La cosa che meno mi potrebbe stupire al mondo è che il sindaco di Milano ed ex commissario straordinario all’Expo, abbia ricevuto nuovi avvisi di garanzia per turbativa d’asta in merito all’assegnazione di alcuni appalti della mega kermesse. Tanto più che secondo quanto si apprende essa riguardava la Mantovani, impresa implicata anche nella variante di valico e nel Mose veneziano, opera già decotta prima ancora di essere finita, e dunque al centro del sistema collusivo nazionale. Questa volta però il primo cittadino della ex capitale morale non ha messo in piedi lo squallido teatrino dell’ auto sospensione cessata dopo quattro giorni, come avvenne al tempo del primo avviso, ma ha afferrato a pieno lo spirito marcio del tempo e nelle sue “amareggiate” repliche per essere stato coinvolto in vicende opache rivendica lo sforzo intrapreso per “poter fare di Expo un grande successo per l’Italia e per Milano”.
Ora è davvero intollerabile che vengano tuttora diffuse balle su quel mega ristorante del magna magna che ha causato una perdita di un miliardo e mezzo di soldi pubblici e di 200 milioni se si tiene conto di tutto il giro di affari sviluppatosi attorno alla manifestazione, com’è ovvio che sia se si considera che il 38 per cento dei visitatori proveniva dalla stessa Lombardia, il 46% dal resto dell’Italia e solo il 16 per cento da altri Paesi , quasi tutti da Francia e Gran Bretagna, in genere turisti comunque in vacanza da noi e che hanno fatto una puntata a Milano. Insomma una delusione totale anche sul piano dell’immagine che tuttavia è ormai diventata una bugia di stato corroborata anche da altre “chicche” sinergiche come il presunto superamento di Roma quale meta turistica annunciata dallo stesso affidabilissimo Sala sui dati unicamente di mastercard. Questa volta però il primo cittadino è andato oltre: ha fatto capire fra le righe e nemmeno tanto che le pratiche poco lecite sono dei mali minori a confronto dei guadagni permessi dall’Expo, dunque meriterebbero una sorta di franchigia.
E’ esattamente la filosofia del berlusconismo perfezionata per così dire dal renzismo che ne è il succedaneo: cosa volete che sia un po’ di corruzione, l’avvantaggiare gli amici e gli amici degli amici (opera buona non gratuita evidentemente) se poi tutti ci guadagnano? A questo punto è chiaro che il presunto successo della manifestazione milanese non è più un dato economico, è una sorta di deforme pilastro etico a cui aggrapparsi ad ogni costo: tutti si rendono conto che esiste una fetta speculativa e corruttiva che non va alla città o al Paese, ma semplicemente a lor signori, però finché alla fine i conti sembrano tornare, almeno nel bilancio dai media e non su quello vero, si può fare ingoiare ai cittadini anche la più nefasta infedeltà alle regole del buon governo . Quindi è imperativo nascondere il disastro globale, presentarsi come il deus ex machina di un successo, per cancellare le macchie che deturpano il radioso panorama. Non c’è da illudersi, molti ci cascano, non pensano che alla fine ciò che viene rubato viene rubato a loro e ai loro figli. Non magari direttamente, ma creando un Paese marcio dove solo le pantegane del regime sguazzano e hanno un qualche futuro. Un Paese dove s’installano anche le mafie straniere vista la corrività del sistema.
Infatti l’Expo e il suo corteo di opacità ha rappresentato plasticamente questa situazione inaugurando per la prima volta ufficialmente il lavoro gratuito e totalmente precario, pagato con buoni pasto, come esperimento preparatorio all’epoca dei voucher, qualcosa che ha fatto esultare Poletti un territorio questo inquietante per molti versi visto che se volevi lavorare, magari nel miraggio di essere poi assunto da qualche parte, dovevi firmare un’impegnativa al silenzio che è al di fuori di ogni regola di lavoro e probabilmente anche della Costituzione. Ma di certo Sala non si amareggia per questo.
Se uno va semplicemente a verificare gli accessi via treno, auto e aereo in Lombardia nell’anno solare 2015 (Anno II dell’Era Renziana) verificherà che sono all’incirca 9 milioni. Gran parte di questi in tutto il semestre di durata dell’Exflop non ci “canziavano” (arcaismo meridionale per “avvicinavano”, ma rafforzativo) neanche all’area di Rho Pero cotto. Evidente che gran parte dei 21 milioni che la menzogna di regime quantifica come presenze in quel fast food all’aperto da sagra di strapaese, sono residenti lombardi che hanno fatto una gita fuori porta in assenza di meglio, ma pare pressoché impossibile che si arrivi ad una cifra così abnorme. Sulla corruzione negli appalti oramai è tardi. ‘Ndrangheta, Camorra, e, in misura minore, la Mafia sicula si sono pappati tutto l’edibile e gli ossicini spolpati li hanno vomitati in faccia agli avventori grulli dei ristoranti di #farinetti magna e fotti.
“Voci dal renzismo: la corruzione e il marcio sono i benvenuti”
Purtoppo, con leggi elettorali PORCATA, varie, la classe dominate è marcatamente autoreferenziale, illegittima , auto-riproduttiva ( per mezzo del proprio minoritario e patogeno entourage…), e ben poco ha rappresentato la maggioranza effettiva degli italiani dal 1993 in poi …
dal 1993 in poi con le leggi elettorali “””””””””MAGGIORITARIE”””””””””, hanno iniziato a (s)governare delle oligarchie ai danni della maggioranza della classi subalterne … l’avidità e la tendenza predatoria di tali oligarchie, hanno pesante mente danneggiato, le classi subalterne che si sono difese come possibile, nella guerra di classe al contrario … dal 1993 in poi, cioè la già misera situazione italiana, è peggiorata, ma non per colpa del popolo, per responsabilità di perverse oligarchie arrivate al potere tramite le varie leggi elettorali, approvate dalle medesime oligarchie, con il menefreghismo o impotenza delle opposizioni di ogni tipo, anche sotto i fuoco di una PESANTE propaganda a favore di leggi elettorali maggioritarie, porcata, truffa od Acerbo che dir si voglia, per a detta della propaganda garantire la (s)governabilità ( da affidare a detti oligarchi crematistico-politicanti, con potenti mezzi propagandistici di influenza dell’opinione pubblica, soprattutto quella più povera ed indifesa…), quella che ha immiserito di parecchio negli ultimi 25 anni ca. gli italiani anche dal punto di vista intellettivo -politico-culturale.