La salamandra condivide con l’homo sapiens la caratteristica di essere una specie neotenica, ovvero che tende a conservare caratteri fisici infantilì anche in età adulta, ma in essa questa caratteristica è molto più marcata visto che in effetti è un animale cresciuto, ma con le caratteristiche dello stato larvale. E questo forse spiega perché alcune di esse insieme a specie simili come il Proteo e l’Axolotl, riescono a rigenerare zampe o code amputate. Ma si sa, culturalmente e psicologicamente l’uomo è in grado di simulare queste caratteristiche rimanendo allo stato fetale anche in tarda età e lo fa quando si trova a vivere tempi duri: si aggrappa a una qualche placenta sia in forma umana, chimica, onirica o di comodo pensiero vittimistico. Quest’ultima caratteristica, magari anche insieme alle altre è una tratto distintivo della generazione piccolo e medio borghese dei trenta – quarantenni che si sentono fregati non dal sistema nel quale si sono cullati senza comprenderne le derive e gli esiti, ma dei genitori che li hanno illusi facendo loro credere che con una laurea e magari qualche master, con le tre “i” di Berlusconi, avrebbero avuto vita facile.
Ogni tanto questo concetto che è stato prima suggerito e poi utilizzato dal sistema stesso per costruire la grottesca teoria della guerra generazionale, molto utile per depredare le pensioni, emerge da qualche pagina del web o dei giornali come un grido di dolore e anche in questi giorni di campagna elettorale alla quale si accompagnano pessimi presagi da ogni parte, non ha fatto mancare la sua presenza. Ed ecco che dal profondo dell’incapacità di lacerare lo scenario di separazione dalla realtà, si possono leggere cose come queste, frutto appunto del pensiero neonatale e incise nei bit di un sito a ispirazione piddina: “Hanno pure cominciato a dire che era colpa nostra che eravamo stati abituati bene e che dovevamo adattarci. E a me viene da dire che non l’avevamo chiesto noi di essere trattati bene, non eravamo stati noi a creare le pubblicità del Mulino Bianco dove tutto andava sempre bene, non eravamo noi ad aver girato i film con Jerry Calà ed Ezio Greggio che ci avevano riempito la testa di successo, di vita bella e soldi facili. L’avevate fatto voi, che oggi siete sessantenni o settantenni e dopo averci riempito di palle sul fatto che voi avevate lavorato duramente ma adesso noi non avremmo fatto la stessa fine vi siete ritrovati con la casa di proprietà mentre noi fatichiamo a mettere insieme il pranzo con la cena” E così di seguito in un crescendo di idiozie placentari quando il nostro scrittore vagisce e chiede dove siano finiti i soldi: ” Stanno lì, nelle vostre pensioni con il sistema retributivo, nei pensionati a 50 anni che poi hanno aperto un’altra attività, stanno negli aiuti di Stato alle aziende che mettono gli operai in cassa integrazione, nei telegiornali che appena c’è uno sciopero in un qualsiasi cazzo di stabilimento FIAT fanno parlare i sindacati che se ne escono dicendo “Gli operai!!! Il lavoro!!! Le pensioni!!!” e poi quando vai a parlare con loro dicendo “Sono un precario, mi servirebbe una mano per un prestito” ti rispondono che non sei un operaio, che dovresti imparare a lavorare, che loro non sono preparati sui contratti atipici, che non sanno di cosa stai parlando perché loro devono preoccuparsi degli operai, degli insegnanti di ruolo e dei pensionati.”
Vabbè questo è uno che ha proprio capito tutto, è uno che è stato scippato in bus, non se ne è accorgto e quando non trova più il portafogli dà la colpa al nonno, Si tratta di un interessante reperto di come non si riesca ad abbandonare il pensiero unico in gloriosa sintesi con quello bottegaio autoctono, un caso estremo di salamandreria. Più volte ho espresso l’opinione che la gran massa delle generazioni nate fra gli ultimi Settanta e gli ultimi ’90 siano generazioni perdute, deprivate di pensiero politico, con competenze illusorie, cultura generale scarsa, convinte che basti dire banalità in inglese per essere all’avanguardia, che non si sono minimamente accorte di dove portava il treno e danno la colpa a chi, bene o male, si era battuto per i diritti e per i salari. Insomma un caso di cecità di massa che addirittura arriva a esaltare proprio ciò che li ha fregati, in modo talmente disarmante che quasi quasi si prova simpatia per i poteri che li hanno ridotti a inconsapevoli vittime e consapevoli vittimisti. Sono generazioni da villaggio vacanze in tutti i sensi, figli del Club Mediterranée.
