images (1)Una tradizione che va da Hegel a Engels vuole che i grandi avvenimenti si presentino due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa. Ma nel mondo contemporaneo che si distingue per essere quasi un sovrastruttura della sua pervasiva rappresentazione, questa dialettica si struttura come menzogna che si ripresenta come pagliacciata. E infatti dopo la vicenda del Russia gate che ancora manca di un appiglio concreto e sempre di più tende ad accusare i suoi creatori, è stato quasi impossibile agli arlecchini locali non arrendersi a  una versione casareccia della vicenda con la mobilitazione dei servizi segreti contro influenze russe sulle elezioni italiane della prossima primavera tramite fake news e trolls che fanno persino concorrenza a quelli del Pd, di Washington, di Bruxelles e di Amazon. Peggio ancora chi ha perso il referendum sulla manipolazione della Costituzione ora dice che questo è avvenuto a causa di finanziamenti giunti dalla Russia. Soldi però che nessuno dei sostenitori del No ha visto. Bisogna essere proprio come quelle cose che i cani distribuiscono ai giardinetti per cercare di nascondere una sconfitta politica con queste favole. Ma sperando che i cani non mi querelino per aver confrontato questa gente con le loro deiezioni, adesso voglio, pretendo parte di quei soldi e li voglio da chi dice che sono stati distribuiti.

Ora lo so che questa ennesima vicenda italiota più che volgare e ridicola è avvilente perché mostra a che punto di disfacimento è giunta la classe dirigente del Paese e l’informazione che da lei dipende e pende come in un celebre sonetto del Seicento sulle voci bianche. In realtà da una parte si vuole continuare la campagna antirussa su ordine perentorio della Nato e di Washington da dove appunto giungono gli allarmi, dall’altro si cerca di sfruttare questo assist, chissà, magari anche suggerito da qualche locale spacciatore di inglese maccheronico, per creare in proprio una confusa atellana, senza senso e ragione, ma che viene buona come diversivo per distogliere gli occhi degli elettori dalle macerie che lo circondano.

Ma si, magari le potenti fonti informative russe, ci faranno credere che il cast di alcuni partiti è formato da cialtroni e corrotti, che i loro programmi sono inconsistenti e puro flatus vocis, che faranno solo quello che la finanza internazionale ordinerà loro in cambio di qualche regalia, oppure che i numeri forniti dal potere sono fasulli e prefabbricati, ma si tratta di cose  talmente lontane dalla realtà da parere immediatamente inverosimili almeno da parte di chi conosce l’intelligenza, la capacità organizzativa, l’integrità e la lungimiranza di chi ha svenduto il Paese e che adesso si attacca persino alle pinzillacchere ciclostilate di Biden e Tillerson per trovare una qualche credibilità e legittimità.

Il fatto è che con questo ennesimo e grottesco pretesto si cercherà di far passare un nuovo giro di vite sull’informazione, perché ormai il potere in tutte le sue articolazioni è allergico alla libertà di espressione la quale rischia di rendere meno credibile la narrazione ufficiale. Questa è ormai divenuta così fragile, così lisa che basta niente per strapparla, è sufficiente solo che si insinui un germe di dubbio per rendere instabili le mura portanti: dunque la folle strategia imperiale di metterci in conflitto con la Russia provocando rilevanti perdite economiche nel presente ed enormi nel futuro, si salda perfettamente con gli interessi dei mandatari locali.

Ma naturalmente anche per questa assoluta pagliacciata verranno spesi dei soldi, soldi nostri tanto che già si parla di un centro di controllo: “gli organismi per la difesa del web stanno mettendo in campo tutti i loro migliori uomini in vista dello scioglimento delle camere” scrive il Messaggero evidentemente ignaro di riscrivere sceneggiature per Totò, di produrre farse in una tragedia globale e per giunta con quel caratteristico linguaggio gonfio e vacuo che ricorda i film luce del ventennio. Sarebbe interessante sapere cosa vuol dire in concreto difesa del web e poi chi sarebbero e per quale ragione questi uomini migliori. Però l’informazione in questo monolitico presente, non fornisce mai notizie interessanti, evita qualsiasi spiegazione che non sia autorizzata, ci rimbambisce solo di news che provengono dagli ordini del giorno del potere dovunque esso si trovi.  Scrivere che Russia vuole intorbidare acque et voila il pezzo è in pagina. Del resto cosa non si fa per campare?