La situazione di un’Italia in procinto di essere commissariata non appena passate le elezioni e la grande paura delle oligarchie talmente avide e rimbecillite da resuscitare persino Berlusconi, sono la densa fanghiglia lasciata dalle inondazioni neo liberiste, denunciano lo stato pietoso del Paese. Talmente pietoso che fa persino ridere. Oggi apprendiamo che il governo del Niger, al contrario di quanto dichiarato dal mirabile ministro degli Esteri, non sapeva nulla del contingente inviato sul suo territorio, ufficialmente per tentare di fermare i flussi migratori, in realtà in appoggio alla Francia e al suo tentativo di tenersi ben stretta le aree uranifere del Paese oltre che – per l’ennesima volta – dare appoggio alle mire americane di fare del Niger una sorta di piattaforma per le proprie azioni in Africa.
Anzi il governo di Niamey non solo non ne sapeva nulla visto che Angelino Alfano, ministro per nostra disgrazia e vergogna, non ha detto nulla in merito o non è riuscito a spiegarsi, nella sua visita di due settimane fa in Niger per inaugurare l’ambasciata italiana nel Paese sahariano, ma si è detto contrario a questa iniziativa unilaterale. Così adesso ci troviamo impegnati in una missione sostanzialmente inutile, costosa e che potrebbe rivelarsi anche pericolosa, partendo con un gigantesco passo falso, visto che la presenza di truppe italiane mandate laggiù con il pretesto ufficiale di addestrare truppe e appoggiare il governo locale contro la guerriglia salafita (peraltro finanziata da Rhiad con la quale siamo pappa e ciccia tanto da rifornirla di armi da usare con gli yemeniti) non è la benvenuta: andiamo nel Sahara con un contigente armato in appoggio a un governo che ufficialmente non ci vuole, in mezzo a una popolazione che non ama di certo i francesi e le loro basi militari. E il cui scontento cresce di giorno in giorno visto che Parigi ha preteso dal Niger – per inciso uno dei Paesi più poveri del pianeta – il raddoppio delle spese militari per proteggere meglio i suoi giacimenti. O per meglio dire quelli dell’Areva, la multinazionale francese che opera nel settore nucleare e che ha già provocato delle devastazioni ambientali nel Paese africano, ma che gode di una forte lobby parlamentare all’Assemblea nazionale. Forse i 150 milioni di aiuti al Niger di cui ha blaterato il nostro governo sono di supporto esterno a queste scelleratezze di Parigi? O non sono invece, com’ è assai più probabile, la copertura umanitaria per spese militari che non si vogliono rivelare ai cittadini?
In ogni caso l’intreccio di motivi che ha portato al rafforzamento delle basi francesi e all’arrivo di dronisti americani, non ha per nulla nuociuto al terrorismo salafita che anzi si alimenta proprio di queste situazioni e della continua rapina di risorse da parte degli occidentali, deplorate persino dal governo in carica. Il Niger insomma è una delle tante zone nelle quali la lotta tra sfruttati e sfruttatori rischia di diventare endemica, così come la nostra presenza militare. Ora, lasciando parte ogni ingenua idea di giustizia che è del tutto fuori luogo nel mondo neo liberista, cercando di aggrapparci a un minimo di realismo quali interessi ci spingono a buttare soldi in Niger visto che già i francesi stanno sfruttando da anni il pretesto di fermare i trafficanti di esseri umani per rimpolpare i loro contingenti senza alcun effetto visibile? Qual è la contropartita se non quella di un ceto politico che cerca di lucrare in qualche modo credibilità sul ruolo subalterno e servile a cui costringe il Paese, facendolo invece passare per protagonismo?
Forse non occorreva questo incredibile episodio per rivelare la natura cialtronesca del milieu politico che ci ritroviamo e che si presenta alle elezioni forte solo del più sfacciato clientelismo. Alfano avrebbe dovuto essere cacciato almeno una decina di volte dalla sua poltrona per manifesta inettitudine, ma questa volta ha superato davvero se stesso, riuscendo a creare un pasticcio dentro un pasticcio.
Di chi è la responsabilità dello sfascio dell’Italia ?
Questi soggetti:
https://www.youtube.com/watch?v=Uz91h-dwAdk
https://www.youtube.com/watch?time_continue=32&v=9L7lkF2Jy8A
O questi:
a tal proposito…
https://tramedipensieri.wordpress.com/2013/07/03/lira-dei-mansueti/
venti di guerra?