Ed è con questo peso addosso che i giovani per davvero e persino le persone in là con gli anni devono fare i conti per tentare di conservare se non altro la possibilità di futuro. E’ di quell’età anche un candidato della Meloni che tramite una lunghissima filiera di conoscenze mi ha chiesto di confezionagli venti righe su diversi argomenti, visto che da solo questo politico di quasi certa elezione, non era in grado di mettere assieme un programma coerente ancorché vacuo. Ovviamente ho detto di no, qualcun altro l’avrà fatto, ma almeno ho compreso che queste persone si trovano a disagio quando devono dare un senso compiuto e conseguente ai luoghi comuni che esprimono con tanto vigore quando verba volant. Non tutti ovviamente: c’è anche chi frigna sperando che arrivi la balia a riportarlo nel dorato mondo di Rimini Rimini.
Discorsi de tipo siamo stati troppo viziati in passato e perciò dobbiamo pagare i nostri debiti oggi, li si devono fare soprattutto alle generazioni che ci hanno portato ad un paradigma di questo tipi, il paradigma dell’euro zona… in buona parte i pensionati attuali.
per dire:
Sto Micalizzi , sembra toppare clamorosamente quando nega che esista un problema di lotta di classe…
nel video si dice che la politica fiscale in italia è VINCOLATA dalle clausole di salvaguardia derivate dal Fiscal Compact ( trattato della UE…), che in caso non ci sia pareggio di bilancio, si verificherà in automatico l’aumento dell’IVA…ciò vuo9l dire che ogni riduzione delle imposte dirette dovrà far corrispondere un aumento delle imposte indirette ( “per definizione regressive”…)… ciò vuol dire che l’eventuale implementazione della flat tax potrà produrre danni, quasi certi (!!) alle classi subalterne, quelle che percepiscono prevalentemente redditi fissi , da lavoro.
A proposito di divergenze inter generazionali:
https://finestrerotte.blogspot.it/2017/03/la-politica-dei-quarantenni.html
quali generazioni, erano al governo ( o maggioranza, in senso formale o sostanziale… Monti, Berlusconi,Prodi ecc…Renzi potrebbe anagraficamente essere loro diretto figlio) in italia quando siamo entrati nell’euro e nel trattato di Mastricht e seguenti?
A volte chi parla, genericamente, di gioventù sprovveduta o viziata, da l’impressione di proiettare la propria personalità sugli altri.
L’alternativa potrebbe essere, che ci sia una superficialità o malafede allarmanti.
In realtà fra le generazioni ultra 50enni, ci sono parecchi soggetti, comodamente quanto banalmente cinici ipocriti e profittatori, che all’occorrenza ( la LORO occorrenza…)si atteggiano a saccenti moralisti.
Si, l’egoismo fra generazioni è un difetto, prima o poi dovranno farsene una ragione anche i troppo vecchi e saggi per essere resposabili e solidali verso i propri connazionali più giovani.
In che periodo è nato e cresciuto il “berlusconismo” ( e tendenze al turbo capitalismo ? ) in Italia ?
Negli anni ’80 … costa facevano i 30-40enni ( anche “di snistra”….) del tempo per contrastare tutto ciò in modo efficace ?
Pensavano forse alla propria ( magari dorata….)pensioncina ?
Cosa hanno fatto i 40-50enni degli anni ’90 ( anche di sinistra…), per contrastare l’implementazione di leggi elettorali maggioritarie ( poco democratiche o sostanzialmente ANTI-DEMOCRATICHE…) ?
STAVANO FORSE AI VARI CLUB MEDITERANÉE A SFOGGIARE IL LORO YUPPISMO ?
Parlavano DELLA MITICA CONCERTAZIONE SINDACALE, CHE CON TANTO SUCCESSO HA TUTELATO I DIRITTI DEGLI UNDER 50ENNI ATTUALI ?
Lo yuppismo negli anni 80 in Italia è stato promosso dagli attuali ultra cinquantenni, e dai media che fino da allora hanno assunto atteggiamenti “berlusconisti” … i ragazzi ed i bambini degli anni ‘, delle classi subalterne, ad , dovuto subirselo, particolarmente se con pochi mezzi economici e ( di conseguenza anche…) culturali.
Chi sarebbe stata la generazione che si è opposta alla deriva turbo capitalistica, la generazione degli ultra 50enni delle (anche classi subalterne italiane)?
No di certo.
Le generazioni di cui sopra, ad esempio seguivano i sindacati CHE CI HANNO PORTATO ALLO SFASCIO ATTUALE, dei diritti dei lavoratori, e ALLA LORO PRECARIZZAZIONE, particolarmente delle generazioni under 50.
