Credere a un’ indagine “affidata” all’ Ipsos, ma condotta a quattro mani secondi i criteri e le direttive stabilite dall’ Ispi (Istituto per gli studi di politica americana… ah no, pardon, internazionale) e da Rainews è come credere ai messaggi della Madonna di Medjugorie, anzi peggio perché almeno i veggenti balcanici sono più furbi e sono meno servili verso la Beata Vergine che non i nostri sondaggiatori verso il sempre venerato San Iuesei, protettore dei burattini. Così viene fuori che gli italiani non sono più tanto preccupati per la crisi economica, che del resto come Rai News spiega quotidianamente è già molto dietro le spalle, ma per i missili nord coreani che si situano al secondo posto dopo il terrorismo.
Si potrebbe ironizzare a lungo su questi risultati e sulla cognizione degli italiani in merito alla Corea del Nord che probabilmente nemmeno sanno dove si trovi e che a quanto pare rimane un oggetto misterioso, colpito dalla congiura del silenzio spezzata solo da qualche esoterico cachinno. Ma non c’è alcun dubbio che questa scala di valori rappresenti esattamente quella stessa che viene fornita e inoculata dalla Rai e dalla stampa maistream. Persino sulla figura di Trump c’è chiarissimo questo calco delle pseudoidelogie di giornata: il presidente. essendo niente meno che a capo dell’amministrazione americana, verrebbe percepito come il leader più influente, più dello stesso Obama e al tempo stesso come fattore di instabilità. Insomma la battaglia tra Casa Bianca e deep state che si riverbera tale e quale nelle parole tra noi leggere.
Tuttavia quando si parla attaccati a fili che tirano da ogni parte, succede che alla fine risultano questi risultano ben visibili. Così Paolo Magri, direttore dell’Ipsos, spiegando l’indagine ai giornalisti maistream e forse sentendosi troppo sicuro in questo ambiente di ampie complicità si è lasciato andare al grottesco e ha lamentato il fatto che gli italiani abbiano un’immagine “distorta” del presidente cinese Xi Jinping, rappresentante di un grande Paese emergente (tranquilli è già emerso da un bel pezzo, ma non si può dire ufficialmente) il quale “grazie a una politica molto accorta non viene percepito dal grande pubblico come una minaccia”.
Ora quali sarebbero le minacce della Cina che noi grande pubblico non percepiamo? Ha forse intimidito qualcuno o promesso armageddon atomici come fa ogni giorno Trump? Il progetto di una nuova grande via della Seta nuoce a qualcuno, forse ai padroni del presidente dell’Ispi? O forse minaccia la supremazia bianca e anglosassone? Magari c’è gente che insegna alla Bocconi, è membro della Trilaterale, produce autorevoli testi insieme a Monica Maggioni quando, guarda caso, dirigeva Rainews che dovrebbe imbarcarsi su qualche portaerei e andare nel mar della Cina cantando Stra spalgled banner invece di percepire stipendi d’oro assiso sul divano. Mi scuso per l’ironia, ma è mai possibile avere un istitito per la politica estera, dichiarato tra l’altro ente morale, che ha fra i suoi soci spezzoni del gruppo Agnelli, Unicredit, Deutsche bank, Ubi banca, Intesa San Paolo e Compagnia San Paolo, Volkswagen, Philps Morris, Pirelli, Impregilo. Mediobanca, Fca, Hewlett Packard, Italmobiliare, Borsa italiano, Bracco e persino Invernizzi e Christies? Mi sembra chiaro che questi soggetti, assolutamente privati, ma trattati quali supreme istanze pubbliche, vedano come fumo negli occhi il più virtuoso circuito finanziariario alternativo di Shgangai e che facciano stretto riferimento alle narrazioni e agli interessi occidentali, compresi quelli inconfessabili.
Ora una cosa è dire che gli italiani non percepiscono l’importanza del presidente cinese, anche perché le coautrici del presidente Ispi che oggi governano la tv pubblica, si guardano bene dal farlo sapere, ben altra è che non si rendano conto di fantomatiche minacce distillate come veleno nelle orecchie. Altro che Cina, la vera minaccia sono proprio queste camarille di ricchi e di personale di servizio.
si può guardare:
si può leggere:
http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/?p=23825
si può guardare:
si può leggere:
http://ilpedante.org/post/il-punto-della-concentrazione
si parla in sostanza, di PLURALISMI.
si può guardare:
e qui:
Ascoltare un ‘fakenewssaro’, o, come si diceva una volta, un fregnacciaro come paolomagri che spara delle minkiate sesquipedali, così come le fake news (traduzione libera: fregnacce da bettola) che ci ammannisce ogni sera laurachimenti, la Ri Chun-Hee del renzismo (de-)cadente, prima mi faceva solo inkazzare, adesso che il popolino li ha sgamati di tutte menzogne che sfornano, mi fanno solo sorridere.
si può guardare:
“Ora quali sarebbero le minacce della Cina che noi grande pubblico non percepiamo? ”
Creare un nemico esterno per troncare e sopire una crisi interna ?
“ben altra è che non si rendano conto di fantomatiche minacce distillate come veleno nelle orecchie.”
Gli Jago delll’informazione pubblica ?
Procurato allarme ?
Omissione di corretta ed imparziale informazione ?
Insomma, Fake News ?
“che del resto come Rai News spiega quotidianamente è già molto dietro le spalle”
è proprio da dietro le spalle che può far più male…
Informazione aliena: gli italiani temono Kim e non l’ Ucraina, che è molto più vicina!
Informazione aliena: gli italiani temono Kim e non il fatto che hanno avuto per più anni un presidente del consiglio frodatore del fisco.
Per il resto è meglio non continuare, sennò…
Informazione aliena: gli italiani temono Kim e non ha avuto paura della Jugoslavia e della Libia…