Laughland:  “Angela Merkel è andata in Russia venerdì ma solo poche settimane fa più della metà degli stati membri dell’Unione ha espulso decine di diplomatici russi e incoraggiato paesi europei non UE come l’Ucraina e il Montenegro a fare lo stesso, in rappresaglia per l’avvelenamento a Salisbury da Sergei e Julia Skripal. In che modo la signora Merkel convincerà Putin a unirsi a lei per tenere sotto controllo il programma nucleare iraniano se pensa ufficialmente che Putin sia colpevole di accumulare e usare segretamente armi chimiche per assassini in Occidente? Solo poche settimane dopo, a metà aprile, la Gran Bretagna e la Francia, insieme agli Stati Uniti, attaccarono la Siria sulla base del fatto che il suo esercito avrebbe usato armi chimiche a Douma con il sostegno russo. Si aspettano davvero che i russi possano prenderli sul serio? In terzo luogo, come possono i leader dell’UE lamentarsi delle sanzioni statunitensi contro le loro società quando hanno applicato sanzioni contro le società russe che causano gravi sconvolgimenti economici in quel Paese?” 

Ora pensiamo solo per un momento allo scandalo che agita  i benpensanti al solo pensiero che un possibile futuro governo M5S – Lega possa contrapporsi alle sanzioni alla Russia, facciamo mente locale alla cedevolezza della Merkel nel farsi scippare l’enorme interscambio con la Russia sfidando l’ira degli industriali tedeschi, osserviamo con occhio freudiano l’isteria di Macron che fa il galletto in Siria e il servo in Iran e confrontiamo questi comportamenti con quelli  di un’altra colonia americana che per giunta è messa assai peggio dell’Europa dal momento che la metà della propria economia dipende dalle esportazioni in Usa: ebbene la Corea del Sud si è opposta con decisione alle manovre militari anti Corea del Nord che gli americani volevano inscenare a ridosso dell’incontro fra Kim –  Trump e ha imposto che i bombardieri a stelle strisce non volassero nel proprio spazio aereo facendoli ritornare, mentre già erano in volo da dove erano venuti. Questo ci dice in maniera indiretta, ma chiarissima, che ormai il patto europeo è interamente collegato agli interessi di una elite finanziaria che se ne serve per i suoi scopi e che tutto il resto non è che scenografia di cartapesta, sul quale Trump è calato come Godzilla lacerando i pretesti dell’ideologia di facciata. Una cosa è certa: in queste condizioni lo scenario Ue non non potrà durare molto a lungo.