correzione:
ragazzi ed i bambini degli anni ‘
correzione:
ragazzi ed i bambini degli anni ‘80
“Hanno pure cominciato a dire che era colpa nostra che eravamo stati abituati bene e che dovevamo adattarci. E a me viene da dire che non l’avevamo chiesto noi di essere trattati bene, non eravamo stati noi a creare le pubblicità del Mulino Bianco dove tutto andava sempre bene, non eravamo noi ad aver girato i film con Jerry Calà ed Ezio Greggio che ci avevano riempito la testa di successo, di vita bella e soldi facili. L’avevate fatto voi, che oggi siete sessantenni o settantenni e dopo averci riempito di palle sul fatto che voi avevate lavorato duramente ma adesso noi non avremmo fatto la stessa fine vi siete ritrovati con la casa di proprietà mentre noi fatichiamo a mettere insieme il pranzo con la cena” E così di seguito in un crescendo di idiozie placentari quando il nostro scrittore vagisce e chiede dove siano finiti i soldi: ” Stanno lì, nelle vostre pensioni con il sistema retributivo, nei pensionati a 50 anni che poi hanno aperto un’altra attività, stanno negli aiuti di Stato alle aziende che mettono gli operai in cassa integrazione, nei telegiornali che appena c’è uno sciopero in un qualsiasi cazzo di stabilimento FIAT fanno parlare i sindacati che se ne escono dicendo “Gli operai!!! Il lavoro!!! Le pensioni!!!” e poi quando vai a parlare con loro dicendo “Sono un precario, mi servirebbe una mano per un prestito” ti rispondono che non sei un operaio, che dovresti imparare a lavorare, che loro non sono preparati sui contratti atipici, che non sanno di cosa stai parlando perché loro devono preoccuparsi degli operai, degli insegnanti di ruolo e dei pensionati
A me sto fatto che sti over 50 si auto assolvano da ogni responsabilità nei confronti dei più giovani suona ipocrita e narciso.
Siamo una comunità nazionale, ciò che vine preso in eccesso da alcuni DOVRÀ ESSERE PAGATO SEMPLICEMENTE DA ALTRI, salvo il poter fare come gli USA che quando hanno bisogno di materi prime o altri prodotti a basso prezzo, iniziano ad esportare democrazia in altre nazioni e pressoche regolarmente si impossessano di detti beni…l’itAlia queste cose, magari per poter pagare gli extra costi di pensioni baby e pensioni d’oro, semplicemente NON può farlo, DEVE inevitabilmente scaricare sulle generazioni più giovani CHE HANNO PIÙ DI UN MOTIVO PER LAMENTARSENE.
L’avidità anche pensionistica , in vari modo e misura, degli ultra cinquantenni, ha contribuito alla precarietà dei giovani.
Ci sono varie statistiche che indicano che, la generazione italiana degli ultra 50enni ( fino ai 70-75 anni ca.) è una generazione che HA CONSUMATO PIÙ DI QUANTO HA PRODOTTO, nel momento in cui a vario livello ha avuto in mano la guida della comunità nazionale.
Chi dice il contrario sta mentendo, soprattutto se poi, chi è vittima della precarietà indotta anche da un sistema pensionistico nazionale insostenibile viene tacciato da sprovveduto… e chi è vittima del dumping sociale degli immigrati vine aprioristicamente tacciato di razzismo.
In queste forme di etichettamento che spesso provengono dalle generazioni ultra 50enni spesso in vario modo privilegiate in senso lato o stretto, C’È UNA PROFONDA MALAFEDE , e menefreghismo egoistico nei confronti dei propri connazionali, talche , detto cinismo fa venire in mente una frase di una canzone di G.Gaber :
“Infatti non è mica normale che un comune mortale
per le cazzate tipo compassione e fame in India
c’ ha tanto amore di riserva che neanche se lo sogna
che viene da dire:
Ma dopo come fa a essere così carogna?”
“Sono generazioni da villaggio vacanze in tutti i sensi, figli del Club Mediterranée.”
Le generazioni precendenti sono invece figlie di egoismo ed inettitudine tanto evidente quanto ciarlatana… tant’è che quelle generazioni che hanno diretto l’ItaGlia nell’attuale stato di prostrazione … tanto più ciarlatani quanto più cinico-egoisti-avidi oltre che, in effetti, inetti.
È più o meno la generazione dei 68ttini, che ha ispirato anche una canzone di Vasco Rossi:
“E mi ricordo chi voleva
al potere la fantasia…
erano giorni di grandi sogni……..sai
erano vere anche le utopie
Ma non ricordo se chi c’era
aveva queste queste facce qui
non mi dire che è proprio così
non mi dire che son quelli lì!”
La fantasia di poter caricare i costi anche ingenti dei propri “diritti” spesso privilegiati , sulle generazioni più giovani, dei propri connazionali, UNA BELLA CONCEZIONE DI BENE COMUNE.
Sti campioni solitamente ultra 50enni della responsabilità (dogmaticamente…)degli altri, tendono al benaltrismo, spiegando di volta in volta che,semplicemente, È COLPA DEGLI ALTRI.
Sta volontà di generalizzare, accostano poco frequenti atteggiamenti da figli di papà , giovani che hanno subito la precarizzazione , inoltre il cinismo e l’avidità delle vecchie generazioni anche sinistrate e ciarlatane, trovo abbia un che di perverso e nefasto.
La , quel che posso capire è simile a quella ante 2a guerra mondiale in Germania, dove i social democratici per primi ( sinistrati, al tempo…) procurarono danno alle classi sociali subalterne e le spinsero fra le braccia del nazismo.
correzione:
la situazione…