“inedita alleanza sociale (operai, soldati e contadini), a determinare la vittoria del comunismo”
Dicesi la Nazione Russa ?
rettifica:
Mi ha preceduto…
e poi:
…anti fascista-massonico…
Forse è i caso di postare anche un icona di esorcismo anti Troll:
http://i.huffpost.com/gen/4262072/images/o-INTERNET-TROLL-facebook.jpg
si può leggere e vedere:
https://phastidio.net/2018/01/21/il-ritorno-del-taumaturgo/
Dal link di Learco
D’altra parte, emerge altrettanto inconfutabilmente che i finanziatori americani erano in realtà così poco anti-tedeschi da continuare a finanziare, durante la guerra, la stessa Germania (vedi Kuhn, Loeb and Co.); di più, i finanziatori americani e tedeschi dei bolscevichi, apparentemente contrapposti in quanto a intenzioni, risultano strettamente legati tra loro da vincoli economici, se non addirittura «dinastici». Non può dunque reggere l’ipotesi di una «furbizia» bolscevica nel riuscire a ottenere fondi dalle due parti contrapposte, ma prende invece concretezza quella della «furbizia» di un vero e proprio «clan» tedesco-americano che finanziò deliberatamente i bolscevichi dietro copertura patriottica.
Alla domanda «chi finanziò la Rivoluzione russa»? sembra dunque improprio rispondere «gli americani» o «i tedeschi», ma pare storicamente più preciso rispondere che la Rivoluzione russa fu finanziata, attraverso canali diversi, da un «clan» internazionale, che aveva nelle banche americane ed europee i suoi, non più misteriosi, centri di potenza. I legami intrecciati tra questa élite supercapitalista e la sètta bolscevica furono di natura non ideologica, strettamente legati cioè a interessi commerciali, o tradussero invece, sul piano finanziario, affinità più reali e profonde? Quel che è certo è che questi legami, in sessant’anni di storia, non sono venuti meno; hanno, anzi, acquistato consistenza e spessore e sembrano orientare oggi supercapitalismo e comunismo verso un medesimo oscuro destino
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A me sembra che giudaico, per citare Diderot, almeno nella accezione che io posso condividere , è proprio quanto si legge nelle righe in alto.
Una rivoluzione non viene finanziata, perchè non è una rivoluzione arancione, non ci sono mercenari (tipo jihadisti ) da pagare. In Russia furono la massa dei soldati di origine contadina a disertare, perchè stanchi di una guerra a loro estranea. Si susseguivano ammutinamenti di interi reparti, che solidarizzavano con le proteste operaie rivolte contro le dure condizioni della guerra. Tali proteste erano concentrate in alcune grandi “isole operaie”, circondate da un mare di contadini come al solito in rivolta per ottenere la terra
Il 95% della popolozione russa era contadina e le rivolte contadine erano una costante secolare nella storia russa. Con la coscrizione di massa degli eserciti moderni i contadini russi si ribellarono anche in quanto truppa dell’esercito, e cio fu mortale per lo zarismo, anche perchè tale rivolta ebbe per la prima volta una vera testa politica, i bolscevichi, ovvero una novità resa possibile dallo sviluppo industriale enorme ed impetuoso anche se limitato ad alcune regioni . Fu questa inedita alleanza sociale (operai, soldati e contadini), a determinare la vittoria del comunismo
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E’ chiaro però che i tedeschi avevano interesse a far sì che Lenin raggiungesse la Russia in treno, fecero la stessa cosa anche con altri oppositori dei Romanov, ciò avrebbe creato problemi al nemico zarista. Non hanno niente di inspiegabile neanche eventuali appoggi economici americani, Il bussness finanzia tutti perchè poi presenta il conto a chiunque esca vincitore, un conto fatto di contratti, sfruttamento di risorse, commesse etc ( è sempre così nella storia, taluni enormi trusts industriali durante la seconda guerra mondiale producevano armi indifferentemente per americani e tedeschi)
Tutte le potenze nemiche della Russia zarista poi, come pure le centrali capitalistiche internazionali.neanche potevano immaginare che i bolscevichi avrebbero vinto, non pensavano di appoggiare il comunismo, nel momento della rivoluzione (inizio febbraio 1917) i bolscevichi propugnavano un semplice governo di “allargamento democratico” ed infatti i primo governi furono liberali. Nessuna potenza nemica avrebbe scommesso una cicca che molti mesi dopo i bolscevichi avrebbero vinto, tali potenze appoggiarono in tutti i modi il governo del liberale Miliukov, poi del generale Kornilov che dieci mesi dopo la rivoluzione tentò un colpo di stato contro la crescente influenza bolscevica. Quando i bolscevichi vinsero ( ottobre 1917) per le potenze nemiche e per i bussnessman fu nna inaspettata delusione, avevano puntato sui liberali ed ion particolare i tedeschi sui socialdemocratici di Martov
Infatti, appena il potere fu in mano ai bolscevichi, tutte le potenze mondiali si coalizzarono per abbattere il regime bolscevico, gli americani attaccarono dall’ Alaska verso la Siberia, i turchi lungo la Crimea-Mar Nero, gli inglesi dal Nord Artico verso Leningrado. I tedeschi, oltre ad incassare gli accordi di Brest-Litovsk ( avrebbero voluto farlo attraverso Martov), supportarono in tutti i modi i polacchi che entrarono in profondità nel territorio russo.
Fu l’Armata Rossa guidata da Lev Trotsky a ributtare fuori i confini tutti i contingenti nemici, a sconfiggere i generali zaristi supportati dal capitalismo che avevano cominciato a combattere all’interno (gen.Wrangel e Denkin), ad arrivare quasi fino a Varsavia dacchè le popolazioni si ribellavano all’arrivo delle avanguardie dell’Armata Rossa. Risulta quindi assurdo quello che paventano le righe dal link succitato, solo che si conosca un minimo la storia e si guardi alla consecuzio temporum degli eventi
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Cercare a tutti i costi i complotti, anche dove la solarità degli eventi storici lo esclude, significa avere un atteggiamento negativo verso il reale, nel senso della negatività che tutto dissolve nell’astrazione e nella irrelatività, un atteggiamento che secondo un non secondario filosofo come GWF Hegel è tipico della cultura ebraica. Il Dio degli ebrei è autoritario e distante, provoca l’infelicità dei suoi fedeli e l’odio di questi verso gli altri uomini e la natura, i suoi fedeli dissolvono nelle nebbie della astrazione irrelativa la concretezza della vita naturale e storica. diversamente dallo spirito cristiano-germanico che è rivolto alla ricostruzione del reale-razionale
Naturalmente, per Hegel questa negatività, oltre ad essere il lascito del popolo ebraico nella storia del mondo, è cosa assolutamente preziosa ed importante, è la negazione del dato di fatto che consente di recuperare questo come posto dall’operato umano e non come fatto bruto da subire, cio che avviene col ristabilimento del positivo (relazione della negatività alla negatività).
Come tutti i contributi dei popoli che si sono susseguiti nella storia del mondo, nella quale si dispiega il concetto (come concetto di sè e non come concetto positivistico o neoliberista), il contributo del popolo ebraico ossia il negativo è utile se non assolutizzato, se non rimene coscienza meramente infelice ma riesce a riappropriarsi del proprio contenuto positivo dopo averlo dissolto onde comprenderlo e trasformarlo ( buona volontà cristiano germanica)
Secondo GWF Hegel non si è ebrei per sangue o per razza, ed infatti la genetica nega le razze, si è ebrei quando il proprio sviluppo mentale (selbstbewustsein) si ferma ad un livello inferiore a quello raggiunto dalla storia del mondo, appundo fermandosi alla assoluta negatività Cio che secondo me accade a chi ha scritto le righe suggerite dall’ottimo e sempre stimolante Learco ( tali estensori dissolvono nelle nebbie dell’astrazione ogni riferimento ai fatti ed alla loro consecuzio). Si è ebrei quando si parla di complotti senza riscontri oggettivi, anzi proponendo che il riscontro non sia neppure necessario, e ci si bea della propria assoluta negatività, cosi si evince dal pensiero di un non secondario pensatore quale GWF Hegel
tra poco arriva l’ossesso : generale pappalardo, marco mori, risposte uguali e contrarie-giardino di infanzia- guerra di resistenza immaginaria, punkreas cuore nero, bagnai-chiesa-rizzo, de andrè no poteri buoni, sportstroll-branco di femmine-immagini di troll, varie ed eventuali collegate,..
Mi ha proceduto i Troll del Ayatollah Ollà (lalalla…)di Ramallah…
a proposito di ossessioni è da parecchio che non posto il video di Cuore Nero che sembra avere l’ effetto dell’acqua santa su taluni Troll ossessivamente posseduti , talche per scacciare taluni spiriti maligni ( e fascisti infastiditi, ma dissimulatori in tal senso?), continuo a postare un inno ( esorcismo…) anti fasciata-massonico ( che sembra proprio aver colpito il bersaglio…):
esorcismo verso la nefasta ideologia fascio- massonica all’itaGGliana ( o anche alla Trollina ?).
Vediamo se funziona pure sto tipo di esorcismo ( si suggerisce di non manifestare altre excusatio non petita…).
possibili effetti del Jobs Act: